Jonathan Coe

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Jonathan Coe, scrittore inglese, nato nel 1961 a Birmingham, è una delle personalità più interessanti e di successo del panorama letterario inglese.

Il suo stile si caratterizza, fin dalle prime pubblicazioni, per la capacità di rappresentare con tagliente critica vizi e virtù della società inglese.

Sembra essere questa la ragione, come dichiarato dallo stesso scrittore in un’ intervista, del suo successo all’estero più che nella madre patria britannica.

Coe inizia a scrivere molto presto, la sua prima storia, un thriller poliziesco, “il Castello del Mistero”, risale alla tenera età di otto anni.

La passione per la scrittura continua ad essere coltivata nel corso dei suo studi alla King’s Edward School di Birmingham .

Prosegue l’università conseguendo due lauree, una al Trinity College di Cambridge e a l’altra a Warwick dove insegnerà, in seguito, poesia inglese.

Dopo la laurea, Coe si sposta a Londra per approfondire il suo interessa per la letteratura e la musica, scrivendo canzoni per una piccola band musicale dal vivo della quale fa parte.

Mancando di un vero talento musicale, si dedica interamente alla scrittura, firmando due pubblicazioni: “L’amore non guasta“(1989) e “Questa notte mi ha aperto gli occhi” (1990).

Prosegue la sua intensa attività di scrittore e inizia a lavorare alla sua opera manifesto, “La famiglia Winshaw”.

Contemporaneamente si guadagna da vivere grazie alla pubblicazione di due biografie dedicate a due star del cinema americano: Humphrey Bogart e James Stewart.

La famiglia Winshaw, storia di una famiglia ricca, spietata e ironicamente critica verso le contraddizioni della società inglese contemporanea, sarà ultimata solo nel 1993 e pubblicato l’anno successivo, segnando il definitivo successo editoriale di Coe.

Seguono, con successo di pubblico, altre pubblicazioni come “La casa del sonno” (1997), “La banda dei brocchi” (2001), “La pioggia prima che cada” (2007), “I terribili segreti di Maxwell Sim” (2010) e il suo ultimo lavoro: “Expo 58” (2013), un pezzo di storia del novecento raccontato con l’ironia esilarante  e inconfondibile della famiglia Winshaw.

Ad oggi Jonathan Coe si presenta come un autore di successo, acuto e pungente. A denotare la sua scrittura la sua grande capacità di descrivere la società inglese all’interno di trame complesse, stratificate e ricche di personaggi abilmente rappresentati.

Questo, unito ad un linguaggio fine, diretto, a tratti crudo e ironico, rendono Coe un autore godibile e capace di rinnovarsi senza lasciare delusi

Biancamaria Majorana

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