Aspettando Manon Lescaut... Due appuntamenti con Vizioli e Cantù

Nel Foyer del Verdi, due appuntamenti pucciniani

ASPETTANDO MANON

Sabato mattina l’incontro-aperitivo, introdotto e coordinato dal M° Stefano Vizioli

Giovedì prossimo la presentazione del libro di Alberto Cantù L’universo di Puccini dalle Villi a Turandot

C’è grande aspettativa su Manon Lescaut, il capolavoro giovanile di Giacomo Puccini in scena al Teatro Verdi il 18 e 19 marzo, penultimo titolo della Stagione Lirica di quest’anno, un’aspettativa testimoniata dai biglietti ormai da tempo pressoché esauriti per entrambe le recite.

Assente dal palcoscenico pisano da ben vent’anni (l’ultima rappresentazione risale al 1996), Manon Lescaut approda nella nostra città nella coproduzione che vede insieme Livorno (il Teatro Goldoni è capofila di questo nuovo allestimento), Pisa e Rovigo, per la direzione del M° Alberto Veronesi e regia, scene e costumi Lev Pugliese.

In attesa dunque di Manon Lescaut, ecco due appuntamenti, entrambi in programma nel Foyer del Teatro.

Sabato mattina (11 marzo ore 11) è in programma la consueta presentazione-aperitivo. Ad introdurre e coordinare gli interventi sarà il direttore artistico del Verdi, M° Stefano Vizioli. Interverrà il direttore artistico del Goldoni, Alberto Paloscia, che definisce Manon Lescaut una «opera di grande forza musicale e teatrale, sospesa tra gli umori di un romanticismo estremo di ascendenza wagneriana, le suggestioni del teatro musicale francese di fine Ottocento, le influenze del verismo da poco sbocciato con la Cavalleria mascagnana e le tentazioni neoclassiche legate alla stilizzazione dell’ambiente del Settecento elegante e corrotto in cui si consuma la tragica passione amorosa che lega la protagonista a Renato Des Grieux: un amore travolgente e fatale che ha fatto parlare di Manon Lescaut come di un Tristano e Isotta “all’italiana”». Sono previsti anche gli interventi del M° Alberto Veronesi, impegni permettendoglielo, e di Lev Pugliese, che ha scelto di imprimere a questo nuovo allestimento una lettura onirica e psicologica, partendo da quel deserto e da quella ‘landa desolata’ in cui si conclude la vicenda, vera espressione del ‘deserto dell’anima’ della protagonista.

La prossima settimana, e più precisamente giovedì 16 marzo, alle ore 17.45, si guarderà invece a Giacomo Puccini, con un excursus a tutto tondo. Verrà infatti presentata la nuova edizione del libro di Alberto CantùL’universo di Puccini dalle Villi a Turandot, uscito lo scorso anno per i tipi della Zecchini editore: più che una seconda edizione (la prima risale al 2008), una vera e propria riscrittura con alcuni ampliamenti. L’universo di Puccini accompagna per mano il lettore nel mondo pucciniano e lo fa secondo criteri di altissima divulgazione, con un taglio brillante e scorrevole ed insieme con un assoluto rigore d’analisi. L’autore, fra i nomi più rilevanti del giornalismo e della musicologia in Italia, per trent’anni critico musicale de Il Giornale e a lungo docente di Storia della Musica al Conservatorio di Como, con questo suo libro «non commette l’errore di cercare un proprio spazio negli o fra gli schieramenti – come annota il M° Daniele Gatti nell’introduzione – ma si presenta come un autentico e grato atto d’amore nei confronti del genio di Lucca».