Al Cinema Teatro Nuovo la rigenerazione urbana passa dalla cultura

Il Cinema Teatro Nuovo si prepara a una nuova vita. E lo fa grazie a una convenzione che il Comune di Pisa stipulerà a giorni con alcuni dei principali operatori culturali della città: il Teatro Verdi, il Dopo Lavoro Ferroviario e l’associazione Nuovissimo, a cui il Dlf ha dato in gestione lo spazio. Il lavoro dell’associazione sarà arricchito dal Cinema Arsenale, da Metarock e da Pisa Jazz.
Quindi spazio a teatro, musica, iniziative culturali, di promozione sociale, attività formative e spettacoli di ogni genere. Ma senza perdere il proprio posto fra i cinema più frequentati della città.

cinema teatro nuovo

Il Cinema Teatro Nuovo in piazza della Stazione

Ubicato in piazza della Stazione, il Cinema Teatro Nuovo ha 300 posti e da sempre offre una programmazione cinematografica molto interessante. E la sua evoluzione è sia un riconoscimento per il suo ruolo culturale in città, sia una precisa volontà dell’amministrazione comunale di sviluppare pratiche culturali in un quartiere di Pisa considerato storicamente “difficile”.

Andrea Ferrante, assessore comunale alla cultura

Andrea Ferrante, assessore comunale alla cultura

«La risposta – esordisce Andrea Ferrante, che cura la cultura per Palazzo Gambacorti – non può che essere di tipo culturale. Abbiamo lavorato diversi mesi a questo progetto che definirei di ‘rigenerazione urbana’, fin dall’ultimo passaggio di ieri (martedì 25, ndr) in giunta comunale, che va di pari passo con la riqualificazione strutturale già prevista». Il riferimento è al provvedimento governativo chiamato «Bando periferie», che mette sul piatto 2,1 miliardi di euro per un totale di 121 progetti. A Pisa arriveranno 43 milioni e saranno destinati sia alla zona a sud della stazione (San Giusto) che, appunto, al rifacimento di viale Gramsci (18 milioni di euro). I lavori dovrebbero partire nel 2017.

Tornando al Cinema Teatro Nuovo, la sfida dell’assessore Ferrante è di «non renderlo una realtà provvisoria, ma un punto di riferimento culturale e sociale per persone di ogni età e per una zona della città che ne ha un forte bisogno. Le rappresentazioni saranno legate al territorio ma non ne mancheranno, ovviamente, di respiro più ampio. Per fare un esempio, già lo scorso anno, nell’ambito del Pisa Jazz Festival, hanno suonato al ‘Nuovo’ artisti del calibro di Dave Douglas e Uri Cane. Si tratta di dare continuità a questo sforzo rendendo la programmazione non episodica. In città manca una realtà di questo tipo, con soggetti differenti, di qualità e pronti a lavorare in sinergia. Vorrei che fosse un luogo aperto anche a bambini, famiglie e scuole».

Il programma, che sarà divulgato a giorni, partirà già a novembre.

Francesco Bondielli

Francesco Bondielli
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