A Pisa il Macbeth di Dario Argento

Potente, cupo, sanguigno e sanguinolento. Finalmente arriva anche a Pisa, al Teatro Verdi, attesissimo, il capolavoro verdiano sul potere e l’ambizione portati alle estreme conseguenze, MACBETH, nella coproduzione fortemente caratterizzata dalla regia di Dario Argento: in scena venerdì 27 marzo alle ore 20.30 e domenica 29 marzo alle ore 16.
Coprodotto con il Teatro Coccia di Novara, dove è già andato in scena la scorsa stagione nell’ambito delle celebrazioni per il bicentenario verdiano, questo MACBETH è ricco di effetti speciali ed è sicuramente nel dna del nostro maggior regista cinematografico del thriller/horror psicologico.
«È una tragedia adatta a me – annota infatti Dario Argento (che, lo ricordiamo, proprio sulla rappresentazione di questo capolavoro verdiano imperniò uno dei suoi film cult, Opera, nel 1987) – Macbeth e la moglie sono una coppia diabolica, lei forte, lui più servile… è la tragedia di Shakespeare più cruenta, tra delitti e spettri, perfetta nella sua crudeltà per creare un clima d’angoscia».

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Sul podio il giovane direttore sloveno Simon Krečič, regolare Direttore ospite della Slovenian Philharmonic Orchestra e della RTV Slovenia Symphony Orchestra ed attuale direttore artistico della SNG Maribor Opera House. Nei ruoli di Macbeth e di Lady Macbeth due grandi protagonisti: Giuseppe Altomare e Dimitra Theodossiou. Con loro Giorgio Giuseppini (Banco), Elena Bakanova (Dama di lady Macbeth), Emanuele Servidio (Macduff ), Emanuele Giannino (Malcolm), Juan Josè Navarro (Medico), Alessandra Bordino, Beatrice Bosso e Chiara Silvestri (le tre Streghe). Orchestra Festival Pucciniano, coro Artisti del Coro di Parma, Maestro del Coro Fabrizio Cassi. Scene e luci sono di Angelo Linzalata.
Altomare_Theodossiu_fotoFinottiTragedia appunto del potere e dell’ambizione portati alle estreme conseguenze, Macbeth si impernia, com’è noto, sulla coppia protagonista, Macbeth e la moglie, istigatrice dei molti delitti del marito, primo fra tutti l’assassinio del legittimo re di Scozia per usurparne il trono.
Primo frutto del duraturo e fecondo confronto di Verdi con il teatro shakespeariano, nelle cui grandi problematiche morali il compositore si riconosceva, Macbeth è una delle sue grandi creazioni, per la potenza con cui i personaggi esprimono le loro umane e feroci passioni e per il taglio serrato. Dall’erompere dell’azione in uno scenario selvaggio alle scene finali, infatti, il ritmo imposto dal corso degli eventi non concede tregua alcuna, in un ininterrotto gioco su dimensioni subliminari, che riguardano soprattutto la coscienza e la componente sovrannaturale.
Con Dario Argento, intanto, è previsto un altro momento di incontro prima che l’opera vada in scena; giovedì 26 marzo, infatti, al Cinema Arsenale, per rendere omaggio al grande regista, che sarà presente in sala, alle 20.30 verrà riproposto il suo film cult, Profondo Rosso, nella versione restaurata dalla Cineteca Nazionale di Roma. La proiezione sarà introdotta da Federico Caddeo, autore di documentari sul cinema di genere.

I biglietti per l’opera sono quasi esauriti. Pochissimi i posti rimasti disponibili, al Botteghino del Teatro Verdi.
Per maggiori informazioni tel 050 941 111

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