Il 1977 di un fan di Star Wars. Intervista a Riccardo Di Nasso

Abbiamo intervistato il presidente di EmPisa, Riccardo Di Nasso, che dirige il club pisano che raccoglie i fan della celebre saga intergalattica, Star Wars.

Nel 1977 uscì al cinema il primo Star Wars-Una Nuova Speranza, che cosa l’ha spinta ad andare a vedere questo film?
«Negli anni ’70 la fantascienza si era diffusa con le serie televisive, nonostante fosse appena agli inizi. Ho scoperto dell’uscita del film, grazie ai cartelloni pubblicitari che venivano affissi in città: a quel tempo non c’erano i trailer, né tantomeno la copertura mediatica che si ha ora. La grafica del cartellone era stupefacente e rimasi colpito, per questo decisi di andarlo a vedere».

Quale è stata l’accoglienza del pubblico all’uscita del film?
«L’uscita del film al cinema passò quasi inosservata, tranne per quei pochi che si erano avvicinati a un genere che stava cominciando a prendere piede. Infatti da un lato molti avevano ancora la TV in bianco e nero in casa, mentre la maggior parte dei miei coetanei pensavano al calcio o al motorino».

Cosa l’ha colpito di questo film?
«La cosa più impressionante del film sono stati gli effetti speciali. Una cosa completamente nuova e all’avanguardia: basta pensare alle riprese in stop motion o alle piccole cariche di esplosivo che dovevano simulare delle grosse esplosioni. Un’altra cosa che mi ha colpito è stato il suono: alcune astronavi, come il “Tie Fighter” hanno un suono che per ogni fan di guerre stellari è diventato leggendario».

Quale è il suo personaggio preferito?
«Il mio personaggio preferito è Boba Fett, un cacciatore di taglie che dice 5 battute e compare in poche scene. Personalmente mi immedesimo in lui perche è un personaggio schivo ma allo stesso tempo sa stare in gruppo, ed è anche un professionista nel suo campo, che porta a compimento ogni lavoro».

Domanda specifica: Lato Chiaro o Lato Oscuro? E Perché?
«Scelgo il Lato Oscuro, perché è l’oscuro dichiarato che c’é in tutti noi, che però non è mai il 100%: infatti fa parte del viverlo tutti i giorni».

Quale consiglio avrebbe voluto dare al regista George Lucas per migliorare la saga?
«Personalmente penso che sia perfetto così. Questo film è un mix perfetto di amore, dramma e guerra. Infatti oltre alla storia in sé, che è stata pensata molto bene e in maniera intelligente, vi è la drammaticità, la battaglia, l’amore…insomma, è un cocktail perfetto».

Uno dei successi di Star Wars è la trasposizione delle scene dei film nei giocattoli per bambini e collezionisti. Quali sono i suoi preferiti?
«Io personalmente colleziono ogni genere di giocattolo riguardante Star Wars, come si vede dal negozio Lego che ho aperto 2 mesi fa nel centro storico di Pisa, chiamandolo appunto “Collego”. Ma a parte la collezione e vendita di mattoncini, da modellista quale sono, ritengo gli MPC e i Revel più vicini alla perfezione dei modellini e delle scene di guerre stellari».

Condividi l'articolo
,

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.