Ultime tornate, verso l’apertura del Museo delle Navi romane.
PISA – Manca veramente poco all’apertura che un’intera città aspetta, quella relativa al futuro Museo costruito nella cornice degli Arsenali medicei.
A gennaio 2017, TuttoMondo aveva scritto un articolo per spiegare nel dettaglio l’apertura del cantiere museale, e per raccontare le prime due sale del museo. A distanza di un anno non potevamo non dare la notizia della prossima apertura ufficiale del Museo. Una struttura all’avanguardia, perfetto contenitore del memorabile ritrovamento, datato 1998: quello delle navi di San Rossore. Già da un anno la struttura che ospitò nel XX secolo le regie scuderie, è fruibile dalla cittadinanza grazie alla felice intuizione di rendere il cantiere museale una sorta di allestimento en plain air; è stata infatti data la possibilità di visitare le prime sale allestite, proprio per avvicinare sempre più la collettività a quello che sarà un vero e proprio punto di riferimento culturale per la città di Pisa. Lo scorso 25 Settembre è stato avviato infatti l’ultimo lotto di lavori, quello finale che terminerà proprio con la nascita del tanto atteso museo. I lavori, realizzati con un fondo MiBACT di 5 milioni di Euro, vedranno – si legge sul comunicato della Soprintendenza di Pisa e Livorno – «Il restauro e il completamento dell’impiantistica delle campate che ospiteranno il Museo, il loro allestimento, il completamento del restauro di alcuni grandi reperti.» L’esposizione museale si snoderà su quasi 5 mila mq; un’ampia superficie sviluppata su 7 aree tematiche divise in ben 74 sezioni.
Si andrà dall’economia di Pisa antica, al fenomeno delle alluvioni, passando per l’esposizione di imbarcazioni vere e proprie. Le aree tematiche e le relative sezioni narreranno in maniera esauriente la storia del territorio e al tempo stesso la storia della navigazioni. Spazio verrà chiaramente dato alle tecniche di restauro, vero e proprio fiore all’occhiello di questa scoperta archeologica. Il sito di San Rossore rappresenta, infatti, un unicum mondiale e le tecniche applicate per restaurare le evidenze ivi nascoste per oltre duemila anni, costituiscono un vero e proprio motivo d’orgoglio “scientifico” per la Soprintendenza e la città stessa.
La regina dell’allestimento sarà senza dubbio ALKEDO, nave augustea perfettamente conservatasi per duemila anni, tanto è il periodo trascorso dal suo affondamento, che gli archeologi collocano tra il 5 e il 10 d.C. Una nave perfetta imitazione delle navi da guerra in uso all’epoca, forse posseduta da un ricco signore a testimonianza della sua opulenza, una vera e propria Ferrari dell’antichità. La peculiarità della suddetta imbarcazione sta però anche nella metodologia di restauro, il natante è stato infatti trattato praticamente per intero, un record viste le dimensioni.
Il countdown è già iniziato, la consegna dei lavori è prevista per l’Estate 2018, presto l’antica Pisa avrà il suo collegamento diretto con la storia interrotto, tra le ondate di piena, duemila anni fa
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Un tuffo nel passato che non ha uguali per degustare le antiche glorie della nostra amata città’ e la sua millenaria importanza!