Adele Joel: la sua carriera e l’amore per l’improvvisazione nel tip tap

Dopo Barbara Duffy, Tutto Mondo intervista Adele Joel per parlare della sua carriera e del suo amore per il tip tap e l’improvvisazione.

Adele Joel1. Photo by courtesy of Adele Joel.

Adele Joel è una tap dancer professionista, una coreografa e un’insegnante che lavora su Londra.

Dopo i suoi studi in Gran Bretagna, è andata in america per sviluppare ulteriormente la sua tecnica. Tra gli altri nomi importanti del settore, ha studiato e si è esibita con Michelle Dorrance, Jason Samuels Smith, Heather Cornell, and Derick K Grant.

È una dei membri originali della Old Kent Road, una compagnia di tip tap londinese diretta da Avalon Rathgeb.

Nel 2015, dopo aver studiato per molti anni con Andrew Nemr, Adele Joel è stata accettata nella sua compagnia Cat’s Paying Dues come ballerina per il suo decimo anniversario a New York.

È coreografa per Tap Attack, college e università di arti performative, e spettacoli internazionali.

Adele Joel è inoltre una rinomata docente di tap e ha insegnato in molti dei tap festival più importanti nel mondo, incluso Stoccolma, Berlino, Maiorca, Polonia e gli Stati Uniti.

Salve Adele Joel, grazie infinite per questa intervista, una grossa opportunità per Tutto Mondo News.

Cosa significa per lei tip tap e che cosa ama di questo stile di danza?

«Il tip tap è una forma di espressione. È un linguaggio che tutti possono comprendere, perfino se tu non balli tap, per via della musica che facciamo. Amo il fatto che non siamo soltanto ballerini, ma pure musicisti! Il percorso per diventare un tap dancer non finisce mai – ogni giorno scopriamo qualcosa di nuovo! Ciò può essere del footwork, della nuova musica o esplorare la storia di come il tip tap si è evoluto».

Qual è stato il suo spettacolo preferito in cui ballare, durante la sua carriera, e perché? Ha qualche ricordo che vorrebbe condividere con noi?

«Uno spettacolo preferito – wow! Che domanda! Ogni performance e show ha emozioni e significati differenti ad esso associati – questa è difficile.

Mi è stata data l’opportunità di essere parte del Tap Program al Jacob Pillow che è un’esperienza che non dimenticherò mai (o mai smetterò di parlarne!). Un punto saliente per me è stato esibirmi in tre spettacoli diversi in tre aree differenti durante il nostro tempo laggiù. Questo include anche il famoso Ted Shawn Theatre che era bello, rustico e trasudava personalità. Sono estremamente grata di aver avuto l’opportunità di ballare su un palco dove molti dei grandi tap dancer hanno danzato. Nel corso delle tre settimane di prove abbiamo creato tra noi un forte legame e aver potuto condividere questa esperienza con ballerini incredibili è stato mozzafiato!

2.  Tap on Mallorca: Adele si esibisce in Laura con Daniel Borak, Roser Caminal, Guillem Alonso e Sharon Lavi. Photo by courtesy of Adele Joel.

Ma esibirsi ai tap festival è sempre un piacere! Ho avuto la possibilità di dividere il palco con alcuni dei miei maestri e mentori di oggi preferiti come Josh Hilberman, Dormeshia, Derick K. Grant, Michelle Dorrance, Guillem Alonso Alcalay e tanti altri…!

Un altro ma… ma, esibirsi con un gruppo di ballerini e musicisti con cui lavoro regolarmente mi porta emozioni differenti. Un senso di comfort e rilassamento. Ballare con la compagnia londinese Old Kent Road è sempre un piacere. Ho potuto esibirmi con la band di Michele Drees al Glastonbury Musica Festival e alla Royal Albert Hall.

Sono stata estremamente fortunata ad esibirmi a New York City con la compagnia Cat’s Paying Dues di Andrew Nemr nel 2015 insieme ad alcuni ballerini e musicisti incredibili! Questo sarà sempre un momento speciale nel mio cuore!».

Ha qualche tap dancer preferito di ieri e/o di oggi?

«Sono convinta che ogni ballerino sia fonte d’ispirazione.
Sarah Reich– Potente, precisa, elegante, estremamente musicale.
Dianne Walker – Morbida, confidente e dotata di controllo.
Chuck Green –Ricorrente, inconfondibile, leggero.
Dormeshia – Precisa, pregnante, potente.
Ray Winfield – I piedi che risaltano nei Tip Tap and Toe- Quelle slide! Wow! Fluido e disinvolto.
Jimmy Slyde – Narratore, tecnicamente bello, delicato e allo stesso tempo diretto».

Adele Joel, lei è una dei membri fondatori di Old Kent Road, una compagnia di tip tap londinese diretta da Avalon Rathgeb. Quali sono gli scopi che la compagnia si prefigge?

«Old Kent Road è una grossa parte del mio percorso nella tap dance. La compagnia crea uno spazio sicuro per tap dancer professionisti in cui scambiare idee, esplorare l’improvvisazione e creare nuovo materiale con le nostre esperienze. È un gruppo solidale.

Ecco una citazione dal sito web che penso riassuma ciò che Avalon voleva creare. “Old Kend Road è un gruppo appassionato di tap dancer che stanno alzando l’asta nella scena del tip tap in UK. Portando le loro professionalità al pubblico inglese e condividendo la meraviglia di questa forma d’arte, lavorano insieme per sviluppare coreografie dal tratto distintivo e nel mentre omaggiano la storia e la cultura del jazz”».

Lei ha preso parte a Oscillate e Fall Out, due show di Old Kent Road che spingono oltre i confini della tradizione del tip tap ed esplorano nuove direzioni, rendendo il tap capace non solo di essere concert dance ma anche di poter essere innovativo nell’industria della danza. Qual è, secondo la sua opinione, la formula vincente che si cela dietro la compagnia?

«La formula vincente! Sostegno, professionalità e collaborazione.

Avalon ha creato uno posto dove possiamo lavorare insieme. Siamo tutti coinvolti nella creazione di nuovo materiale, siamo tutti coinvolti nelle nostre sessioni di allenamento e ciò sta a significare che a turno cambia chi insegna il riscaldamento o gli esercizi ogni settimana. Creiamo una nuova playlist per improvvisare ogni tre settimane permettendoci così di avere la possibilità di allenare le nostre orecchie e sentire cose nuove. Ci spingiamo l’un l’altro oltre la nostre zone di confort».

Adele Joel3.   Adele con Jason Samuels Smith e Kumagai Kaz. Photo by courtesy of Adele Joel.

Lei è anche un’insegnante di danza con esperienza in Europa e nel mondo, per esempio, la celebre Escola Luthier a Barcellona, dove ci siamo incontrati lo scorso luglio. Cosa è importante avere, come insegnante, per aiutare gli studenti a migliorare la loro tecnica?

«Gli studenti necessitano di uno spazio sicuro per migliorare. Hanno bisogno di un’atmosfera che permetta a loro di crescere e di essere messi alla prova. Prendere parte a una lezione dovrebbe riguardare il prendersi dei rischi, trovare nuove avventure e avere il tempo di digerire idee non familiari. Mi piace creare un ambiente solidale… ma con un po’ di pressione anche. Non veniamo spinti fuori dalla nostra zona di confort se non veniamo costretti a prendere nuovi percorsi!».

Che cosa suggerisce a studenti e ballerini che vogliono sviluppare la loro musicalità e il loro senso del ritmo? Qualche consiglio per i tap dancer italiani?

«Ascoltare musica. Può essere di qualsiasi genere ma io raccomanderei sempre la musica jazz per avere una vera comprensione del fraseggio e della musicalità. Iniziate ascoltando il cambiamento delle frasi, cosa è cambiato? Come hanno chiuso la frase? Dopodiché potete cominciare a contare quante battute ci sono in una frase e forse imparare la melodia della canzone nota per nota. Comprendere il valore delle note può aiutare ad improvvisare, ad imparare coreografie e a crearne voi stessi!

Una cosa che Derick K Grant mi ha detto è di aver sempre un passo per ogni genere di musica, per esempio un passo che si sposa con il Latin, un passo che è funky. Questo è un ottimo modo per entrare gradualmente nella vostra improvvisazione così come nel vostro lato creativo!

Qui abbiamo la famosa London Tap Jam che ha luogo ogni mese e molti ballerini non sanno su cosa ballare. Se scegliete una canzone al mese da ascoltare in ogni singola versione del brano, in un anno sarebbero dodici canzoni che conoscete a menadito! Questo è un ottimo modo per aiutare la musicalità».

Parliamo adesso di improvvisazione nel tap, che cosa le piace di essa? Qualche suggerimento per tap dancer che si accostano all’improvvisazione?

«L’improvvisazione è qualcosa che può cambiare giornalmente e questa è la sua bellezza. L’improvvisazione è una forma di espressione, quindi ovunque sia il vostro cammino in quel momento, voi potete ballare. Trovo che l’improvvisazione mi abbia dato la possibilità di creare la mia voce. Sono stata capace di trasformare tutte le classi e gli workshop a cui ho partecipato in qualcosa di nuovo e personale. La relazione che potete creare tra i vostri piedi e la musica è organica. Questo è ciò che amo! L’avventura che intraprendi con una band live è vera.

Approcciarsi all’improvvisazione può essere opprimente ma quando qualcuno mi ha detto che è come avere una conversazione ho iniziato a rilassarmi. Non abbiate paura di ripetere, non abbiate paura di esplorare nuove idee, non arrabbiatevi se non funziona.

Avere “passi in tasca” può aiutare a iniziare le vostra improvvisazione, usando musica che ben conoscete. Improvvisare fuori dal pavimento da danza è altrettanto importante! Trovate un brano su cui volete ballare, ascoltatelo e ballate nella vostra testa, cantate nella vostra testa i ritmi che volete creare. Questo può essere un valido collegamento da fare prima di indossare le proprie scarpe e ballare».

Adele Joel4. Adele mentre insegna a Cracovia nella scuola My Tap creata da Beata Kedzia. Photo courtesy by Adele Joel.

Ultimo, ma non meno importante, quali sono i suoi piani per il futuro?

«Il 2022 mi porta una nuova avventura in America. Sono piuttosto fortunata di far parte di una nuova produzione chiamata What Is This Thing Called Love? coreografata da Derick K Grant e Dormeshia, e prodotta da Aaron Tolson.

Old Kent Road ha dei piani per un nuovo show più alcune emozionanti avventure ai Caraibi per esibirsi con musicisti locali.

Sto avendo l’opportunità di esibirmi con un sacco di jazz band differenti in UK al momento che mi tengono occupata!

Ho anche alcune avventure personali che vorrei intraprendere il prossimo anno ma sono ancora in via di sviluppo.

Il mio più grande obiettivo è di avere un mio tap studio! Un posto dove il pavimento è fatto per i tap dancer, un posto dove i musicisti hanno la possibilità di conoscere i ballerini di tap, uno spazio per condividere, insegnare, creare!».

Ringraziamo Adele Joel per il tempo che ci ha dedicato.

Potete visitare, per maggiori informazioni sul suo lavoro, il suo profilo Instagram, il suo sito web e la sua pagina Facebook.

Read the interview in English here.

Roberto Romani
Condividi l'articolo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.