Il volontariato al carcere Don Bosco

PISA – Le condizioni di vita dei detenuti nelle carceri sono determinate da due fattori diversi ma ugualmente importanti: lo spazio e il tempo. Lo spazio è legato alle condizioni fisiche e materiali delle strutture carcerarie, che dovrebbero essere a norma di legge ma spesso non lo sono, e gli aspetti più importanti afferiscono allo spazio fisico in mq che ogni detenuto deve avere a disposizione, alle condizioni igieniche e sanitarie, alla disponibilità di spazi comuni e a tutto ciò che è strettamente legato alla struttura carceraria; l’altro fattore, che determina la qualità di vita all’interno del carcere riguarda appunto il tempo e il rapporto che ogni singolo detenuto riesce a instaurare con esso. Il tempo inteso in tempo della pena, quanti anni il detenuto deve trascorrere all’interno del carcere e il tempo di ogni singolo giorno. Come vivono i detenuti nelle loro giornate? come riescono a impiegare il loro tempo?

Dopo aver descritto, nel precedente articolo, la situazione fisica e materiale del carcere Don Bosco di Pisa, vogliamo adesso affrontare l’altro aspetto che riguarda la vita dei detenuti: il tempo e come viene impiegato. A tale scopo l’apporto delle associazioni di volontariato che svolgono la propria attività all’interno del carcere è di fondamentale importanza. Avvicinandoci a questo argomento ci siamo accorti che la realtà è, come sempre, complessa e molto variegata. Le associazioni che a vario titolo prestano la loro attività a favore dei detenuti sono tante e molto diverse tra loro. L’altra cosa che ci ha colpito parecchio approcciandoci a questo mondo è stata quella di scoprire che spesso le singole associazioni non sanno e non conoscono le altre realtà che come loro lavorano all’interno della stessa struttura. Questo presuppone che non esista nessun tavolo di concertazione del lavoro e che non ci sia una regia, ogni progetto dal più semplice al più complesso vive di vita propria e non interagisce con altri.

Cercheremo qui di elencare tutte le associazioni di volontariato, di cui siamo venuti a conoscenza, e dei loro progetti, cercando di dare un’idea anche sommaria del tipo di lavoro che viene portato avanti.

Le attività sono divise tra il settore femminile e quello maschile.

volontariato
Iniziamo con il descrivere le attività che vengono svolte nel settore femminile:

Casa della Donna – Laboratorio di scrittura creativa. L’associazione della Casa della Donna è attiva da moltissimi anni all’interno del carcere. Recentemente, il laboratorio arrivo da tempo nella sezione femminile è stato attivato anche per la sezione maschile.

Bambino sarai tu – Corso di flamenco. Docente Barbara Sarri . Dato il buon risultato di questo corso l’amministrazione penitenziaria sta valutando se attivarlo anche nella sezione maschile.

Controluce – Corsi di sostegno didattico per le scuole superiori e per preparare gli esami da privatisti. Corsi di pittura. Corsi di alfabetizzazione informatica. Accompagnamento detenuti in permesso premio. Laboratorio di scrittura per giornalino interno (stampato dalla tipografia del comune). Tutti i progetti dell’associazione controluce sono di volontariato

CIF – Centro Italiano Femminile – Laboratorio di cucito. Molto attivo e partecipato. I manufatti realizzati nel laboratorio vengono venduti all’esterno e i ricavati vengono caricati sui conti delle donne che li hanno realizzati.

I Sacchi di Sabbia – Laboratorio di Teatro. Questo progetto è finanziato dalla Regione Toscana e dalla Fondazione Pisa. Docente Francesca Censi

Proseguiamo descrivendo le Iniziative e i laboratori rivolti alla sezione maschile:

Nuovo Maschile – Progetto che si occupa della salute psichica e mentale dei detenuti. Il progetto è finanziato dall’amministrazione penitenziaria ed è annuale. L’organico è composto da 2 psicologi e 1 criminologo, è incluso anche un progetto sulla genitorialità

Pec Therapy Do.Re. Miao – Progetto finanziato dall’amministrazione penitenziaria. Il progetto prevede 10 incontri per il settore maschile e 10 per quello femminile, per una durata di due mesi circa (per ogni settore). Progetto molto apprezzato, sia dai detenuti che dal personale

Associazione Liberi nella prigione – Corso di meditazione e consapevolezza. Il corso è tenuto da una suora buddista e dall’operatore Mario Pellicci. Questo progetto rientra in un protocollo d’Intesa tra la Regione e l’associazione

CSI Centro Sportivo Italiano – Corso di ginnastica a corpo libero. Progetto finanziato dal CONI. Esiste anche un progetto di Yoga tenuto da un’associazione di volontariato.

Associaz. Naz. Stelle Palme e Collari d’ Oro – Progetto di attività sportive. Vengono organizzate attività sportive tra le quali un torneo di calcetto (settore maschile) e un torneo di pallavolo (settore femminile). La stessa associazione tiene anche dei corsi per arbitri.

Tutti i progetti sopra elencati sono progetti di volontariato a eccezione di quelli dove viene esplicitamente indicato “progetto finanziato”

Come si può immaginare da questo breve excursus il panorama dei progetti e del volontariato all’interno del carcere è complesso e variegato. Esistono anche altre realtà all’interno dell’istituto Don Bosco di Pisa che riguardano la formazione. Il Progetto TRIO, a d esempio, è un progetto regionale di formazione a distanza che comprende corsi di vario genere; esistono dei corsi di alfabetizzazione per stranieri e corsi di scuola media e di scuola superiore. Per alcuni casi (circa 7/8 persone in questo momento) ci sono anche dei corsi universitari.

La nostra ricerca non ha la pretesa di essere esaustiva e può darsi che siano presenti delle inesattezza o delle mancanze, abbiamo voluto però cercare di mettere un tassello in un puzzle parecchio complesso, questo articolo, inoltre, vuole essere un punto di partenza per indagare sui vari progetti o dialogare con le varie associazioni per meglio comprendere una realtà a noi così vicina ma in realtà totalmente sconosciuta alla nostra città.

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