L’omaggio di Massimo Ranieri a Napoli con parole e musiche di Raffaele Viviani

TEATRO DEL PORTO AL TEATRO ERA 4 E 5 MARZO

Dopo il successo di Viviani Varietà, Massimo Ranieri e Maurizio Scaparro affrontano ancora una volta il grande drammaturgo Raffaele Viviani.

Teatro del Porto, in scena il 4 e 5 marzo  al Teatro Era, nella Stagione del Teatro della Toscana,  porta in scena poesie, parole e musiche di Raffaele Viviani, nella Napoli a cui già cent’anni fa, Viviani guardava con amore e ironia, descrivendola con crudo realismo e squisita sintesi di linguaggio. A essere rappresentata è la teatralità degli emigranti, degli zingari, dei pescatori, dei guappi, dei gagà, delle cocotte, delle prostitute, insomma, il mondo della strada ovvero quel mondo che per primo e più fortemente colpì la fantasia dell’Artista.

Una gran folla di personaggi e di figure, veri e propri blocchi umani e sociali, popolano le sue opere; Viviani analizza ed esprime questo mondo dal di dentro, realizzando una serie di ritratti di sconvolgente evidenza drammatica poiché sono uomini e donne «comuni» che non nascondono nulla e rivelano fino in fondo la tragica verità della loro esistenza.

Esiste in alcuni di noi la memoria storica o il lontano ricordo di una Napoli vissuta mentre già stava cambiando. Questa preziosa memoria è stata, per Maurizio Scaparro e Massimo Ranieri, il primo filtro, ma anche lo stimolo, dopo la felice esperienza di Viviani Varietà, per continuare a lavorare su un nuovo spettacolo che potesse avere come testimonianza di questo mondo, così ricco, la figura stessa di Raffaele Viviani. Attraverso il suo teatro (particolarmente quello degli atti unici), le sue parole, il suo canto scenico. Il progetto artistico di Massimo Ranieri privilegia così quel vitalissimo giacimento culturale e musicale che era la Napoli dei quartieri, quella parallela urbana (aperta all’influenza e alle commistioni con il teatro e il Varietà europeo) e di un altro sud che premeva sulla città.

Uno spettacolo evocativo, nato, nelle parole del regista Maurizio Scaparro, pensando a uno spazio sospeso tra il mare e la terra, uno spazio che favorisse lo scambio di conoscenza e di speranze che veniva dal mare e dove Raffaele Viviani ci porta per mano attraverso il suo teatro e la sua musica per ricordare sogni e delusioni di una grande città.

In Teatro del Porto le storie raccontate sono storie di miseria, di soprusi, di amori, di famiglie in rovina, di emigrazione eppure attraverso le parole, poesie e musiche risultano attuali oggi come all’epoca e sembrano accompagnare lo spettatore verso il presente, anzi, verso il futuro.

Con Massimo Ranieri in scena  Ernesto Lama, Angela De Matteo, Gaia Bassi, Roberto Bani, Mario Zinno, Ivano Schiavi, Antonio Speranza, Francesca Ciardiello e i musicisti  Ciro Cascino al pianoforte,  Luigi Sigillo al contrabbasso

 

Donato Sensini ai fiati, al violino Sandro Tumolillo, alla tromba  Giuseppe Fiscale e alla batteria Mario Zinno. Tutto nella colta elaborazione e ricerca musicale di Pasquale Scialò.

Spettacoli sabato 4 marzo ore 21 e domenica 5 marzo ore 18.30.

BIGLIETTI:  Intero 20 €;  ridotto 18 €;  studenti 12 €

RIDUZIONI Under 18 e over 60, soci Unicoop Firenze, abbonati CTT Nord, Soci Arci, Soci Controradio Club  e altre associazioni convenzionate il cui elenco sarà disponibile in biglietteria e sul sito.

È possibile acquistare online su www.centroperlaricercateatrale.it, nei punti vendita Boxoffice e, presso la biglietteria del Teatro Era  da martedi a domenica dalle ore 16 alle ore 19.30.
Per informazioni tel. 0587 55720 / 57034  mail teatroera@teatrodellatoscana.it.

Fonte: comunicato stampa

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