La stagione 2019/2020 del Teatro Verdi di Pisa, ovvero Levia Gravia

PISA – Il tradizionale appuntamento della presentazione della stagione del Teatro Verdi di Pisa è divenuto un autentico ritrovo per la cittadinanza, sempre più numerosa nella partecipazione: per la presentazione della stagione teatrale 2019/2020, avvenuta mercoledì 26 giugno, si è reso necessario occupare non solo il foyer ma anche parte del loggiato retrostante.

Ad accogliere il pubblico Patrizia Paoletti Tangheroni, alla sua prima presentazione dei cartelloni in veste di presidente della Fondazione Teatro di Pisa: dopo aver riportato il saluto istituzionale del sindaco Michele Conti, la presidente ha ricordato con soddisfazione il successo delle stagioni teatrali 2018/2019, soffermandosi sull’attiva risposta della cittadinanza alle proposte del Teatro Verdi, per quanto non sia semplice fronteggiare la multiformità di una città come Pisa. ­­

Particolarmente entusiasta l’intervento di Beatrice Magnolfi, presidente della Fondazione Toscana Spettacolo Onlus (che, peraltro, proprio quest’anno festeggia trent’anni dall’istituzione): «La proposta del Teatro Verdi – ha esordito – più che una stagione è un progetto culturale», un progetto che sta registrando successi. Infatti il numero di abbonati è sensibilmente aumentato, così come del numero medio di presenze in teatro, segno che si tratta di un’istituzione in buona salute e capace di sollecitare continuamente l’interesse del pubblico.

Dopo il presidente Magnolfi, il microfono è stato consegnato a Carlo Boccadoro: giunto al terzo anno come direttore artistico de I Concerti della Normale, ha concesso al pubblico poche anticipazioni ma decisamente succulente. Oltre a proseguire con il “percorso ordinario” della rassegna con i grandi nomi della musica colta, il M° Boccadoro ha deciso di iniziare a guardare «agli abbonati di domani: i bambini». Una novità per I Concerti della Normale. «Siccome tengo molto a far sapere che la musica è scritta – ha proseguito Boccadoro – da persone che hanno una circolazione sanguigna ancora attiva, abbiamo commissionato un lavoro di teatro musicale ad Andrea Basevi». Continueranno ad essere presenti nuove composizioni commissionate appositamente per la rassegna, così come le improvvisazioni nella Sala Azzurra di Palazzo della Carovana; da segnalare anche l’introduzione della musica popolare (intesa non come genere pop ma come musica della tradizione popolare) e la collaborazione con TempoReale e il pisano Club Borderline.

Da sinistra: Carlo Boccadoro, Silvano Patacca, Beatrice Magnolfi, Patrizia Paoletti Tangheroni, Stefano Vizioli

Dopo bilanci e anticipazioni, finalmente si è entrati nel vivo della presentazione della nuova stagione con le parole del M° Stefano Vizioli, direttore artistico per le attività musicali, che ha illustrato sinteticamente la Stagione Lirica 2019/2020. Dopo la piacevole “anomalia” della stagione appena conclusasi, il nuovo cartellone si mostra assai più tradizionale, ricca però di spunti interessanti e – naturalmente – non manca qualche gemma rara. Vizioli continua a tentare il pubblico con raffinate prelibatezze per la serata d’apertura, che quest’anno vedrà protagonista L’empio punito di Alessandro Melani: opera del 1669, è nientemeno che il primo Don Giovanni trasposto in musica e rinsalda il rapporto tra il Teatro Verdi e il Teatro Manzoni di Pistoia (un sodalizio che nel 2017 ha dato i natali all’applaudito Girello di Jacopo Melani). Seguirà a novembre una delle opere maggiori di Giacomo Puccini, Tosca, frutto di una coproduzione con il Teatro del Giglio di Lucca – che ne è anche capofila – e con il Teatro Goldoni di Livorno.
Dicembre vedrà il gradito ritorno di un importante titolo verdiano assente dal Teatro dal ben quarantadue anni: Ernani, il primo libretto scritto da Francesco Maria Piave per Verdi, manca infatti dal lontano 1977. L’amato Don Giovanni di Mozart – che andrà quindi a contrapporsi all’opera di Melani – sarà protagonista del mese di gennaio ma anche di un’insolita coincidenza: questo titolo, in cui il seduttore per eccellenza manipola e irretisce figure femminili, sarà diretto in buca e sul palco da due donne, il direttore d’orchestra Erina Yashima e la regista Cristina Pezzoli. Quest’ultima, tra l’altro, era presente anche nel cartellone di prosa 2018/2019 con la regia della commedia Ho perso il filo.
Di particolare interesse – e, inevitabilmente, richiamo – il Guglielmo Tell di Gioachino Rossini, assente da ben cinquantuno anni: a febbraio sarà nuovamente presente in quel teatro che nel 1867 è stato inaugurato con le sue note; a questo si aggiunge il pregio di essere frutto di una coproduzione con il circuito lombardo, un legame che non si è mai spezzato ma il cui silenzio iniziava a farsi pesante. A chiudere la stagione sarà l’immancabile appuntamento con il Progetto LTL Opera Studio, quest’anno incentrato su West side story di Leonard Bernstein.

Di alto profilo anche la stagione di Prosa. Silvano Patacca, direttore artistico per la Prosa e il Balletto, ha elaborato un affascinante cartellone dove si intrecciano titoli e temi ricorrenti, uniti a doppio filo anche con il cartellone della Danza: si presentano e si rincorrono i temi dei classici rivisitati, delle importanti figure femminili, nonché del grande cinema, ed ecco che Amanda Sandrelli interpreta La Locandiera di Carlo Goldoni, Veronica Pivetti Viktor und Viktoria, Roberto Ciufoli il dickensiano Canto di Natale (peraltro proposto in forma di musical), Ale & Franz il Romeo & Giulietta di Shakespeare. Da segnalare anche tre spettacoli di grandissima rilevanza: la commedia Il silenzio grande, scritta da Maurizio De Giovanni, interpretata da Massimiliano Gallo e con la regia di Alessandro Gassmann, Il Maestro e Margherita, adattamento di Letizia Ruzzo dall’omonimo romanzo di Michail Bulgakov per la regia di Andrea Baracco e il delicatissimo Don Chisciotte, testo di Francesco Niccolini liberamente ispirato al celeberrimo romanzo di Miguel de Cervantes e interpretato da Alessio Boni.  

Il mito di Don Chisciotte fa parte anche del ricco carnet offerto dalla Stagione di Danza: Io, Don Chisciotte, che debutterà a Roma a luglio, è una rielaborazione firmata da Fabrizio Monteverde, uno dei maggiori coreografi italiani, per il Balletto di Roma con musiche di Ludwig Minkus; mentre l’irrinunciabile appuntamento con la danza classica vedrà il Balletto del Sud e Fredy Franzutti interpretare il celeberrimo Lago dei cigni di Čajkovskij, la Compagnia Naturalis Labor – con regia e coreografia di Luciano Padovani – affronterà una nuova declinazione della fiaba di Cenerentola con il spettacolo Cinderella Tango. Assolutamente da non perdere Alice in Wonderland del Theatre Circus Elysium: si tratta di un’importante tappa del tour europeo di uno spettacolo unico al mondo; un progetto artistico sofisticato, elegante, in cui si intrecciano le discipline dalla danza alla ginnastica acrobatica alla recitazione.

In definitiva la Stagione 2019/2020 è, per usare le parole di Beatrice Magnolfi e Silvano Patacca, la stagione della leggerezza: leggerezza che non significa superficialità, ma capacità di comprendere, di giungere in profondità senza essere schiacciati dal peso della riflessione, della ricerca, come nel carducciano Levia Gravia. Come auspicato alla presentazione della scorsa stagione, effettivamente il Teatro Verdi è tornato a ricoprire il suo ruolo di «casa della città»; si è confermato un teatro attivo, vivo, attento nell’interpretare temi sensibili e soprattutto senza mai cedere sul piano della qualità. È possibile vedere il video integrale della presentazione sulla pagina Facebook della Fondazione Teatro Verdi di Pisa.

STAGIONE LIRICA

12e 13 ottobre 2019
A. Melani – L’EMPIO PUNITO

15 e 17 novembre 2019
G. Puccini – TOSCA

13 – 15 dicembre 2019
G. Verdi – ERNANI

24 e 26 gennaio 2020
W. A. Mozart – DON GIOVANNI

22 e 23 febbraio 2020
G. Rossini – GUGLIELMO TELL

28 e 29 marzo 2020
L. Bernstein – WEST SIDE STORY

 

STAGIONE DI PROSA

2 e 3 novembre 2019
C. Goldoni – LA LOCANDIERA

30 novembre e 1 dicembre 2019
M. Bulgakov/L. Russo – IL MAESTRO E MARGHERITA

21 e 22 dicembre 2019
R. Schünzel/G. Gra – VIKTOR UND VIKTORIA

6 gennaio 2020
C. Dickens – A CHRISTMAS CAROL. IL MUSICAL

11 e 12 gennaio 2020
W. Shakespeare – ROMEO & GIULIETTA. NATI SOTTO CONTRARIA STELLA

1 e 2 febbraio 2020
M. De Giovanni – IL SILENZIO GRANDE

15 e 16 febbraio 2020
M. de Cervantes/F. Niccolini – DON CHISCIOTTE

14 e 15 marzo 2020
C. Amoroso – PARENTI SERPENTI

21 e 22 marzo 2020
L. De Crescenzo/G. Gleijeses – COSÌ PARLÒ BELLAVISTA

 

RASSEGNA DI DANZA

9 novembre 2019
Compagnia Naturalis Labor – CINDERELLA TANGO

19 dicembre 2019
Balletto del Sud – IL LAGO DEI CIGNI

8 febbraio 2020
Balletto di Roma – IO, DON CHISCIOTTE

12 marzo 2020
Theatre Circus Elysium – ALICE IN WONDERLAND

2 aprile 2020
Network Anticorpi XL – SERATA EXPLO

4 aprile 2020
Compagnia Virgilio Sieni – LA NATURA DELLE COSE


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