Un interessante corso tra storia, botanica e sapori delle spezie
Qualcuno passa, di Lunedì sera, intorno alle dieci, nel cortile interno della Leopolda. Sente aromi e profumi “particolari”, diremmo “orientali”. Purtroppo però il nostro immaginario amico non è particolarmente curioso: è tardi e ha fretta, quindi non si sofferma a indagare. Per fortuna altri – anzi, molti – hanno deciso di curiosare e scoprire così elementi e nozioni con il corso “La via delle spezie”.
Vi presento gli organizzatori.
Andrea – nato a Roma, nel 1979, trapiantato a Lucca, a causa di suo padre. Si è laureato in economia-aziendale, adesso insegna storia delle spezie e adora il cumino.
Alessia – dopo anni passati in laboratorio, tra polvere e provette ha deciso di sfruttare la sua laurea, biologia, per conoscere ogni minimo dettaglio delle piante delle spezie, lo zenzero è la spezia che preferisce.
Giulia – ama le lingue e il cibo per il quale ha ereditato la passione dalle nonne, e crescendo ha deciso di unire l’utile e il dilettevole aprendo un bed &breakfast, lei ha una spezia per ogni stagione: zenzero a primavera, pepe in estate, cannella in autunno e noce moscata d’inverno.
Insieme hanno fondato, l’associazione “Amici delle Spezie” che è nata ad aprile 2014. Un viaggio di 22 giorni in Sri-Lanka, è stata, come la definisce Andrea “una folgorazione sulla via di Damasco… anzi su quella di Colombo!”. Il corso “La via delle spezie” è ben organizzato, dinamico ed eterogeneo, durante le lezioni, di un’ora e mezzo, viene affrontata innanzitutto l’importanza delle spezie durante un periodo storico, poi Alessia cura la parte botanica e fitoterapica e infine Giulia, fa assaggiare ricette inerenti le spezie trattate e spiega come farle, dando consigli su come e quando usarle in cucina. Le spezie trattate sono le più comuni, e soprattutto quelle maggiormente diffuse sul mercato, quindi: Anice Stellato, Cannella, Cardamomo, Chiodi di garofano, Coriandolo, Cumino, Curcuma, Noce Moscata, Pepe, Peperoncino, Vaniglia, Zafferano e Zenzero. Il tutto per riuscire a creare un corso diverso che proponesse un’informazione integrata ma allo stesso tempo leggera e un po’ glamour. Quindi, dopo anni di duro lavoro, sono riusciti a ottenere ottimi risultati: tre corsi alle spalle, una pagina Facebook “Amici delle Spezie”, l’unico blog italiano di riferimento www.amicidellespezie.it (aperto a Gennaio 2015 e già da tempo in vetta nella prima pagina di Google) e diverse ospitate tra convegni, fiere e manifestazioni, in qualità di esperti relatori. Tra l’altro all’ultima lezione i partecipanti si affrontano in un gioco quiz, dove vengono assaggiati tre cioccolatini e due liquori contenenti spezie ignote ai partecipanti, che devono indovinare di quale spezia si tratti, dopodichè viene premiato il vincitore. Alla fine del corso c’era anche la possibilità di aderire ad una cena organizzata da uno chef di Lucca. Dato la novità e il successo del corso abbiamo deciso di fare qualche domanda agli organizzatori.
Fate solo questo corso? se si, solo di questa tipologia?
Si, per il momento.
Come potreste integrarlo o ampliarlo?
Teoricamente, ci piacerebbe lasciare più spazio ad ognuna delle spezie che presentiamo, ma potrebbero esserci anche altri aromi di cui parlare, potremmo inserire l’uso delle spezie nei cocktail, nei profumi etc. Alle condizioni attuali, strutturando cioè il corso in 6 appuntamenti da 1 ora e mezzo l’uno (per un discorso di costi e tempistiche), non ci sono, anche volendolo, molti margini di manovra. Sicuramente, dato che tutti i nostri partecipanti ce lo hanno chiesto, dovremmo pensare ad un corso di II livello!
Cosa vi piacerebbe aggiungere, ma invece non ne avete la possibilità?
A qualcuno parrà retorica ma tant’è… “l’esperienza di Amici delle SPEZIE mi ha insegnato che, in linea di massima, tutto è possibile, a patto però che vi siano due condizioni fondamentali: fame e passione”. Ricorda: “stay hungry, stay foolish”, Steve Jobs docet.
In poche parole cercate di far capire ai nostri lettori perchè sono importanti le spezie, perchè è importante conoscerle e usarle in cucina?
Domanda da 1 milione di dollari, visto che è quello che cerchiamo con molto impegno di far emergere dalle 6 puntate del nostro corso. Per fartela semplice, le spezie sono importanti perché dovunque le si voglia utilizzare/aggiungere rappresentano un’alternativa. Mi spiego meglio… ci si può limitare a prendersi cura della salute e del proprio corpo con i farmaci tradizionali e coi cosmetici industriali, ma si può anche optare, sapendo e lo ribadisco di avere un’alternativa, per una soluzione naturale. O ancora… possiamo/potete insaporire i vostri piatti semplicemente aggiungendo del sale da cucina (con tutti i problemi annessi e connessi), in alternativa spezie ed erbe aromatiche possono essere ottimi alleati tra i fornelli per dare sapidità, colore e personalità alle pietanze. Certo, bisogna conoscerle le spezie per saperle usare e allora… iscrivetevi ai nostri corsi e/o continuate a seguirci p.s. mi raccomando, nella vita, deve sempre esserci un’alternativa!
So, che era la vostra prima edizione del corso a Pisa, come vi siete trovati? ne avete tratto un bilancio positivo?
Al di là di ogni più rosea aspettativa. Partendo proprio dalla premessa, come dici tu, che era la prima volta che “passavamo il foro di San Giuliano”, tutto è andato a meraviglia. Il numero di iscritti è stato altissimo, la location del corso (gli spazi della “Stazione Leopolda”) impeccabile e, come se non bastasse, i nostri partecipanti si sono rivelati da subito persone brillanti ed assolutamente cordiali. Che dire… grazie Pisa!!!
Che progetti avete per il futuro?
Bella domanda. Ce ne sono tanti, forse troppi. Noi di “Amici delle SPEZIE” siamo tipi molto cauti e sin troppo attenti alla qualità di ciò che andiamo a fare. Allorquando decidiamo di misurarci con un nuovo progetto, dobbiamo essere sicuri di saperlo gestire nel migliore dei modi, per intero e senza esitazione alcuna, nel rispetto imprescindibile dell’utenza finale. Non inizieremo mai, e te lo posso garantire, niente che sappiamo in partenza di non poter controllare con le nostre capacità/competenze. Come si direbbe in gergo aziendale, la customer satisfaction (reminiscenze universitarie, che ci vuoi fare), è senza indugi la nostra bussola, il termometro di qualunque cosa andiamo a fare. Il rispetto per le persone, così come il tempo, il denaro e la fiducia che ripongono nella nostra attività sono state da sempre il mantra che accompagna tutte le nostre scelte. E sai, per noi che non vendiamo nulla, ma ci limitiamo a fare informazione, la gratitudine del pubblico è un capitale di valore inestimabile e la spinta che ci fa andare avanti ogni giorno in questo viaggio, pur tra mille impedimenti (burocratici, economici, etc.). Cosa ci indigna? La mediocrità diffusa sempre più al servizio del business. Tornando al tuo interrogativo sui programmi per il futuro, te ne svelo uno solo… scrivere delle monografie sulle spezie seguendo in tutto e per tutto quello che è il nostro stile: l’approccio eterogeneo ed estremamente professionale unito ad una comunicazione eloquente e informale.
Per questi motivi e per la simpatia, la preparazione, la disponibilità e l’intraprendenza vi consiglio, vivamente di partecipare ai corsi organizzati da “Amici delle Spezie”, di impegnarvi a conoscere e ad utilizzare al meglio le spezie, per immergervi anche voi in culture e esperienze diverse ma poi non così lontane dalle nostre, e fidatevi ve lo dico per esperienze personale.
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