Paolo Poli legge Artusi

Domenica 9 Novembre, in occasione dell’ultimo giorno, del Pisa Book Festival. Al palazzo dei congressi, nella sala fermi, alle 18.00 c’era la presentazione del nuovo Audiolibro sull’Artusi, “La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene” di Emons Audiolibri. Il libro è stato presentato da Paolo Poli, che lo leggeva, con lui Luisanna Messeri, famosa e simpatica cuoca.

10578598_816722588394007_1013918374_nAl mio ingresso, alle 17.40, la sala era già gremita di gente,  mi sono dovuto sedere sui gradini, e la gente è continuata ad arrivare fino all’ingresso dei due ospiti (per un totale di oltre 500 persone).  Paolo Poli, accolto da uno scroscio di applausi incredibile, ha esordito, con la sua classica ironia, dicendo “Odio la cucina, la fiera del libro e l’Artusi”.

Inizialmente è stata fatta una presentazione di Pellegrino Artusi, che al contrario di come molti pensano, non era un cuoco, ma un letterato che trovò il suo rifugio nella cucina. Figlio di un mercante di spezie, decise ad un certo punto della sua vita, di trasferirsi in Toscana, e aprire un banco di stoffe e lì cominciò a scrivere il suo libro, (come raccontiamo anche noi in un nostro articolo). Gli editori però, non lo accolserò con grande entuasismo, e lui si mise a stampare il libro da solo,  mille copie alla volta vendendole da sé, tramite le poste. I libri, però , andarono benissimo, e lui fu costretto a ristampare moltissime copie, alla fine, ben 15 edizioni. Inizialmente le ricette erano centocinquanta, ma ben presto, molti italiani incominciarono a mandare lettere con ricette locali all’Artusi, perchè lui le aggiungesse al suo libro. Il libro  arrivò così a contenere ben settecentonovanta ricette (le attuali).

L’autore inoltre si inventò un nuovo dialetto, infatti all’inizio del libro c’è un glossario. L’intento era quello “di fare gli italiani”,  come si usava dire a quel tempo, di unirli e come farlo meglio che, attraverso il cibo e la tavola. Le donne diventano le prime lettrici,

molto importante -commenta Paolo Poli- la lingua si chiama materna perchè è la madre che insegna le lingue ai bambini”

messericovernuovapage (1)Dopo le premesse, in cui hanno commentato e descritto gli aspetti importanti della vita e dei traguardi raggiunti dall’autore, Paolo ha letto aspetti particolari del libro, come la ricetta del minestrone, che l’autore spiega, narrando un fatto accadutogli, poi la prefazio e infine le note, legate all’igiene. Mentre leggeva Paolo Poli ha introdotto sempre commenti puntuali e pertenienti densi della sua ironia e visione del mondo, che sono sempre stati accolti con applausi e risate.

Alla fine ha recitato a memoria poesie mostrando il suo grande talento teatrale. Personalmente era la prima volta che vedevo dal vivo Paolo Poli, e, a dispetto dell’età mi ha dato la sensazione di sprizzare freschezza, gioiosità da tutti i pori, e mi ha fatto capire come in realtà in suo animo sia ancora giovane, ma al contempo con la maturità di un uomo saggio. E’ sorprendente inoltre la sua incredibile capacità mnemonica e la bravura teatrale, che esprime con tutto il corpo, nonostante sia rimasto seduto per tutta la durata della presentazione.

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10463052_10203274837303928_3525410186240407129_nDario Soriani

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