“Quo Vadis” e l’arte di strada

TuttoMondo incontra i fondatori del Festival di strada Quo Vadis

I festival estivi di teatro e arte di strada hanno sempre un gran fascino, per i piccoli ed anche per i grandi. Ma quanto lavoro c’è dietro? Ve lo siete mai chiesto?

Tuttomondo ha intervistato, per il numero di Luglio, Chiara Migliorini e Fernando Giobbi, i due fondatori, nel 2008, dell’Associazione Culturale Lotus di Piombino, ideatori e direttori artistici del Festival Quo Vadis, il Festival dell’Arte di Strada (e non solo), quest’anno alla sua quinta edizione. Abbiamo scelto di parlare proprio di questo festival per le sue particolarità. E ve le facciamo raccontare dalla voce dei protagonisti.

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Ciao Chiara e ciao Fernando, la prima domanda che abbiamo per voi è questa: come nasce l’idea di Quo Vadis? Da dove è arrivato lo stimolo per la sua creazione?

Fernando ha fatto parte, per alcuni anni, dello staff organizzativo di Acchiappastelle, un festival dell’artigianato artistico, che si è svolto tra Guardistallo, Casale Marittimo e Castagneto Carducci diversi anni fa. L’ultima edizione è stata a Castagneto nel 2007. Si trattava di una festa molto bella, mirata alla valorizzazione dell’artigianato artistico, con artigiani provenienti da tutta Italia ed esposizioni di altissimo livello. Oltre ai banchi espositivi l’evento comprendeva alcuni spettacoli di arte di strada. Purtroppo, per ragioni burocratiche, Acchiappastelle è stato interrotto; ma Fernando, dopo aver preso parte a questa esperienza come collaboratore, ha sempre manifestato il desiderio di ricreare qualcosa di simile, un evento in cui l’arte di strada e l’artigianato artistico fossero valorizzati pienamente, mettendoli in risalto allo stesso modo. Così, quando per caso siamo capitati nel bellissimo borgo di Montecatini Val di Cecina per cercare casa, Fernando ha osservato il paese, le strade, i vicoli, le piazze. Dopodiché ha detto: “Questo è il posto giusto. Ripartirà tutto da qui”. E così ci siamo messi sotto a creare un evento, completamente dedicato all’Arte, all’interno del borgo: artigiani e artisti avrebbero riempito le strade in un evento mirato ad accorciare le distanze tra pubblico e artista, tra produttore e acquirente, un evento ad ingresso gratuito per gli spettatori, dove la tradizione del cappello degli artisti ritorna alle origini e dove, in tempi di crisi, il visitatore sia attirato dai manufatti unici di un artigiano che opera sul posto, offrendo anch’egli uno spettacolo, una performance. E’ così che nasce Quo Vadis, il Festival dell’Arte di Strada.

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E questo nome particolare in latino? Da dove proviene?

Ci siamo subito innamorati di Montecatini Val di Cecina e abbiamo pensato di scegliere un nome che avesse un legame con il territorio in cui si sarebbe svolto l’evento. Fernando ha fatto delle ricerche e si è imbattuto nella leggenda riguardante il territorio de La Sassa, piccolissimo borgo all’interno del comune di Montecatini: la leggenda narra dell’incontro tra l’apostolo Pietro e Cristo Redentore, quando Pietro avrebbe trovato rifugio nei boschi de La Sassa scappando dalle persecuzioni dei Romani. In quel momento Cristo Redentore gli si sarebbe rivolto con la frase “Quo Vadis?”. Dopo aver ricevuto l’invito di seguire Cristo a Roma ed accettare il martirio, Pietro avrebbe lasciato quei luoghi dove sarebbe rimasta l’impronta del piede di Cristo su una pietra.  Questa leggenda ci ha ispirati, ma nella nostra idea le impronte sono quelle dell’Arte e Pietro è ogni spettatore che arriva sul luogo dell’evento. Nella nostra immaginazione Quo Vadis si è personificato: è diventato un gigante grande e buono che lascia dietro di sé orme preziose, proprio le orme dell’arte, visibili, tangibili, pronte per essere seguite ovunque vadano. In questi anni, infatti, Quo Vadis si è spostato ed ha attraversato una provincia: da Montecatini Val di Cecina in provincia di Pisa si è spostato, dal 2013, a Monterotondo M.mo in provincia di Grosseto.

Come si relaziona Quo Vadis ai numerosi festival estivi, toscani e non?

Quo Vadis segue una filosofia precisa, tesa a valorizzare l’artista e l’artigiano e ad accogliere lo spettatore in un modo per cui gli spettacoli e i manufatti artigianali possano essere completamente fruibili. L’ingresso al festival è gratuito, agli artisti viene pagato il cachet e viene permesso loro di fare cappello, gli artigiani non pagano il suolo pubblico, agli artisti viene offerto un buono pasto al giorno, agli artigiani viene offerto un buono pasto per banco a giorno e ad entrambi viene offerta un’area campeggio riservata con bagni e docce. E da quest’anno ogni artigiano riceverà un rimborso spese di 50€.  In Toscana ci sono molti festival dedicati all’arte di strada con proposte artistiche valide e meno valide, spesso con l’invito ad ammirare un mercato di artigianato artistico che si rivela un mercato di commercio, con prodotti acquistati da chi li vende. Premetto che non c’è assolutamente niente di male, ma credo che la parola artigianato vada salvaguardata di più: se qualcuno vende materiali già comprati su cui non ha messo mano, non si tratta di artigianato. Quello dell’artigiano è un mestiere in via d’estinzione: i tempi cambiano velocemente, la crisi si fa sentire e la velocità condiziona sempre di più la quotidianità delle persone. Quo Vadis cerca di diversificarsi dagli altri festival per la sua attenzione alla qualità, all’accoglienza, al coinvolgimento, per l’attenzione, “ al prendersi il tempo per…”: prendersi il tempo per vivere uno spettacolo in strada, in piazza, con gli attori, gli acrobati, gli equilibristi e i narratori lì, a due palmi dal naso, vicini, a respirare la stessa aria. Quo Vadis mira ad una qualità artistica alta. E’ un momento delicato per l’arte e la cultura: non vogliamo rischiare di tirar via su qualcosa che merita invece tutta l’attenzione del mondo.

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Abbiamo detto che un primo cambiamento è stato lo spostamento dalla provincia di Pisa a quella di Grosseto. Come si è evoluto poi il Festival in queste cinque edizioni?

 Nel corso delle varie edizioni, Quo Vadis ha mantenuto alta la qualità degli spettacoli, ha mantenuto l’organizzazione delle anteprime (che consistono in spettacoli teatrali della Lotus in frazioni del comune che ospita l’evento) e sta migliorando la selezione dei banchi di artigianato artistico, la proposta dei lavoratori pomeridiani. Non ci consideriamo arrivati, ma ogni anno cerchiamo di capire cosa possiamo migliorare, cercando un dialogo soprattutto con il territorio che ospita la festa. Un grande passo avanti lo faremo quest’anno: per la prima volta riusciremo a garantire un rimborso spese di 50€ agli artigiani che parteciperanno all’edizione 2015. Cerchiamo di fare ogni anno un piccolo passo avanti per cercare di rendere tutti, dallo staff organizzativo, agli artisti, agli artigiani, alle istituzioni e agli abitanti del paese, sempre più coinvolti, consapevoli e soddisfatti dell’intera iniziativa.

Una domanda che esula un po’ dall’organizzazione. Che cosa non deve mai mancare, secondo voi, in un festival di strada?

Non deve mai mancare la gentilezza. Da parte di tutti coloro che stanno al pubblico: che siano artigiani, baristi, ristoratori, tutti gli addetti ai lavori. Inoltre deve esserci controllo, collaborazione ed attenzione tra tutti coloro che ne fanno parte.

Un’ultima domanda di rito: progetti per il futuro?

3631_178947248926201_2051192776_nLa Lotus è impegnatissima! Abbiamo da poco terminato l’attività dei corsi e degli spettacoli che ci tiene impegnati da ottobre a giugno. Abbiamo avuto un ottimo successo con la nostra produzione ispirata alla vita della partigiana Norma Parenti, con lo spettacolo teatrale “Io sono qui” e con la nostra partecipazione al film uscito per il Corriere della Sera “la Resistenza di Norma”. Adesso ci prepariamo per tutti gli eventi estivi: il primo è “Pomarance In Piazza”, che inizia il 15 luglio e va avanti per 5 mercoledì tra luglio e agosto; subito dopo inizia CONTAMINA, rassegna di Teatro Musica e Circo Contemporaneo che si svolgerà a Piombino dal 18 al 25 luglio all’interno di uno Chapiteau installato nella splendida cornice dei Giardini Ex pro Patria, affacciati sul mare: tra gli ospiti di quest’anno il Circo Patuf e Giorgio Rossi di Sosta Palmizi. Poi abbiamo l’Anteprima di Apritiborgo, le anteprime di Quo Vadis e infine….Quo Vadis il 22 e 23 agosto a Monterotondo M.mo!

Ringraziamo Fernando e Chiara, per la disponibilità ma soprattutto per la dedizione e la creatività che mettono in ogni progetto. E vi invitiamo a fare un salto a Monterotondo Marittimo il 22 e il 23 agosto 2015. Non ve ne pentirete!

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Chiara Lazzeri

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