Tirando le somme: resoconto della giornata # ioleggoperchè

Il 23 aprile Tuttomondo, Associazione Periphèria, SMS Biblio e Coop hanno organizzato un flash mob sulla lettura alla Coop di porta a mare, presso Pisa. L’intento, come voi affezionati lettori già probabilmente sapete, era quello di sensibilizzare alla lettura il pubblico più vasto e più eterogeneo, coinvolgendolo in varie attività interattive, cercando di capire quanto tempo in media le persone dedicano alla conoscenza, alla voglia di leggere e di inoltrarsi in testi di ogni tipo.

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I nostri coraggiosi animatori, Virginia Monteverdi, Dario Soriani della rubrica di cucina insieme alla sua compagna Laura Riacci, Peppe D’Agata, nostro fidato collaboratore, insieme ad altri amici amanti della lettura (che ringrazio) Maddalena Giannì, Stanislav Okunevski e Marianna Avola, con l’aiuto dei lettori Alessandro Scarpellini, Maria Ferri e Benedetta Taccini, hanno sfidato l’anonimità dispersiva del supermercato e si sono lanciati in una breve avventura con tre tipi di attività.

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Il tutto è cominciato alle 17,30 dopo che i ragazzi si sono disposti in gruppi di tre, in tre diversi punti del supermercato: mentre uno leggeva un breve brano a voce alta e teatralizzata, gli altri, muniti di maglietta di # ioleggoperchè e di post-it con citazioni di libri, se ne andavano in giro a fare domande del tipo “Lei legge? Perché? Autore preferito? Ultimo libro letto?” ai clienti che tranquillamente ignari facevano la spesa . Alcuni avventori hanno risposto cordialmente, erano davvero interessati all’iniziativa e hanno gentilmente collaborato…Certo non c’era molta gente e l’età media andava dai 35 ai 70 anni, ma di lettori ne abbiamo trovati. Chi leggeva testi di filosofia, chi letteratura russa, chi ha risposto “io leggo di tutto 365 giorni l’anno”, chi “io leggo per rilassarmi”, vi erano molti lettori di gialli, una anziana signora ci ha detto che aveva letto tutti i libri di Camilleri, abbiamo trovato chi si dilettava in letture di libri per ragazzi, e chi, come sempre, non ha potuto fare a meno dei fenomeni commerciali e di gusto discutibile come Nicholas Sparks, Fabio Volo e 50 Sfumature di grigio. Vabbè, apprezziamo l’impegno, la varietas è necessaria.

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A volte però le risposte non sempre sono state delle più accomodanti… E qui scherzosamente ve ne voglio riportare qualcuna…

“Ciao siamo di ioleggoperchè ! Lei legge?”

“No”. (silenzio glaciale)

“Perché?”

“Perché preferisco fare sport. E non ho tempo.”

“Ciao, siamo di ioleggoperchè…”

“No guardi non ho soldi da darle…”

“Ciao… Siamo di ioleggoperchè…”

“No lei non mi dà fiducia…”

“Mi scusi le rubo due minuti…Ultimo libro letto?”

“Mi scusi ma cosa vuole? Non vede che sto facendo la spesa?”

“Grazie per aver risposto…Le lascio due post-it con delle citazioni dai libri, le può attaccare dove vuole sulle colonne al centro!”

“Ma come faccio? Con lei?!” (indicando la figlioletta di due-tre anni, alibi perfetto per evitare interazioni pubbliche)

Insomma un bel calvario e qualche risata…

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E i lettori? Poveri pazzi! Io ero una delle fortunate che doveva leggere a voce alta tra il corridoio dei formaggi, dei surgelati e delle merendine della colazione… Non so molto delle altre esperienze e vi racconterò la mia. La prima lettura (un racconto di Tabucchi su un sogno gastronomico di Leopardi) è stata un fallimento. Non sono un’attrice, lo comprendo, ma ci ho messo tutta la mia buona volontà per farmi notare. Niente, come se non esistessi. Andavo vicino alle persone che non mi consideravano, come quando nella folla c’è un mendicante di dubbia presenza che chiede elemosina. Forse sembravo un caso psichiatrico con manie di protagonismo, ma io mi sono divertita moltissimo, soprattutto col secondo racconto dove, leggendo un dialogo, mi sono rivolta ad una signora, e guardandola negli occhi le ho chiesto a gran voce: “Apollonia! Mi fai la marmellata?” Immaginatevi la sua faccia. Qualche interazione però è riuscita alla grande e alcuni sembravano incuriositi osservando timidamente alcuni lettori.

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Le ultime attività sono state le più divertenti: i ragazzi hanno posto varie domande di letteratura italiana e hanno cercato di far indovinare alcune citazioni da libri… Risultato? Molti erano preparati, pronti per Trivial Pursuit, sapevano che D’annunzio aveva scritto Il piacere e che aveva vissuto al Vittoriale, conoscevano le opere di Verga, sapevano che Joyce ha scritto l’Ulysses, hanno riconosciuto varie citazioni provenienti da Se questo è un uomo di Primo Levi, da Harry Potter, dal Signore degli anelli, da Il cappotto di Gogol, conoscevano i Fratelli Karamazov etc. Altri invece, non potendo chiedere l’aiuto da casa, hanno deciso di lavorare sul sentimento e sulla fantasia… Così l’amata di Leopardi è diventata Graziella e Benedetta, bei nomi certo, peccato che si chiamasse Silvia; il secolo della Commedia di Dante improvvisamente ha subito un pindarico gioco anacronistico finendo “nel 1200, quindi nel V secolo”; e alla richiesta “Quando nacque D’annunzio?” è sceso il silenzio. Questa però, se devo essere sincera, non me la ricordavo nemmeno io.

Al termine dell’attività ci siamo riuniti tutti al punto biblioteca SMS della Coop per distribuire gratuitamente dei testi ricevuti tramite l’iniziativa di #ioleggoperchè, e per mangiare (ovviamente) schiacciata e pizza offerta gentilmente dal punto Coop. Molti libri sono stati presi, alcune persone si sono fermate per prendere in prestito altri testi e per incrementare lo sharing del punto SMS e Tuttomondo ha avuto una nuova possibilità di farsi conoscere.

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Che dire? Splendida iniziativa ed estremamente divertente! Ringrazio tutti quelli che hanno partecipato e che hanno dato la possibilità di realizzare l’evento insieme a TelegranducatoTV che ci ha fatto un servizio prima di cominciare. Cosa possiamo dirvi noi di Tuttomondo a posteriori?

Leggete e leggete, aprite le vostre menti e imparate, condividete e insegnate cose nuove perché come mi dicevano alla superiori… “insegnare e informare” in greco si dice διδάσκω (didasco), e questa forma verbale in –σκω (sco) indica che l’azione si compie, inizia e non finisce mai. Come ripeteva una mia amica “anche pulisco finisce in –sco e di pulire non smetto mai…” allo stesso modo non si finisce mai di informare e di insegnare, come non si finisce mai di condividere e di imparare.

Ps. Dario è tornato due giorni dopo alla Coop e ha scoperto che i post-it sono sempre rimasti al loro posto! Forse siamo piaciuti.

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Alla prossima!

Virginia e Tuttomondo

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