Sergio Breviario in mostra a Villa Pacchiani

Sergio Breviario

Fotoromanzo

Dialogo con le opere del Gabinetto dei Disegni e delle Stampe del Comune di Santa Croce sull’Arno

 

a cura di Ilaria Mariotti

 

inaugurazione sabato 1 ottobre 2016 ore 18.00 

Villa Pacchiani – Centro Espositivo

piazza Pier Paolo Pasolini Santa Croce Sull’Arno

Sabato 1 ottobre alle ore 18.00 presso il Centro Espositivo Villa Pacchiani di Santa Croce sull’Arno si inaugura la mostra di Sergio Breviario Fotoromanzo, un’iniziativa del Comune di Santa Croce sull’Arno. Assessorato alle Politiche ed Istituzioni Culturali con la sponsorizzazione di Cassa di Risparmio di San Miniato. 

Il Gabinetto dei Disegni e delle Stampe del Comune di Santa Croce sull’Arno costituisce una testimonianza importante del passaggio, negli anni, di artisti nel territorio, artisti che hanno deciso di donare opere di grafica in virtù di mostre realizzate a Villa Pacchiani, relazioni intercorse, stima e fiducia in un sistema di valorizzazione e di conservazione di un patrimonio che l’Amministrazione comunale ha sempre inteso promuovere attraverso numerose iniziative: tra le altre il Premio Santa Croce Grafica e il Premio Santa Croce Ex libris – piccola grafica, entrambi biennali.

L’invito, rivolto ad artisti a costruire percorsi di lettura e di riflessione attraverso sintonie, intende valorizzare e rivitalizzare una collezione secondo sguardi, attenzione e curiosità.

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Sergio Breviario ha scelto di lavorare su alcuni ex libri della collezione. Che si è costituita a seguito del Premio istituito nel 2006 dall’Amministrazione comunale, un’iniziativa a cui partecipano su invito artisti internazionali che donano le opere in concorso. 

In epoca recente l’ex libris ha svincolato la sua esistenza dal libro: spesso si tratta di incisioni che nate comunque da una precisa committenza e con un linguaggio specifico ma che vengono realizzate per essere collezionate e scambiate.

Sergio Breviario ha selezionato alcuni degli ex libris della Collezione appuntando la sua attenzione su alcuni filoni tematici e stilistici presenti nella produzione. L’elemento naturale, il fantastico, l’invenzione di macchine, interessandosi anche alla natura del segno, all’astrazione. Scelte tematiche e stilistiche che non sono necessariamente legate a temi contemporanei quanto piuttosto a temperamenti, gusti e attenzioni di committente e artista. Da questa interazione, rappresentandola per simboli e astrazioni, nascono immagini che “raccontano” la figura del committente che incontra, sceglie, la modalità di ricerca dell’artista.

In essi si trovano citazioni, sperimentazioni di tecniche e di linguaggi, passaggi che rimandano ad una tradizione secolare di riproduzione (e prestito) dell’immagine, di iconografia. Alcuni artisti sono dei formidabili illustratori, per alcuni la produzione di ex libris rientra in una pratica dell’arte più articolata, altri sono specializzati in questo tipo di realizzazione. Svincolati dal loro contesto di appartenenza naturale (il libro) e reclamando nuovi spazi e nuova autonomia, gli ex libris possono avere dimensioni diverse. Ma tendenzialmente in un piccolo spazio si sviluppa una storia che è frutto di stratificazioni progressive, scarti di linguaggio. Un mondo a parte nella produzione artistica, con regole precise e peculiari. 

Breviario costruisce per Villa Pacchiani un progetto prendendo come modello il fotoromanzo, la narrazione per immagini fotografiche inventata in Italia nell’immediato dopoguerra e che continua, pur con successo e diffusione assai più limitata, fino ad oggi. Una modalità di racconto con regole peculiari sia nell’impostazione dell’immagine, sia nei contenuti sia nel registro linguistico. Tutta la mostra si muove attorno a discrasie temporali, ad elementi stranianti, a frizioni tra elementi linguistici e elementi visivi, tra concetti sottesi in un ambito temporale e storico: “modernità”, “futuro”, “presente”, “passato” che in modo sottile ci fanno interrogare sulla nostra posizione nel mondo e nel tempo e, contemporaneamente, ci fanno perdere riferimenti temporali e spaziali.

Le due ali del Centro Espositivo, accolgono micromondi narrativi e di pensiero: dall’una parte un’installazione sonora e una fanzine. Quest’opera si sviluppa attraverso immagini fotografiche dove gli attori si muovono in una luogo bizzarro e domestico allo stesso tempo, databile e tuttavia sfuggente nella sua promiscuità stilistica. I dialoghi (scritti da Luca Bertolo) mettono insieme registri diversi in un’apparente semplicità rispetto al piano del racconto raggiunta attraverso una complessità di citazioni, trame, pensieri collettivi, stereotipi, eccezionalità. Una vicenda dove l’arte ha la capacità di interagire nella vita delle persone, si fa oggetto, strumento per intravedere altri mondi e giustificare comportamenti inaspettati.

Nell’altra ala dello spazio espositivo si dispone la selezione degli ex libris fatta da Breviario e in colloquio con i suoi lavori. Al centro, una sorta di statuto e di richiesta della mostra, una scultura che diventa un cannocchiale: uno strumento per invitare alla sospensione del giudizio, un invito ad accogliere il bizzarro e l’inaspettato.

Sergio Breviario nasce a Bergamo nel 1974. Nel 1998 si diploma all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano. Partecipa al Progetto Erasmus presso la Kingston University di Londra. Nel 2002 frequenta il Corso superiore di arti visive presso la Fondazione Ratti di Como. Nel 2006 partecipa al workshop Wherever We Go, dove il confronto con altri artisti europei si è poi rivelato fondamentale. La sua ricerca si basa sul verificare sistemi espositivi che risultino essi stessi processi artistici. Dal 2003 partecipa ad esposizioni in Italia e all’estero tra cui: Vitello tonnato, Plutschow Gallery, Zurigo (2016); The belle of the ball, a cura di Alberto Zanchetta, MAC Museo arte contemporanea, Lissone (mostra personale, 2015); Drawing for Lightnings, Kunstraum t27, Berlino (2014); I love you on the stage, O’ space, Milano (mostra personale, 2014); The time machine Oltrepò, a cura di Marco Scotti, Paola Boccaletti, Elisabetta Modena, Galleria del Premio, Suzzara (Mn) (mostra personale, 2014); Arimortis, a cura di Milovan Farronato e Roberto Cuoghi, Museo del 900, Milano (2013); Prototipo di macchina per la conquista del mondo, a cura di Ludovico Pratesi, Fondazione Pescheria Centro Arti Visive, Pesaro (mostra personale, 2012); A ruota libera, a cura di Milovan Farronato e Chiara Agnello, MAXXI Museo delle Arti del XXI secolo, Roma (2011).

 

Scheda tecnica: 

Titolo dell’iniziativa: Sergio Breviario Fotoromanzo

a cura di: Ilaria Mariotti

promotori: Comune di Santa Croce sull’Arno. Assessorato alle Politiche ed Istituzioni Culturali

sponsor: Cassa di Risparmio di San Miniato

inaugurazione: sabato 1 ottobre 2016 ore 18.00

sede Centro Attività Espressive Villa Pacchiani, Piazza Pier Paolo Pasolini, Santa Croce sull’Arno

orari di apertura: 1 – 30 0ttobre 2016 dal venerdì alla domenica ore 17.00-20.00;

info: Comune di Santa Croce sill’Arno 0571 30642; 0571 389853

Comunicato Stampa

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