Lucca Film Festival

10 th edition – 28 september / 03 october 2014

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Domenica 28 settembre. Assolata giornata di inizio autunno. Lucca è affollata: la gente è certo richiamata in città anche dalla decima edizione del Lucca Film Festival, dedicato, quest’anno, a una retrospettiva sul lavoro e la carriera dell’attore, regista e fotografo americano David Lynch.

In programma per domenica è prevista alle 17,30 una conferenza tenuta dallo stesso Lynch, intitolata “Meditazione Trascendentale: la coscienza nell’arte e nell’economia” presso l’Auditorium di San Michelotto.

Io, con alcuni amici e colleghi, con i quali ho condiviso l’esperienza di giurata al festival di Venezia di questo anno (sezione Classici), spostandoci chi da Perugia, chi da Padova, chi da Milano e Bologna, ci siamo dati appuntamento in questa calda domenica, ancora una volta uniti dalla passione per il cinema e con l’intenzione di partecipare alla conferenza in programma.

Appuntamento alle ore 13,30 per pranzo. Passiamo davanti all’oratorio di San Micheletto e troviamo già un paio di persone in fila. Non ci preoccupiamo, siamo convinti che, arrivando con un paio d’ore d’anticipo, riusciremo a entrare anche noi.

Errore. Finito di pranzare ci avviamo al luogo dove si terrà la conferenza.

Il capannello delle persone in fila è aumentato, ma riusciamo a collocarci ugualmente vicino all’ingresso, certi di entrare. Restiamo un’ora e trenta minuti sotto il sole cocente, circondati  da tanti che, come noi, sono stipati in fila attendendo che le porte si aprano.

Ore 17,15: si apre un portone in legno, ma non entra nessuno e dopo 15 minuti viene richiuso senza che ci sia dato di sapere quando e se riusciremo a prendere posto per ascoltare la conferenza.

Il portone non si aprirà più e resteremo tutti fuori. Solo alcuni in abito elegante riusciranno ad accedere da un’entrata secondaria. Pochi privilegiati, ai quali viene assicurato su invito l’ingresso alla conferenza. Lo spazio è poco capiente, molti dei posti sono riservati alla stampa, alle autorità e ai prescelti su invito: per il pubblico in fila, non c’è fisicamente posto in sala.

In molti capiscono che non c’è modo di entrare, e iniziano ad abbandonare la fila. Scopriamo, da alcuni che sono dentro, in particolare da nostri coetanei, accreditati presso il festival, che nemmeno gli addetti ai lavori, muniti di pass, hanno avuto accesso alla sala, accontentandosi di seguire la conferenza da uno schermo montato in una stanza adiacente.

Tutto legittimo: bastava avvertire con anticipo. Il Lucca film festival è una rassegna importante, seria e di successo, e trovo assolutamente ingiustificabile lasciare almeno un centinaio di persone in fila, sotto il sole per un’ora e mezzo, quando è chiaro da subito che nessuno potrà assistere alla conferenza.

Verrebbe da dire: la solita organizzazione all’italiana. Gente in fila, senza un ordine, senza indicazione alcuna, fino a quando ciascuno capisce, da solo, che per quel giorno non ci sarà modo né di vedere né di ascoltare Lynch.

Domenica 28 settembre

Auditorium di S. Micheletto

Ore 17.30

Conferenza “Meditazione Trascendentale: la coscienza nell’arte e nell’economia”

Interverranno: David Lynch, Prof.John Hagelin (presidente della David Lynch Foundation) e Pietro Pietrini dell’Università di Pisa

Moderatore: Prof. Fabio Pammoli dell’IMT di Lucca

Ingresso libero

Non c’era scritto da nessuna parte che tutti dovessero entrare, ma allora sarebbe stato corretto pubblicizzare meno l’evento sul sito del festival, assicurandone l’ingresso libero. E sopratutto, avere l’ulteriore premura di avvertire i poveri appassionati di cinema, in attesa sotto al sole, che non c’era modo alcuno di entrare, evitando di lasciarli nel dubbio fino all’ultimo.

Ci auguriamo si tratti di un incidente isolato. Il Lucca film festival è un ottima vetrina per il cinema e per la città e non crediamo possa giovargli questa cattiva pubblicità: deludere chi, pagando, si sposta in città per seguirne gli eventi.

 Biancamaria Majorana

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