Camminando nei sentieri del mediterraneo, nelle stazioni rocciose, nei luoghi aridi e sabbiosi, vicino al mare e in tutto il piano submontano italiano è possibile ammirare le piante spontanee e se ci fermiamo un attimo e chiudiamo gli occhi, se
per un attimo non pensiamo alla frenesia della città rimarremo stregati per sempre dall’odore del mediterraneo.
Ma cosa c’è di tanto affascinante in quell’odore? I nostri nonni sicuramente conoscevano alla perfezione i sentieri, gli odori, le piante e tutte le loro proprietà. Per fortuna non è tutto perduto e oggi recuperiamo quel patrimonio con l’aggiunta
di nozioni di scienza che quasi sempre confermano quanto detto e tramandato nei secoli.
Avete mai sentito parlare della pianta di Elicriso? In latino si chiama Helichrysum italicum ma tanti sono i nomi con cui viene chiamato nelle varie tradizioni popolari. L’Elicriso ha un odore intenso e particolare che appunto caratterizza quello della
macchia mediterranea.
Si tratta di una piantina erbacea alta circa 20 – 40 cm con foglie sessili, allungate, distribuite lungo il fusto e coperte di peli biancastri; i fiori, raggruppati in infiorescenze all’estremità dello stelo, sono di colore giallo intenso. La parte della
pianta utilizzata sono appunto i fiori che vengono raccolti da giugno ad agosto durante tutta la fioritura.
Tra le proprietà terapeutiche dell’Elicriso molto importante risulta la sua azione antinfiammatoria che lo rende un rimedio eccellente per eczemi ed eritemi solari. Recenti studi dimostrano inoltre l’inibizione della proliferazione cellulare dei cheratinociti che confermano la sua potente attività contro psoriasi e dermatite seborroica.
Utilizzato inoltre come espettorante perché favorisce l’eliminazione del catarro bronchiale, è calmante della tosse, attenua gli eccessi d’asma ed è indicato nelle infiammazioni di origine allergica della mucosa nasale.
Nella tradizione popolare toscana in cui l’Elicriso è noto con il nome di Cannugiolo venivano preparati dei decotti contro la bronchite: mescolando in parti uguali le piante di farfara, isoppo, consolida ed elicriso. Due cucchiai di questa miscela venivano poi utilizzati per la preparazione del decotto con 250 ml di acqua che
veniva poi somministrata al malato in tazzine da caffè 3-4 volte al giorno.
L’oleolito di Elicriso si può trovare in erboristeria oppure può essere preparato da se lasciano macerare per 50 giorni 200 gr. di pianta fresca in un litro di olio di mandorle. L’oleolito così ottenuto viene filtrato e lasciato riposare per altre
48 ore. In caso di psoriasi si consiglia almeno un applicazione al giorno.
Dott.ssa Claudia Di Trapani
Erboristeria Elicriso
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