Gustavo Ridendo la nuova sfida di Chez nous….le cirque
Scommessa? Progetto sociale? Spazio culturale? Forse tutto questo insieme ed anche qualcosa in più. Sicuramente un’idea innovativa sta alla base del modo di concepire gli spazi del ristorante e del pub all’interno della Città del Teatro di Cascina. Nasce così Gustavo Ridendo.
Ma, iniziamo con ordine, partendo dall’inizio. Dopo due anni, la passata gestione del ristorante del Teatro, lascia e rescinde il contratto, viene così proposto ai secondi classificati dell’ultimo avviso pubblico del 2013 (la Cooperativa Chez nous,…le cirque, appunto) di prendersi carico della gestione degli spazi.
La Cooperativa Chez nous,..le cirque accetta questa nuova sfida. Per meglio comprendere le idee e le nuove proposte di utilizzo di questi spazi chiediamo ad uno dei soci della Cooperativa, William Catania, di chiarirci alcuni elementi e soprattutto di illustrarci i nuovi progetti. Prima ancora, però, vogliamo conoscere bene chi è e che cosa fa la cooperativa Chez nous,…le cirque.
La Società Cooperativa Sociale Sportiva Dilettantistica Chez nous,…le cirque O.N.L.U.S nasce nel 2014, anche se, in realtà, l’associazione Chez nous,…le cirque opera dal 2005 e decide di trasformarsi in Società Cooperativa nel 2014.
L’Associazione, come suggerisce il nome, inizia organizzando e promuovendo corsi di circo, più precisamente introduzione alla pratica delle arti circensi per bambini, ragazzi e adulti. Fin dall’inizio la sede è a Cascina.
Con il passare degli anni l’Associazione cresce ed allarga i propri campi di azione. Ad oggi, la Soc. Coop. Chez nous,…le cirque oltre alla scuola di circo, realizza progetti di Clown di Corsia negli ospedali, progetti con le scuole di vari ordini e gradi per l’integrazione con le diversabilità, mette in scena spettacoli di strada e teatrali. L’ultimo progetto sviluppato e ancora in fase di allestimento è il Circo Generativo un progetto triennale che è stato selezionato e finanziato dal FUS, che permetterà alla Cooperativa di andare in quartieri a rischio degrado sociale a cercare giovani che vogliono diventare insegnanti di circo. Questi l’anno successivo, assunti dalla Cooperativa, torneranno a loro volta nei loro quartieri a cercare nuovi giovani. Questo caratterizza, se ancora ce ne fosse bisogno, la centralità dello spirito sociale della Cooperativa.
Da sempre il rapporto tra la Città del Teatro e Chez nous,…le cirque è molto importante “i nostri due tendoni da circo, si trovano sul piazzale della Città del Teatro – ci dice William – e all’interno delle strutture del Teatro si trova il Museo del Circo, unico in Italia nel suo genere, e gestito dalla nostra cooperativa che organizza visite guidata per le scuole e/o gruppi”.
Adesso che abbiamo un’idea più precisa sulla cooperativa, sulle sue finalità e sulla sua forte componente sociale, ci sembra ancora più una “scommessa” la gestione del ristorante e del pub all’interno del Teatro, ma William ci spiega invece come i due aspetti, apparentemente distanti, andranno ad integrarsi concorrendo ad un’unica finalità.
La nuova attività non ha come scopo fare business, o almeno fare business per il solo piacere di farlo, gli eventuali profitti saranno infatti destinati alle attività sociali della cooperativa e al tempo stesso le attività sociali avranno un canale in più per essere divulgate e conosciute.
Negli spazi del pub, inoltre, verranno creati eventi ed iniziative culturali di cui il territorio ha sempre bisogno. Consolidare e rafforzare le attività sociali peculiari della cooperativa e al tempo stesso dare nuova vita a spazi finora sotto-utilizzati aprendoli al territorio. Un progetto decisamente ambizioso e al tempo stesso accattivante.
Si, guardandoci intorno e vedendo come si evolvono le istituzioni ci accorgiamo – ci dice William – che c’è sempre più carenza di fondi pubblici, di sovvenzioni pubbliche quindi abbiamo pensato di allargare lo spettro delle possibilità di lavoro per poter finanziare anche le attività della cooperativa .
Bene adesso entriamo nello specifico e parliamo di Gustavo Ridendo, William raccontaci come intendete gestire lo spazio del ristorante.
Il ristorante avrà due anime: una quando ci sono gli spettacoli di teatro, ed una altrettanto bella quando il teatro è chiuso. Vale a dire che il ristorante oltre ad essere un’ottima occasione per fermarsi a cenare prima o dopo uno spettacolo (ed in questo caso gli spettatori usufruiscono anche di uno sconto del 10%) ha anche una vita propria ed è a tutti gli effetti un ristorante aperto a tutti, dal giovedì alla domenica sera, con menù alla carta (menù interessante direi, ndr). La domenica sera, invece, l’abbiamo dedicata alle famiglie, una realtà che ci piace molto, e proponiamo la pizza.
E, Gustavo Ridendo, come pensa di gestire lo spazio del pub?
Vorremmo mantenere un taglio qualitativo per l’uso del luogo, non dimenticando che si trova al centro della Città del Teatro, ma al tempo stesso renderlo facilmente fruibile. Questa nostra idea è realizzabile poichè lo spazio è molto versatile e si presta sia ad uno spettacolo di cabaret, che alla musica dal vivo o all’improvvisazione teatrale, ma allo stesso tempo potrebbe ospitare cene aziendali e/o feste di compleanno. Vogliamo dare spazio e ascolto a realtà associative per eventi aggregativi e culturali. Nello specifico la coordinazione artistica sarà tenuta da me, da Cristiano Masi (presidente della Cooperativa) e da Stefano Bellani.
Progetti imminenti?
Il primo appuntamento importante per Gustavo Ridendo sarà il 31.12.2015 Capodanno. Tradizionalmente la Città del Teatro organizza lo spettacolo teatrale (quest’anno Scoop con Katia Beni e Anna Meacci) la serata sarà così organizzata: dalle ore 20,oo sarà aperto un buffet, molto ricco, all’altezza della serata, dopodichè alla mezzanotte porteremo in sala spumante e panettone e ci sarà il brindisi della mezzanotte in teatro, poi chi ha partecipato al buffet potrà mangiare il dolce (servito nei locali del pub) e a seguire serata danzante. Per il capodanno sono già aperte le prenotazioni. Altri progetti imminenti sono la calendarizzazione di eventi e serate al pub, fatta di appuntamenti, iniziative, teatro, mostre, concerti. Prossimamente vorremmo aprire il ristorante anche la domenica a pranzo.
Che dire? Quando si aprono nuovi spazi alla cittadinanza, si crea fermento culturale, si offre della buona cucina e sopratutto quando tutto questo ha anche come fine ultimo quello di portare risorse ad una realtà che opera nel sociale, non possiamo che essere felici e fare a questa nuova realtà dei grossi in bocca al lupo.
Maf
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GRANDI
bella cosa verrò sicuramente a trovarvi