Torre superstar

Pisa – Settimana del Cinema – 10 Aprile 2015 SMS Biblio ore 16

Presentazione di Torre Superstar di Francesca Bianchi

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Da qualche anno l’editoria cinematografica italiana si è attrezzata per offrire al pubblico numerosi volumi dedicati alla ricostruzioni delle location in cui sono stati girati film più o meno famosi. Mi vengono in mente i volumi editi da Gremese e scritti da Mauro D’Avino e dai suoi validi collaboratori (Roma si gira!, Venezia si gira!, Milano si Gira!, Napoli si Gira!, Dario Argento si Gira!), libri in cui, tramite confronti fotografici, si ricostruiscono le scene più famose e memorabili dei film girati nelle suddette città.

Il libro di Francesca Bianchi, pur inserendosi nel medesimo filone d’indagine, agisce al contrario: la location è una, unica e riconoscibile in tutto il mondo – la Torre Pendente – e attorno ad essa l’autrice compila un folto elenco di pellicole italiane ed internazionali che hanno sfruttato in modo totale o parziale il monumento pisano.

La presentazione del libro avviene a quasi 3 anni di distanza dall’uscita ufficiale, ma la Settimana del Cinema – evento che ha raccolto a Pisa un vasto numero di produttori internazionali – è stata un’ottica occasione per parlare di nuovo di questo volume al pubblico che si è raccolto nella sala conferenze della Biblioteca SMS di Pisa.

L’autrice, per illustrare il libro in maniera rapida e comprensibile, ha proiettato delle diapositive e ha parlato di una manciata di pellicole. Torre Superstar è aperto dalla prefazione del musicista Dario Marianelli, vincitore del Premio Oscar 2008 per la colonna sonora del film Espiazione: «che diventare il simbolo unanimemente riconosciuto dell’Italia dovesse essere una cosa storta credo nessuno dovrebbe stupirsi. Sarebbe stata una torre fuori dal comune anche se fosse venuta dritta, ma credo che il potere che la Torre Pendente ha sull’immaginario collettivo, sull’iconografia che la usa come scorciatoia per simboleggiare l’Italia tutta, faccia riferimento a qualcosa di profondamente umano ed universale».

La presentazione comincia con una serie di film stranieri che hanno utilizzato la Torre direttamente in locandina, avendo così un simbolo universale riconducibile al tema dell’italianità. Sono film poco conosciuti, mai arrivati nelle nostre distribuzioni come The World (Shijie, Jia Zhangke, 2004), The Leaning Tower (Kalteva Torni, Timo Koivusalo, 2006), Dear Galileo (Nee Dtaam Galileo, Nithiwat Tharathorn, 2009) o Everybody Wants to Be Italian (Jason Todd Ipson, 2007) che addirittura non ha neanche una scena girata o ambientata a Pisa.

Dopo aver preso in considerazione questo tipo di utilizzo della Torre, l’autrice passa velocemente in rassegna i film dei maggiori autori del cinema italiano ed internazionale che hanno ambientato sequenze nei pressi del monumento pisano. E così abbiamo il modo di rincontrare Ugo Tognazzi, Gastone Moschin, Renzo Montagnani e Adolfo Celi (Amici miei – Atto II, Mario Monicelli, 1982) alle prese con la “zingarata maggiorata” del Servizio Torri, modo di ammirare la Medea di Pasolini con una Maria Callas che si aggira tra i marmi di una Piazza dei Miracoli diventata Corinto e rimanere affascinati dal gusto “cartolina” di film come Guendalina di Lattuada, dove la Torre è usata con sfondo per il primo bacio dei protagonisti. Vengono poi citati alcuni film come Repulsion di Roman Polanski e Cowgirl – Il nuovo sesso di Gus Van Sant nei quali la Torre è considerata un simbolo fallico. Si passa poi a parlare del film d’animazione Cars, dove posta davanti al garage della 500 si trova una torre di pneumatici e di alcuni telefilm come Vita da strega o il cult anni ’80 Interbang!? – Le sette Torri di Pisa.

Il lavoro di ricerca svolto da Francesca Bianchi è molto più dettagliato e puntuale delle poche opere citate durante la conferenza ed è per quello che rivolgo a voi il compito di recuperarlo (ibs, giunti, amazon) per poter ammirare sul grande schermo il più famoso e riconoscibile monumento italiano.

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Tomas Ticciati
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