Divergenti vie della “maniera”

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Fino al 20 luglio a Firenze, a Palazzo Strozzi è consigliata la mostra su Pontormo e Rosso Fiorentino. Importante rassegna perché i due artisti non sono tra quelli notissimi acchiappa pubblico. I due, essendo nati lo stesso anno(1494) e avendo avuto lo stesso maestro Andrea del Sarto di poco più grande, sono sempre stati considerati simili, ma così non è, come indica  il titolo della mostra  ”DIVERGENTI VIE DELLA “MANIERA”
Ricordiamo che il termine “manierismo” venne applicato nel seicento in senso dispregiativo agli artisti seguaci di Leonardo, Michelangelo e Raffaello, accusati di fredda imitazione, di virtuosismo fino a se stesso senza ispirazione, invece la corrente produsse raffinatezza e ricchezza di contenuti. La prima differenza tra Pontormo e Rosso Fiorentino è che il primo, così chiamato dal nome della  città natale vicino Empoli, fu un pittore apprezzato e scelto dai Medici, mentre il secondo, Rosso, dal colore suoi capelli, è stato sempre vicino alle famiglie repubblicane avverse al governo mediceo, ciò lo costrinse a cercare e trovare fortuna fuori Firenze e soprattutto fuori dall’Italia, per l’esattezza alla corte di Francesco I in Francia.
Pontormo, combinò gli elementi classici del maestro Del Sarto con la grandiosità di Michelangelo dando alle opere un certo espressionismo, frutto di uno spirito malinconico, Rosso Fiorentino, invece, si distinse per il dinamismo spaziale, per la scelta di un colore intenso, anche stravagante, per la ricchezza dei particolari.

L’esposizione allo Strozzi mostra bene le capacità dei due artisti non solo come pittori ma anche come disegnatori (una stanza a testa è dedicata a questo aspetto), vi sono anche opere di loro predecessori  e maestri come fra’ Bartolomeo e Andrea del Sarto.

Le diverse opere sono presentate molto bene con didascalie, a suggello di un’opera di memoria che questa mostra fa dei due maggiori artisti del manierismo fiorentino.

Gianfranco Fina

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