venerdì 20 e sabato 21 marzo ore 21, Chiesa di Sant’Andrea
Compagnia Simona Bucci
ENTER LADY MACBETH
ispirato alla tragedia Macbeth di Shakespeare
coreografia e concezione scenica Simona Bucci
La Rassegna di danza del Teatro Verdi di Pisa ospita per la prima volta questa compagine fondata nel 2002 dalla coreografa toscana Simona Bucci, con la sua più recente creazione ispirata al capolavoro shakespeariano. Un’indagine sulla condizione e la natura umana, sul problema ancora attualissimo del potere e del suo esercizio, per condurre il pubblico in un viaggio dentro al senso della tragedia, vissuto in un continuo trasferimento dal piano magico e fatale a quello psicologico e umano.
La donna, principio e fine nell’eterno fluire della vita; le donne, ambiziose, piene di potere, protagoniste consapevoli dei propri atti, che possono appartenere a ogni tempo. Qui infatti le interpreti sono prive di caratterizzazioni visive, al punto da non ammettere distinzioni tra Lady Macbeth e le streghe. Un rapporto di parità e uguaglianza che si esplicita anche nella coreografia, precisa, puntuale, con una resa del gesto curata sin nei minimi dettagli.
Una performance essenziale, fuori dal tempo e dallo spazio, che riesce a coniugare una lettura astratta della vicenda alla fisicità dei corpi, energici e sensuali, in un percorso fatto di promesse, potenzialità, ambizioni, paure, colpe, rimorsi, punizioni e follia come umano riflusso di coscienza.
Temo tuttavia la tua natura:
è troppo piena del latte dell’umana bontà
per prendere la via più breve.
Tu vorresti essere grande, non sei
privo di ambizione, ma non vuoi
che il male la accompagni. Ciò che desideri
aredentemente, lo vorresti santamente.
…… Vieni presto,
affinchè io possa versare il mio coraggio nel tuo orecchio
e domare col valore della mia lingua
tutto ciò che ti tiene lontano dal cerchio d’oro…..
Ancora una volta il tema di fondo è l’indagine della condizione e della natura umana, sia pure in rapporto al problema del potere e del suo esercizio. Il senso della tragedia è il trasferimento dal piano magico e fatale a quello psicologico e umano, Lady Macbeth diventa creatura della notte come le streghe e questo suo sostituirsi, con la sua presenza fisica di donna, a quegli esseri che appaiaono mere esalazioni della terra e dell’aria, sottolinea la transizione progressiva dal piano metafisico a quello umano. Il principio che governa l’intera struttura del Macbeth è l’antitesi. Il femmineo qui indagato rappresenta il nucleo creatore e distruttore degli eventi stessi, forza che incita, che muta, che stimola, esalta, condanna, arma, in un percorso fatto di promesse, potenzialità, ambizioni, paure, colpe, rimorsi, punizioni e follia come umano riflusso di coscienza.
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