Aspettando Mostra del Cinema di Venezia….

 

Venezia-71

Tatti Sanguineti è un critico cinematografico, sceneggiatore, scrittore e attore. In una recente intervista rilasciata al Fatto Quotidiano fa alcune considerazioni sull’attuale situazione della Biennale del Cinema di Venezia. Dice, ad esempio, che il festival del Lido è una buona metafora dell’Italia di oggi. Appena l’anno scorso Bernardo Bertolucci premiava Sacro Gra, un film di Gianfranco Rosi, il suo montatore storico. Sanguineti ricorda con nostalgia i tempi in cui Pier Paolo Pasolini si tratteneva a parlare con gli studenti per tutta la notte, dopo la proiezione dei suoi film.

A scorrere il prezziario di B&B, pensioni, pensioncine e stanzucce, oggi Venezia non sembra a portata di studente. C’è la possibilità di essere accreditati, certo, ma non è sufficiente se poi si è costretti a dormire su un molo. In questo senso la critica di Sanguineti è fondata.

Chi scrive pensa che un buon festival sia quello che non si riduce ad essere campionato di calcio. Nomi roboanti, majors e lobbies non hanno mai garantito la qualità di un film. In questo senso Venezia è ancora in grado di dire la sua. Nelle ultime edizioni non sono mancate le pellicole interessanti. Basti pensare ad Après Mai di Olivier Assayas, o ad E’ stato il figlio di Daniele Ciprì, in concorso appena due anni fa. E pazienza se a vincere non sono sempre i film migliori. Se si sceglie Michael Mann come presidente della giuria, è difficile che il leone d’oro vada a Bella addormentata di Bellocchio.  In ogni caso, la biennale non è solo red carpet.

Di seguito riportiamo la lista completa dei film in concorso quest’anno nella sezione principale. Si inizia con Inarritu e c’è grande attesa per il film di Abel Ferrara sulle ultime ore di Pasolini. In concorso fa capolino anche quel Joshua Oppenheimer che qualche anno fa fece girare la testa a Werner Herzog col documentario The Act of Killing.

The Cut di Fatih Akin, A Pigeon Sat on a Branch Reflecting on Existence di Roy Andersson, 99 Homes di Ramin Bahrani, (Tales) di Rakhshan Bani-Etemad Ghessha, La rancon de la gloire di Xavier Beauvois, Hungry Hearts di Saverio Costanzo, Le dernier coup de marteau di Alix Delaporte, Pasolini di Abel Ferrera,Manglehorn di David Gordon Green, Inarritu Birdman or the Unexpected Virtue of Ignorance di Alejandro Gonzalez, 3 coeurs (Three Hearts) di Benoit Jacquot, The Postman’s White Nights di Andrei Konchalovsky, Il giovane favoloso di Mario Martone,Sivas di Kaan Mujdeci, Anime nere di Francesco Munzi, Good Kill di Andrew Niccol,Loin des hommes di David Oelhoffen, The Look of Silence di Joshua Oppenheimer,Nobi (Fires on the Plain) di Shinya Tsukamoto e Red Amnesia di Wang Xiaoshuai.

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