Lunedì 27 alle ore 18:30 – I diritti delle donne e del popolo iraniano
San Giuliano Terme – Immaginate di avere una figlia, una nipote, una cara amica di ventidue anni. Immaginate di andare con lei, in compagnia di altri familiari o amici, in un centro commerciale. Immaginate che un solerte agente della Polizia Morale la fermi perché un ciuffo (un ciuffo!) dei suoi capelli è fuggito al rigido controllo dell’hijab. Immaginate che quel solerte agente trascini via, nonostante le vostre proteste, vostra figlia, vostra nipote o la vostra amica per farle seguire una ‘breve’ lezione di rieducazione. Immaginate di rivedere vostra figlia, vostra nipote o la vostra amica in un letto di ospedale, con fratture ossee, lividi su gambe e braccia, intubata per una lesione cerebrale. Immaginate che vostra figlia, vostra nipote o la vostra amica, dopo tre giorni di coma, muoia in quel letto di ospedale, mentre quel solerte agente vi spiega che ha avuto un infarto…
Difficile; difficile immaginare una cosa del genere oggi, nel 2023, quando i diritti dell’uomo, quei diritti che devono essere riconosciuti a ognuno di noi per il solo, semplice fatto di appartenere al genere umano, dovrebbero essere normalità. Eppure quello che è soltanto difficile immaginare è quello che è accaduto lo scorso settembre a Teheran.
![Sohyla Arjmand](https://www.tuttomondonews.it/wp-content/uploads/2023/02/Verde-e-Arancione-Multicolore-Giornata-della-Terra-Sfondo-Virtuale-Zoom-1-1024x576.jpg)
La morte di Mahsa Amini (così si chiamava quella ragazza) ha portato in piazza donne e uomini a protestare pacificamente contro un regime teocratico, quello imposto dalla rivoluzione islamica del 1979, che ha condannato il paese a vivere nei vincoli di dogmi religiosi e politici ormai antiquati che ormai possono essere sostenuti soltanto tramite la coercizione.
Le nuove manifestazioni di protesta in nome di Mahsa hanno spaventato il regime: dopo anni di frustrazione sociale e difficoltà economiche, tutte le classi e tutti i gruppi sociali sono scesi in piazza, anche nelle grandi città tradizionalmente più conservatrici. Un cambio generazionale della protesta e una centralità delle donne a cui il regime ha risposto con la violenza. Impiccagioni, torture, sequestri di corpi senza vita, arresti: è il regime ad essere rimasto senza veli.
Di tutto questo parleremo Lunedì 27 febbraio con Sohyla Arjmand, arrivista dei diritti umani, dell’associazione “Donne per Nasrin“.
![SOHYLA ARJMAND](https://www.tuttomondonews.it/wp-content/uploads/2023/02/WhatsApp-Image-2023-02-20-at-15.44.46-1-724x1024.jpeg)
Appuntamento presso il circolo ARCI “Casa del Popolo” di Pontasserchio alle ore 18:30 – ingresso libero (per info: 3351403083, preferibilmente tramite messaggio What’sApp). Possibilità di cenare al circolo (pastasciutta + vino) al termine dell’incontro: contributo 7,00 euro (prenotazione obbligatoria).
Sohyla Arymand, 63 anni, è nata a Shiraz e attualmente vive a Bologna
Fonte: comunicato stampa
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