“Il Viaggio di Mastorna – Il sogno di un film messo in scena” alla GAMC di Viareggio

Ogni anno il Lucca Film Festival organizza delle mostre che fanno da corollario alle attività del festival stesso. Quest’anno alla GAMC di Viareggio, dal 18 marzo al 30 aprile 2017, è stata allestita un’interessante mostra riguardante il film che Federico Fellini non riuscì mai a realizzare: Il viaggio di Mastorna.


Il Viaggio di Mastorna – Il sogno di un film messo in scena è un’iniziativa ideata dallo scenografo Francesco Frigeri, docente al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, dal corpo docente di scenografia e dagli allievi del suddetto corso. Queste personalità, dopo aver recuperato la copia della sceneggiatura depositata al C.S.C., hanno cercato di «visualizzare i mondi perduti nascosti nelle pagine delle sceneggiature mai realizzate…». L’esposizione – come suggerisce la pagina informativa della mostra – raccoglie 50 tavole realizzate dagli studenti a cui si aggiungono elaborazioni in computer grafica 3D; in ogni sala sono presenti installazioni audio con interventi vocali degli studenti di recitazione che aiuteranno il visitatore nella comprensione della sceneggiatura di Mastorna.


La storia del progetto originario è densa di misteri e intrighi. Tutto ha inizio nella primavera del 1965 quando Fellini decise di incontrare lo scrittore Dino Buzzati dopo aver letto Lo strano viaggio di Domenico Molo. Il momento dell’incontro tra i due fa scattare alcuni segnali iettatori che Fellini, data la sua immensa superstizione, recepisce subito come negativi. I due maestri continuano a frequentarsi e scambiarsi idee per la sceneggiatura che si accresce sempre più di idee e invenzioni, tuttavia Fellini comincia a «mal sopportare la rigidità stilistica di Buzzati, la sua perenne volontà di smussare gli angoli, di ingentilire con una luce di “magico realismo” le zone d’ombra, le pagine più misteriose e inafferrabili». Nonostante ciò, nel 1966, parte la macchina produttiva con a capo Dino De Laurentis ma altri segnali misteriosi, due su tutti, fanno di tutto per tenere Fellini lontano dalla realizzazione del film: il primo riguarda un incubo ad occhi aperti avuto dal regista riminese (la cattedrale di Colonia che gli crolla addosso), il secondo coinvolge uno dei più famosi veggenti dell’epoca – Gustavo Rol – che tramite un enigmatico biglietto gli scrisse «Non fare questo film». Ulteriori ostacoli che impediscono la realizzazione della pellicola furono la scelta dell’attore (Fellini spingeva per Mastroianni, De Laurentis imponeva Tognazzi) e un calo di salute avuto da Fellini nell’aprile del 1967.


Se la mostra di Cinecittà del 2005 raccoglieva gli scatti del primo vero paparazzo Tazio Secchiaroli e aveva il compito di immergere lo spettatore in un’atmosfera sospesa, incerta, inquieta di una giornata sul set provvisorio allestito a Dinocittà, con un Mastroianni al trucco, con baffi, occhiali e cappello, alle prese con un violoncello, con lui Fellini e con loro i maestri Peppino Rotunno e Piero Tosi; la mostra di Viareggio offre una rilettura tra il filologico e il creativo di quello che poteva essere e non è stato. Le 50 tavole raccolte in mostra – luminosissime, ricche di dettagli, visionarie e surreali – hanno il compito di accompagnare lo spettatore nel viaggio di un violoncellista in «un “Assurdo Universo”, in un Purgatorio del secolo XX», attraverso la scelta di alcune scene madri come l’atterraggio di un aereo nella Piazza di Colonia, i lanci da un grattacielo di persone già morte, la casa di Mastorna, la visita di Mastorna ad una famiglia napoletana. Potremmo interpretare questa mostra come un immenso story-board postumo che ha il compito di portare lo spettatore ad un passo dalla comprensione dell’intera impalcatura felliniana per poi farlo ricadere ingenuamente al punto di non ritorno, medesima condizione del protagonista del film visto che “mas torna” è colui che mai potrà tornare.

Bibliografia:
Paolo D’Agostini, Ecco ‘Il viaggio di G. Mastorna’ con le immagini del film-fantasma, in La Repubblica, 3 dicembre 2005.
Andrea Bruni, ‘Federico Fellini e la dolce morte’, in Nocturno Dossier #81, aprile 2009.
Informazioni mostra:
Il Viaggio di Mastorna – Il sogno di un film messo in scena

Viareggio, GAMC – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea Lorenzo Viani

Tel. 0584 581118

18 marzo / 30 aprile 2017

da martedì a domenica, ore 15.30-19.30, chiuso sabato 25 marzo

Ingresso 8 euro, 4 ridotto con visita alla GAMC

Tomas Ticciati
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