LUCCA – È stata inaugurata il 16 luglio l’esposizione Corporal(iter) di Marcantonio Lunardi e Ilaria Sabbatini allo Spazio LUM di Lucca. A cura di Nicol P. Claroni, il percorso si concentra sulla riflessione sul corpo umano, la sua affermazione e la sua negazione, proposta dai due artisti con le loro opere fotografiche e video. La mostra si sviluppa in quattro momenti attraverso le opere fotografiche di Lunardi: “Porno assenza”; le fotografie sperimentali di Sabbatini “Studi sui corpi”; oggetti di scena, installazione e proiezione dei video di Lunardi “Anthropometry 154855”; e “The Cage”.
I lavori di Ilaria Sabbatini partono dalla lettura di una lettera di Erika Brockdorff, una tedesca condannata a morte in quanto oppositrice del regime nazista:
Nessuno dovrà poter dire di me, senza mentire, che io abbia pianto. Ridendo voglio concludere la mia vita, così come l’ho amata ridendo.
L’artista riflette su come due elementi apparentemente opposti, la vita e la morte, in realtà si integrano indissolubilmente. Le fotografie nascono dalla lettura delle dimensione esistenziale di alcuni soggetti femminili appartenenti al XX secolo e le loro narrazioni e le loro testimonianze vengono tradotte in immagini fotografiche da Ilaria Sabbatini. Estendendo lo studio anche al corpo maschile, lavora attraverso l’associazione delle parti più topiche delle sue figure nude alla materialità del legno.
Marcantonio Lunardi presenta in questa occasione la sua nuova opera video “The Cage”. La gabbia, costruita con le sue mani, è un oggetto iconico, surreale. È una sorta di bara in cui l’uomo si muove, alla ricerca di un orizzonte che non riesce a vedere. Il suo lavoro parla di solitudine e isolamento. “The Cage” è un percorso introspettivo che mette in primo piano quei legami che costringono i singoli individui rinchiusi in rigidi confini portandoli al rifiuto degli altri esseri umani.
Si collega al tema del corpo anche l’opera “Antrophometry 154855” un’analisi intima sulla spersonalizzazione che coinvolge gli individui, a volte consapevoli e a volte no. Ci viene presentata in questo video la condizione dell’uomo ormai prigioniero dei meccanismi burocratici che lo hanno ridotto ad un semplice numero.
Cos’è lo Spazio LUM
Lo Spazio LUM (Lucca Underground Movement) è un Laboratorio di Autoproduzione e Spazio Espositivo Indipendente. Autogestito da cinque giovani donne, Nicol P. Claroni, Alessandra Martini, Marella Pomponio, Francesca Pucci ed Elena Bravi, è un progetto nato a maggio 2016, in un ex studio odontotecnico nel centro storico di Lucca. Questa interessantissima novità del territorio toscano aspira a diventare punto di riferimento per giovani artisti emergenti.
L’esposizione Corporal(iter) sarà visitabile fino al 24 luglio in via Pavone 1, Lucca.
Allo Spazio LUM, giovedì 21 luglio alle 19, sarà presentato il libro
“La videoarte italiana dagli anni ’70 ad oggi” di Maurizio Marco Tozzi.
Per informazioni: spaziolum@gmail.com, pagina facebook
Mariateresa Giacalone
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