Alla Scoperta di una Pisa Infernale

12045304_892630954138915_5668015370204397329_oNell’inferno pisano troverete personaggi storici del calibro di Galileo, Fibonacci, Ugolino, Kinzica de’ Sismondi, ma anche soggetti contemporanei come Romeo Anconetani, Pino Masi, La Maga Gina, Valentine Demy e tanti altri

E’ il titolo dell’antologia a cornice presentata da MdS Editore al Pisa Book Festival di quest’anno, un viaggio fantastico di un novello Dante, alias Giacomo Cafiero, attraverso un inferno tutto pisano, ma anche il viaggio avventuroso che i due curatori, Silvia Belli e Fabrizio Bartelloni, hanno compiuto insieme agli altri 27 autori nel tentativo audace e inconsueto, e senz’altro ben riuscito, di dare dimora a 29 personaggi pisani all’interno di un’unica antologia di racconti.

12188922_857763821005703_709195377809748378_nI lettori di Vituperio si imbatteranno dapprima in Giacomo Cafiero, un antennista, un po’ stereotipo dell’uomo comune, immerso nella quotidianità della sua vita reale, con le bollette da pagare e una moglie da assecondare. Cafiero si troverà suo malgrado catapultato in un mondo che di reale ha ben poco, ad esclusione delle persone che lo popolano, le quali in effetti sono le uniche realmente esistite (o ancora esistenti).

Nell’inferno pisano troverete personaggi storici di un certo calibro come Galileo, Fibonacci, Ugolino, Kinzica de’ Sismondi, ma anche soggetti più contemporanei come Romeo Anconetani, Pino Masi, La Maga Gina, Valentine Demy e tanti altri.

“Sentì una folata d’aria fredda improvvisa carezzargli la schiena, accompagnata da un odore sgradevole. Si voltò di scatto, con un gesto istintivo. Davanti a lui s’apriva un cunicolo sotterraneo acquitrinoso e scosceso…”

Un Cafiero inizialmente terrorizzato comincerà un cammino tortuoso all’interno di questo mondo fantastico, eppure non sarà solamente un percorso fisico il suo: il confrontarsi con personaggi dallo spessore così elevato e con un bagaglio variegato di esperienze vissute cambierà il suo modo di concepire la vita, regalandogli la consapevolezza che un inferno di sì fatta specie potrebbe non essere un luogo così malvagio in cui ritrovarsi.

Fabrizio Bartelloni e Silvia Belli hanno scelto con cura tutti gli autori che sarebbero dovuti scendere con loro in questo inferno pisano, selezionando nomi già affermati e scommettendo anche su autori emergenti. Questi, in ordine alfabetico, i nomi di tutti gli autori: Paolo Bartalini, Fabrizio Bartelloni, Athos Bigongiali, Silvia Belli, Antonia Casini, Giulia Cecchi, Chiara Cini, Ilaria Corazza, Vittorio Cotronei, Federico Degl’Innocenti, Laura Fabbri, Giulia Gennaro, Ginevra Ghini, David Giuntoli, Simone Giusti, Maria Cristina Impagnatiello, Federico Librino, Carlo A. Martigli, Ilaria Mainardi, Claudia Menichini, Simone Morganti, Riccardo Nuziale, Francesca Petrucci, Sara Teresa Russo, Giorgio Sabbia, Sara Salomoni, Alessandro Scarpellini, Marco Ursano, Giovanni Vannozzi.

Ai quali mi permetto di aggiungere un trentesimo nome: Carmine Sant’Angelo. Sua, infatti, è la grafica della copertina, come pure il disegno di una vera e propria piantina presente all’interno del libro.

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E’ un incrocio tra il centro di Pisa ed un parco giochi, con l’immancabile cartello con su scritto “Io sono qui”. Chiostro delle Amazzoni, Segrete della Fantasia, Pozzo della Scienza, Selva delle Utopie, Arena, Paese dei Tarocchi, Circo degli Artisti, i nomi dei gironi che troverete in Vituperio delle genti.

Questi sono solo alcuni degli espedienti e degli aspetti originali che troverete nell’antologia, che si distingue completamente dalle semplici antologie di genere, e che si propone inoltre l’obiettivo di promuovere la città di Pisa come fucina da sempre attiva di personaggi che hanno fatto la storia del nostro Paese. Non a caso, infatti, ha ottenuto il patrocinio del Comune di Pisa, proprio per l’impatto che può avere sul territorio un libro che ospita al suo interno così tanti personaggi che hanno segnato la storia di Pisa.

Lasciatevi andare a questo viaggio, ciò che ci sembra inferno può rivelarsi il più intenso dei paradisi.

E come leggeremo nell’epigrafe:

“Go to Heaven for the climate, Hell for the company (Mark Twain)”

Maria Cristina Impagnatiello

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