La gatta sul tetto che scotta

Questo fine settimana al Verdi due beniamini del pubblico cinematografico e televisivo 

per la versione teatrale di un grande cult hollywoodiano

VITTORIA PUCCINI E VINICIO MARCHIONI: LA GATTA SUL TETTO CHE SCOTTA
Il celebre dramma di coppia firmato da Tennessee Williams gira ora in tournée nella traduzione italiana di Gerardo Guerrieri
per la regia di Arturo Cirillo 
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Questo fine settimana al Verdi di Pisa, penultimo appuntamento della Stagione Teatrale, arriva LA GATTA SUL TETTO CHE SCOTTA, con due protagonisti molto amati dal pubblico cinematografico e televisivo: Vittoria Puccini e Vinicio Marchioni.
Il dramma di Tennessee Williams, che valse all’autore il Premio Pulitzer nel 1955, nonché la nomination all’Oscar a Liz Taylor nel  1959,  è ora in tournée nella nuova produzione de Gli Ipocriti, traduzione italiana di Gerardo Guerrieri, regia di Arturo Cirillo: a Pisa sabato 28 febbraio alle ore 21 e domenica 1 marzo alle ore 17.
La vicenda è nota, soprattutto per le generazioni che certo ricordano il celebre film con Liz Taylor e Paul Newman. Brick e Maggie portano avanti un matrimonio bianco. Maggie, innamorata perdutamente del marito, ex sportivo e attualmente infortunato a una caviglia, è stufa della situazione e gli chiede di desiderarla, non riuscendo però a solleticarne minimamente le fantasie. L’uomo, infatti, è da tempo assorto completamente nelle nebbie dell’alcool e si scherma dagli attacchi della moglie con risposte brusche. “I personaggi di questo dramma – annota Arturo Cirillo – si rompono, vanno in frantumi, facendo molto rumore, anche se ci sarà l’ipocrisia di chi dirà che non ha sentito niente, di chi non si è accorto che c’è una casa che brucia e sopra al tetto che scotta una gatta, che di saltare giù non ne vuol proprio sapere.”
Nel ruolo di Maggie, la gatta, Vittoria Puccini, musa di registi come Sergio Rubini e Gabriele Muccino e con questo ruolo al suo debutto teatrale; Brick èVinicio Marchioni, noto al grande pubblico come protagonista della fiction Romanzo Criminale e che a teatro ha recentemente interpretato un altro Tennessee Williams, il Tram che si chiama Desiderio diretto da Antonio Latella. Il padre è invece Paolo Musio, una lunga carriera al fianco di registi come Ronconi, Squarzina, Nekrosius. Completano il cast Franca Penone, Salvatore Caruso, Clio Cipolletta, Francesco Petruzzelli.
Come si legge nelle note di regia: “La famiglia è ancora il luogo dove Williams fa risuonare le sue parole, il luogo dove, grazie alla sua capacità di narrare i sentimenti dei personaggi, un gruppo di attori possono dare vita ad una coralità di conflitti.”
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Tutto è interamente ambientato nella camera da letto, tra giochi passionali, abili caratterizzazioni e quelle ambiguità e crudeltà nei rapporti familiari tipiche della scrittura di Tennessee Williams. “Nel gioco di detto e non detto – si legge nella recensione di Carlo Prato su L’Avanti – non emerge una chiara presa di posizione del padre nei confronti di un’altrettanto presunta omosessualità del figlio, ma l’accadimento dirompente è proprio il parlare, il confrontarsi sui tabù che condizionano il vivere quotidiano offuscandolo nelle tentacolari nebbie dell’alcool.  Il nodo drammaturgico è intenso perché nella centrifuga esistenziale entra in gioco anche il padre, che mette a nudo l’inconsistenza sentimentale del suo matrimonio e della sua vita. I due uomini, apparentemente divisi da stridori e silenzi, possiedono in realtà la medesima facoltà di leggere le falsità e le meschinità che li circondano, ponendo sul piatto dell’amarezza tutte le pesanti disillusioni regalate loro dalla vita. È in questo contesto di reciproca vicinanza e condivisione che Brick può rivelare al padre l’ultima perfida menzogna che “il mondo” gli ha riserbato: il suo male non è una semplice irritazione al colon ma un tumore mortale che gli lascerà pochi giorni di vita.”
Le scene sono di Dario Gessati, costumi di Gianluca Falaschi, luci di Pasquale Mari, musiche di Francesco De Melis.
Lo spettacolo dura poco meno di due ore, senza intervallo.
Pochissimi i biglietti rimasti in vendita al Botteghino del Teatro Verdi, nel circuito Charta Vivaticket e al punto biglietteria del Porto di Marina di Pisa. Fra le varie riduzioni, il 50% per gli under 26 e gli studenti dell’Università di Pisa.
Per maggiori informazioni tel  050941111
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