Sabato 4 alle ore 18,00 al Bagno Gorgona
MARINA DI PISA – Si conclude sabato 4, eccezionalmente al Bagno Gorgona, la stagione teatrale del Circolo il Fortino, con uno spettacolo realizzato in collaborazione con la Compagnia Animali Celesti, teatro di arte civile, con il sostegno di Marenia d’Inverno.
Lo spettacolo “Marina, 1928” propone una storia realmente accaduta a Marina di Pisa, nei primi anni del ‘900. Sono gli anni della decadenza marinese, quando i soggiorni di Gabriel D’Annunzio erano ormai solo un ricordo, il Cantiere aveva occupato Boccadarno con gli idrovolanti, i “bagnetti” si difendevano da una erosione implacabile. All’Hotel Ascani si ritrovavano nobili decaduti e una nuova borghesia impaziente di apparire. Nel 1928 vennero arrestati a Marina due intellettuali ricercati dalla polizia, due dirigenti comunisti in clandestinità: Girolamo Li Causi e la sua compagna, la poco più che ventenne Hena Viatto. Due bellissime figure di rivoluzionari con due straordinarie biografie.
Del comunista Girolamo Li Causi, che dopo ventanni di prigionia divenne poi un combattente contro la mafia, sappiamo praticamente tutto. Meno nota la figura di Hena Viatto . Lei era nata a a Mogliano Veneto (Treviso) nel 1906. Insegnante, nota alla Polizia politica fin da ragazza quando a Venezia conosce Girolamo Li Causi e si lega a lui. Suo fratello, 22 enne, comunista, era stato arrestato l’anno prima, nel 1927, in seguito ad una perquisizione avvenuta nella casa della madre a Milano. Così Hena ha anche lei 22 anni quando, in clandestinità, arriva a Marina di Pisa agli inizi del 1928. E’ giovanissima, ed è già un “fenicottero“, una dirigente comunista incaricata di tenere i collegamenti tra le varie cellule del partito, tutte in esilio. A Parigi aveva conosciuto Secchia, Teresa Noce, Camilla Ravera, lo stesso Togliatti. Giovanissma, insegnante, intelligente. Aveva letto e conosceva Gabriele D’Annunzio, e sapeva che a Marina il poeta aveva scritto “La pioggia nel pineto”. Tra le passioni civili di un’epoca, le emozioni e i sogni di una fanciulla, la disciplina di un partito in clandestinità, e le atmosfere pigre e inquiete di una Marina di Pisa tra D’Annunzio e Viviani, Hena Viatto vive il momento più drammatico della sua vita di eroina del ‘900.
Fabiano Corsini, autore della storia (pubblicata nel libro “Da Pisa andata e ritorno, edizioni ETS) ha minuziosamente ricercato le modalità di quel soggiorno e di quell’arresto, ricostruendo anche l’incontro tra i due intellettuali e Giuseppe Viviani, che in quell’anno organizzava sul lungomare di Marina, in uno chalet, la sua seconda mostra di incisioni, e realizzava quel dipinto straordinario (“Marina”) scelto come immagine nel manifesto dello spettacolo. Alessandro Garzella ha dato dimensione poetica al racconto e ha ricostruito le atmosfere del tempo grazie ai bravissimi musicisti e e ad alcuni giovani attori della compagnia Animali Celesti, teatro d’arte civile. La terrazza del Bagno Gorgona, gentilmente concessa dai proprietari, ricostruisce fedelmente il paesaggio di quella Marina, accanto ai Bagni del Ceccherini, all’Hotel Ascani.
Marina, 1928
Di Alessandro Garzella, tratta dal racconto “Marina, 1928” di Fabiano Corsini (In “Da Pisa, andata e ritorno”, edizioni ETS, 2018). Con: Carlo Cellai, Dario Greco, Giulia Paoli, Astore Ricoveri. Nicola Garzella, Don Palmigiano e Lohengrin Di Ponio musicisti. Realizzazione di ANIMALI CELESTI Teatro d’arte civile, con la collaborazione artistica e organizzativa di Daniela Bertini e Marco Betti.
Terrazza del Bagno Gorgona, sabato 4 maggio ore 18. Prenotazioni allo 050.36195 – A seguire una cena presso il circolo Il Fortino (solo soci ARCI)
Fonte: comunicato stampa
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