PISA – Dal 25 al 28 maggio un evento coinvolgerà le maggiori istituzioni culturali cittadine attorno a un “mostro sacro” indiscusso: l’iniziativa “Dante Posticipato” è solo l’ultimo omaggio di Pisa al sommo Poeta.
I punti di incontro tra la città della Torre e Alighieri sono molteplici, per questo gli organizzatori hanno ritenuto indispensabile organizzare nel “vituperio de le genti” quattro giorni di immersione totale nel mondo dantesco, visitandolo e rileggendolo attraverso mostre, convegni, spettacoli, film, passeggiate e installazioni.
Pisa ha ancora un rapporto privilegiato con questo autore che tante parole ha a lei dedicato? e sopratutto quanto ancora Dante è vivo nei pisani e nel loro immaginario collettivo? Il progetto ideato da Marco Santagata e sostenuto dal Comune di Pisa, in collaborazione con Università di Pisa, Regione Toscana, Fondazione Teatro di Pisa, Fondazione Blu e Museo della Grafica, è caratterizzato dalla disseminazione degli eventi in luoghi peculiari della nostra città. Luoghi aperti, chiusi, palazzi storici, palazzi istituzionali si è cercato di arrivare dentro la città, attraverso i suoi luoghi più amati. L’evento ha un programma molto denso, suddiviso in maniera temporale, gli appuntamenti della giornata (mattina e pomeriggio) sono quelli di natura accademica fatti di incontri, tavole rotonde, lezioni aperte, mentre la sera è dedicata agli appuntamenti teatrali. In questa sezione ci occuperemo di guardare più da vicino proprio gli spettacoli serali.
I quattro spettacoli che si terranno a Pisa dal 25 al 28 maggio sono rappresentazioni molto diverse tra loro, accomunate solo dal punto di partenza, il fil rouge che lega tutti gli spettacoli: l’Inferno Dantesco. Ogni artista, o compagnia, ha dato un’interpretazione diversa dei versi del sommo poeta e sarà interessante vedere come lo stesso canto verrà restituito in un allestimento e una location diversa.
25 maggio: Il primo appuntamento, agli Arsenali Repubblicani, è con Chiara Guidi (fondatrice insieme a Romeo Castellucci e Claudia Castellucci della Socìetas Raffaello Sanzio, eccellenza artistica del teatro d’avanguardia) e il violoncellista Francesco Guerri. Qui, sarà la voce la protagonista della serata. Chiara Guidi, infatti, da tempo porta avanti una ricerca personale sull’uso della voce, sulle sue modulazioni, sulla sua forza scenica. Come si legge nel programma un “esercizio per voce e violoncello”. Chiara Guidi in un’intervista ha dichiarato che nell’Inferno dantesco l’unica cosa che non viene distorta dalle pene inflitte ai vari personaggi è proprio la voce, così accompagnati dalla musica della sua voce viaggeremo nell’Inferno Dantesco incontrando Caronte, Pier della Vigna, Ugolino e Lucifero.
26 maggio: “Discesa agli Inferi” di e con Alessandro Tampieri. In questa serata i canti narrati saranno cinque. E’ un percorso notturno molto suggestivo, che si svolge attraverso cinque diversi quadri. La location scelta renderà lo spettacolo ancora più pregnante di significato poiché i quadri si svilupperanno all’interno del Giardino Scotto, passando dal giardino al Bastione Sangallo
27 maggio: Questa sera nel Chiostro di San Michele degli Scalzi si terrà un reading di poesia con Franco Guerzoni. Un gioco scenico in quattro movimenti creato appositamente per l’evento.
28 maggio: “Un Inferno” un viaggio intorno all’inferno di Dante con la compagnia dell’Arca Azzurra e i Maggianti di Buti. La compagnia dell’Arca Azzurra non è nuova a lavori di grandi autori toscani (Boccaccio, Macchiavelli) e con questo spettacolo, con la regia di Dario Marconcini affronta i canti di Dante. Altro elemento importante è l’incontro tra la compagnia teatrale e i Maggianti di Buti (cantori tipici in ottava rima). Questo è lo spettacolo di impianto scenico e teatrale più tradizionale, nasce per il teatro, si svolgerà su di un palco (montato per l’occasione) all’interno del Camposanto Monumentale, in Piazza dei Miracoli. Chi ha avuto occasione di vedere spettacoli o concerti all’interno del Camposanto, sa, quanto questo spazio riesca a rendere magico ogni evento. L’Arca Azzurra e i Maggianti di Buti non hanno bisogno di presentazioni, quindi l’unione del testo rappresentato, la perizia della compagnia, e lo spazio scelto, creano i presupposti per uno spettacolo da non perdere.
Silvano Patacca, direttore artistico del Teatro Verdi, che si è occupato di scegliere gli spettacoli in cartellone, ci ha confermato che pur nella loro totale diversità, tutti gli artisti che partecipano al progetto non hanno messo in scena «spettacoli trasgressivi o di stravolgimento della Divina Commedia, perché tutti partono dal presupposto che è talmente denso il testo, che non ha bisogno di sconvolgimenti». Ma, nonostante la fedeltà al testo, «sarà molto interessante vedere una diversa modalità di restituzione della Divina Commedia». I luoghi, proposti da Patacca, sono stati poi abbinati agli spettacoli per creare la migliore delle sinergie e il miglior risultato scenico possibile.
Tutti gli spettacoli sono gratuiti, su invito. Gli inviti verranno distribuiti a dal 18 maggio presso il Teatro Verdi nella misura di due a persona fino a esaurimento dei posti.
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