Un mozzicone di sigaretta impiega due anni a decomporsi sulla terra. E cinque anni nel mare. Uno scontrino non è banale carta e nel dissolversi rilascia sostanze tossiche. Meglio ficcarselo in tasca, quindi.
FIC, il movimento creato da Luca Batoni – classe 1981, Art Director nel campo della comunicazione – nasce da questa semplice e logica equazione: «Finirai col mangiare ciò che getti a terra, perciò è meglio tenerlo in tasca, e smaltirlo nel modo più rispettoso dell’ambiente».
La sua sfida inizia tre anni e mezzo fa, quando, nel tragitto casa-lavoro, incontra pezzi di plastica, involucri di merendine e altri rifiuti abbandonati con ignoranza alla pazienza della terra. Allora decide di aprire un blog – Ficcatelo in Tasca – per raccogliere materiale fotografico, grafico e artistico. Uno sfogo personale, che presto coinvolge altre persone in un circolo virtuoso, fino ad approdare nelle scuole e nei Comuni.
«Per due anni e mezzo – racconta Luca – mi sono limitato a fare una campagna sul web: raccoglievo testimonianze, foto e articoli, aggiungendo materiale mio». Poi la svolta: «Temendo di raggiungere solo persone già interessate alla questione ambientale, l’anno scorso abbiamo ideato magliette e cartelli per spiegare che i mozziconi, a degradarsi, impiegano anni. E le sostanze che rilasciano vanno a intaccare la terra dalla quale sorgono gli alimenti di cui ci nutriamo. Li abbiamo esposti a Tirrenia e Marina di Bibbona».
Nasce così il Ficcatelo in Tasca, insieme di volontari che si dedicano liberamente alla lotta contro il rifiuto abbandonato per strada. Fra gli aderenti ci sono i tipi di Ross&Thomas, agenzia fiorentina, autori di una campagna pubblicitaria che sostituisce sacchetti di plastica a meduse in un suggestivo e inquietante messaggio.
L’attivismo di Luca è andato oltre, fino a toccare Istituzioni e scuole: «A fine 2014 ho presentato un progetto al mio Comune, ottenendo anche il patrocinio della Provincia e della Regione. Ho incontrato tantissime persone, cittadini e studenti.
A Vicopisano l’educazione ambientale verrà inserita nel programma di seconda media. È un gran traguardo. Comunque, tutti rimangono sbalorditi nel constatare fino a che punto l’equazione “rifiuto gettato = cibo ingerito” sia vera».
«Io non sono un esperto di ecologia – continua Luca – ma è impressionante vedere quanta gente s’illude che gettare dal finestrino un involucro significhi sbarazzarsene, tutto ritorna, è una cultura dell’interconnessione che dobbiamo assolutamente diffondere».
Un traguardo alla nostra portata, secondo Luca, non come la pace nel mondo o l’estinzione della fame: «Con lo scontrino in mano fuori dal bar, dopo aver bevuto un caffè, abbiamo due scelte: gettare lo scontrino per terra o ficcarselo in tasca».
Chi e come può partecipare a FIC? «Tutti possono aiutare la causa diventando “ficcati”. Basta andare su questo link o inviare foto dei rifiuti che incontrano sulla propria strada. Anzi, invito tutti a farlo!»
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