Perduto Pinocchio al Teatro Era

Venerdì 6, sabato 7 marzo alle ore ore 21

al Teatro Era di Pontedera

è in scena un Pinocchio quarantenne e disilluso:

Teatro Studio Krypton

PERDUTO PINOCCHIO

testo e regia di Virginio Liberti

interpretazione di Tommaso Taddei

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Venerdì 6, sabato 7 marzo alle ore ore 21 al Teatro Era di Pontedera, nell’ambito della stagione 2015, è in scena la compagnia Teatro Studio Krypton con PERDUTO PINOCCHIO, testo e regia di Virginio Liberti e interpretazione di Tommaso Taddei. È una versione innovativa di Pinocchio che comincia là dove termina la favola di Collodi, dal momento in cui burattino di legno diventa umano e si ritrova nei panni di un quarantenne disilluso. Lo spettacolo inizia 40 anni dopo la metamorfosi di Pinocchio in bambino per un buon comportamento, in scena un uomo adulto, solo, senza famiglia, senza amici, e senza Geppetto, senza fata e animali. Per il regista e drammaturgo Virginio Liberti Pinocchio è la storia di una vita e delle metamorfosi, una storia molto kafkiana come esistenza anche per il suo dolore, per l’ironia e per il sadismo.

Pinocchio appare nostalgico di un tempo passato, quando non conosceva l’apatia o il vuoto, quando era completamente proiettato verso il tempo futuro e desiderava la sua premiata umanità. A quel tempo era ignaro della sofferenza per amori non corrisposti, delle malattie del corpo, delle malattie dello spirito o dell’angustia nel trovarsi perso nel labirinto dei propri pensieri, senza una voce amica a fargli da guida.

Da uomo Pinocchio fa un bilancio del suo umano libero arbitrio. Da questo qui e ora scenico inizia il suo viaggio nella sua memoria, per cercare il suo vero Essere là dove non c’era ancora il suo Essere ma soltanto la speranza e il desiderio di essere diverso da se stesso… L’uomo Pinocchio non ha più speranze e desideri, e se prima non assomigliava a nessuno perché era il burattino parlante, unico al mondo, ora da adulto, è l’uomo parlante, un essere umano come altri, privo di un naso che si allunga e si accorcia, incapace di dialogare con specie diverse, di vedere e comunicare con l’invisibile magico. Prima era, senza aver scelto e senza nessuna fatica, una creatura eccezionale, ma adesso deve fare i conti con la difficoltà di ogni essere umano a diventare speciale, unico al mondo.

TEATRO STUDIO KRYPTON

PERDUTO PINOCCHIO

con Tommaso Taddei

scene Loris Giancola

costumi Massimo Bevilacqua

video Alessio Bianciardi

audio Marco Cardone

voci Giancarlo Cauteruccio, Rossana Gay, Massimo Grigò, Carlo Salvador, Emiliano Terreni, Alessio Martinoli, Ciro Masella, Francesco Pennacchia, Laura Bandelloni, Massimo Bevilacqua, Anna Giusi Lufrano, Loris Giancola, Daria Balducelli, Alessio Bianciardi, Marco Cardone, Pina Izzi, Olmo Fantini, Carlotta Rovelli

testo e regia Virginio Liberti

 Dalla rassegna stampa

“È forte e insieme stranamente delicata l’idea alla base dello spettacolo di Krypton diretto da Virginio Liberti. Un Pinocchio quarantenne, stazzonato e disilluso, alle prese con la fatica di vivere” Renato Palazzi. (Delteatro) 

 Il gioco teatrale è mettere in scena un Pinocchio cresciuto e aduto, ormai uomo alle prese con i disastri del vivere quotidiano. Si comincia sul proscenio con un barbone che attraverso un monologo cerca di tornare alla fantasia, al puro spettacolo. Un Pinocchio persona che prova disperatamente a tornare burattino, a rientrare per sempre nella favola: il percorso inverso alla tradizione. […] La macchina teatrale è importante perchè crea dialoghi continui tra la performance di Taddei e le voci registrate degli animali della storia. Ed è potente la ricostruzione video in 3D degli stessi animali (il pulcino, il grillo, il tonno, il delfino) e di Mangiafuoco. Tutte queste figure, che si alternano in proiezione sul fondale, ospitano nei loro corpi di animali le bocche, in sincrono degli attori che interpellano Pinocchio in scena. E’ un testo di una generazione alla ricerca del padre, cioè di un’autorità benevola, ma anche del desiderio di trovare nel teatro le risposte all’esistenza. E proprio con un verso del poeta Alvaro Mutis “entriamo nel regno delle bestie”: unico modo per allontanarsi dal canro del pensiero e dalla chemio delle parole.

Alessandro Agostinelli, L’Espresso

[Pinocchio] ricorda in tutto e per tutto un clochard, ma come capiamo subito l’uomo è in realtà chiuso in una stanza, rinchiuso potremmo dire, autoreclusosi per mettere una rete di protezione tra sé e il mondo esterno. Quest’uomo (Tommaso Taddei) presenta tutti i segni della depressione, dell’ossessione per il passato. Che Pinocchio è mai questo? È il Pinocchio immaginato da Virginio Liberti, regista e autore del testo. Non più il burattino scanzonato, ma l’uomo adulto, il frutto della trasformazione di Pinocchio in bambino vero – così come lo avevamo lasciato alla fine della fiaba di Collodi – e della sua crescita e maturità.

Graziano Graziani, (Teatro e Critica)

 

Biglietti:

Intero 12 euro – ridotto 10 euro – studenti 8 euro – biglietto serata 15 euro

 

Prenotazione obbligatoria:

dal lunedì al venerdì dalle ore 15 alle ore 18 ai numeri 0587/55720 – 57034

Prevendita online

Circuito Boxoffice Toscana

Teatro Era

via Indipendenza – parco Jerzy Grotowski snc – 56025 – Pontedera

Tel. 0587 55720/57034

 

 

 

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