“Le tue labbra stillano miele”. Cibo, eros e non solo…

Il cibo è sempre stato il più grande alleato dell’amore, nutrirsi è indispensabile per l’uomo come lo è il riprodursi, basilare per il proseguimento della specie e per l’umore! Anche se a volte viene da chiedersi se è stata una grande idea questa, visto i disastri che riusciamo a combinare da secoli! Ma pensando di scrivere per lettori umani nel senso più alto della parola, mi dimenticherò della brutalità del mondo, soffermandomi invece sulle piacevolezze del cucinare e del mangiare insieme. Mangiare coinvolge tutti i sensi, gusto, vista, tatto, odorato, proprio come il sesso. Quindi già durante l’ideazione del menu, in cui ci soffermeremo su ciò che potrà piacere all’altro e da quale sapore sarà più intrigato, ci sentiremo già in un lieve stato di esaltazione, che si accrescerà quando cominceremo a toccare i cibi. Vi consiglio vivamente di non usare sempre e solamente robot da cucina o altri attrezzi sempre più sofisticati per tagliare, sminuzzare e mescolare, bisogna ritornare a toccare il cibo. Cosa c’è di più sottilmente erotico dell’impastare, dell’affondare le dita nella pastafrolla, del rotolare le polpette, dello spezzare gentilmente con le mani gli ingredienti, di dare forme particolari ai biscotti. Toccate e annusate intensamente: i frutti di mare vi evocheranno l’estate e i corpi abbronzati e liberi dai vestiti, un sugo soffritto lentamente vi rammenterà l’afrore sottile del sudore di due corpi uniti, e il profumo del lievito e della pasta fresca richiamerà il sentore di umori ben più profondi.

Ma se questo non bastasse, da secoli e secoli gli uomini si sono impegnati per cercare cibi e spezie che aumentassero il desiderio e la potenza sessuale. Parliamo dei cosiddetti cibi afrodisiaci, il cui nome è già tutto un programma, derivando da Afrodite, dea greca dell’amore, della bellezza e della fertilità.

Gli afrodisiaci citati nei tanti testi che nei vari secoli hanno trattato l’argomento sono moltissimi. Al giorno d’oggi la scienza ha trovato che molti di loro hanno veramente caratteristiche tali da migliorare le capacità amatorie: sono stimolanti, fluidificanti, antiossidanti, aiutano la circolazione sanguigna, quindi qualcosa di vero innegabilmente c’è!

Vediamo i più conosciuti, partendo dal cacao, grande stimolante e grande fonte di piacere anche senza pensare al sesso: cosa c’è di più buono e consolante di una bella scatola piena di cioccolatini, possibilmente artigianali ai vari sapori? Quindi un po’ di cioccolata è sempre perfetta in ogni incontro amoroso.

 

Poi il peperoncino, potente antiossidante, capace di dar fuoco a tutti i cibi, importante anche simbolicamente: il desiderio è il fuoco che infiamma i sensi. Aggiungetelo sempre nelle vostre ricette, è economico e spesso portentoso.

Seguono i molluschi, fra cui prima l’ostrica: profumata di mare e visivamente evocativa del sesso femminile, appena aperta quasi turba per l’intensità dei suoi aromi, infatti la si ama o si odia.

Le uova, mangiate “all’ostrica”, crude e accompagnate da un goccio di limone, pepe e sale, sono servite per secoli a stimolare la virilità in assenza dei più blasonati molluschi, ma possono essere servire anche dopo il convegno amoroso, preparate in varie ricette, per rinvigorire il corpo provato da troppa passione.

Il miele, dal colore del sole e dalla dolcezza estrema, a noi ormai abituati a zuccheri raffinati e orribili dolcificanti a volte neppure piace più, proprio per la complessità dei suoi aromi e l’intensità dei sapori. Sin dall’antichità fu considerato propiziatorio per l’amore, tanto che nel Cantico dei Cantici si legge: “Le tue labbra stillano miele, o sposa, c’è miele e latte sotto la tua lingua, il profumo delle tue vesti è come il profumo del Libano”. Il sapore del miele era associato al gusto dell’intimità femminile, e l’assunzione di miele e zenzero era consigliata per risolvere i problemi legati alla disfunzionalità erettile. In molti testi si consiglia poi di versare il miele tiepido sul corpo, per dilettarsi in giochi amorosi.

L’aglio ha mille virtù e un solo problema: l’odore. Molti non lo sopportano, ma a me piace, trovo che sia un odore primordiale e legato alla terra, forte ma non sgradevole, stimolante. E’ stato considerato un potente afrodisiaco da tempi immemorabili, citato anche nella tradizione popolare toscana che ne loda la forte capacità di aiutare l’erezione.

Anche il tartufo, ottimo, ha un solo difetto: è caro, carissimo in alcune annate. Quindi noi comuni mortali lo possiamo usare raramente, nonostante si racconti che Casanova ne facesse ampio uso prima dei suoi innumeri incontri amorosi, e che anche Napoleone ne mangiasse prima di incontrare Giuseppina.

Per il caviale vale quanto detto per il tartufo. Non confondetelo con le tristi uova di lompo che si trovano in ogni supermercato, e provate almeno una volta quello vero, di storione, in questa semplicissima ricetta: ottimo caviale fresco, pane leggermente tostato, champagne et voilà, la serata è fatta!

Potremmo continuare questo elenco per pagine e pagine. Sono tantissime le spezie, le erbe, le verdure e la frutta che sono state considerate degli stimolanti erotici, alcuni solo per la loro forma, come le fragole paragonate a rossi capezzoli o il fico aperto sensualmente dal caldo sole dell’estate, oppure le banane o le piccole dolcissime albicocche. Alcune erbe, come la Santoreggia, detta anche Erba dei satiri, erano addirittura proibite nei giardini dei conventi, perché potevano indurre in tentazione i casti monaci. E poi zafferano, pepe, cannella, l’origano nato dal dolce fiato di Afrodite, fieno greco, gamberi, scampi, tonno fresco, asparagi, pesche che ravviverebbero la passione negli anziani, nocciole, pappa reale, carciofi, sedano, zenzero, eccetera.

Leggere e provare ricette con questi ingredienti è divertente e può stimolare un nuovo amore o rinvigorirne uno vecchio, ma la cosa più importante è la vostra predisposizione alla curiosità, alla libertà mentale, alla sperimentazione e soprattutto all’amore.

Adesso vi diamo qualche ricetta.

Taramasalata
Ci sono molte varianti per la taramà, alcuni ci tritano una mezza cipolla, altri al posto del pane mettono le patate e quindi non serve più il latte, ma questa mi sembra la più energetica!

Ingredienti: 250 g di uova di muggine (o di salmone o tonno), due fette grandi di pane senza crosta, un tuorlo d’uovo, latte, un bicchiere di olio evo, sale, pepe, aceto, succo di limone.

Ammorbidite il pane in un bicchiere di latte, amalgamatevi le uova di pesce insieme al tuorlo d’uovo, il sale, il pepe, il succo del limone e un cucchiaino di aceto. Versate piano piano l’olio e montate il tutto come se fosse una maionese. Servitela con pane scuro, olive nere e vino resinato, e mentre mangiate ricordatevi del profumo del vento nelle isole greche.

Zabaione
Ingredienti: 8 uova, 160 grammi di zucchero, 100 grammi di marsala o di madera, più un cucchiaio di cognac per un’ulteriore sferzata.

Sbattete in un recipiente con manico gli otto tuorli (mettete via il bianco con cui farete delle piccole meringhe da conservare e poi gustare a piccoli morsi) insieme allo zucchero, lavorandolo con una frusta elettrica fino a che il composto non diventa di un delicato color paglierino, poi sempre sbattendo aggiungete pian piano il vino e il cognac. Mettete il recipiente a bagnomaria in un altro recipiente posto su un fuoco bassissimo, in cui sarà già stata posta dell’acqua caldissima. Mescolate ancora per circa 10-15 minuti, finché il composto non sarà soffice e vellutato. Cercate di mangiarlo subito, guardando il vostro amore negli occhi. Lo zabaione non ha mai deluso nessuno!

 

 

Claudia Menichini
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