I novant’anni di Mickey Mouse

Buon compleanno Topolino: nel 2018 Mickey Mouse compie novant’anni. Come molti, credo, ho imparato che così si chiamava per davvero il nostro Topolino, che aveva una rubrica tutta sua dentro la TV dei ragazzi, quella che ricordo io, quella degli anni ’50 e ’60. Smettevo di giocare a pallone per strada per salire a casa per vedere il Club di Topolino. Davanti a una fiammante televisione in bianco e nero, merenda con pane e cioccolata spezzata dell’uovo di Pasqua, aspettavo la sigla. Mi sarei divertito un mondo.

Mickey Mouse ha 90 anni

 

Su venite a far baldoria insieme a Topolin,

anche noi, come voi, canterem così.

Come noi bambini, tu sei tanto piccolin,

Topolin, Topolin, viva Topolin!

Confesso che a me stava più simpatico Topolino di Paperino, che invece piaceva ai più, perché… poverino, faceva tenerezza. Ma a me, non faceva questa impressione. Paperino mi sembrava stizzoso, permaloso, invidioso, sempre sull’orlo di una crisi di nervi. Uno che urla senza motivo e si fa sempre fregare da Paperon de Paperoni, da Cip e Ciop, dai nipoti più antipatici di lui. E a me bambino, era ovvio, non mi piaceva affatto identificarmi con un perdente, oggi detto sfigato. A rivedere, con affetto, la sigla del Club di Topolino, oggi posso capire anche perché. Topolino è l’eroe e l’amico di tutti, il capo banda birichino, che va in marcia con gli amici che lo acclamano; sono venuti lì per far baldoria e lo lanciano in aria; ci sono anche Dumbo con le orecchie grandi per volare e Paperina che balla. Paperino, invece, nella sigla si tappa le orecchie per non sentire l’inno di gioia, e se le tappa con i piatti di rame che invece presto batterà per dare ritmo alla marcia di Topolino.

Il Topo dei miei ricordi vinceva sempre, sapeva fare tutto e tutto faceva, perfino l’investigatore che correva in soccorso del Commissario Basettoni e del fido Manetta. Batteva in furbizia e acume Gambadilegno e quell’altro figuro di Macchia Nera, disonesti nemici acerrimi del nostro Topo. Non sono però rivali il Topo e il Papero, sono le due facce del successo travolgente del mondo di cartone inventato da Walt Disney.

Chi non riconosce le famose orecchie?

Mickey Mouse è oggi l’emblema stesso della Disney Il personaggio è stato creato da Walt Disney e il collega disegnatore Ub Iwerks nel 1928. Il topolino è un ometto, indossa pantaloni corti rossi e porta grandi scarpe gialle, ha i guanti bianchi e… ha due orecchi inconfondibili.

Dopo la prima apparizione nel corto Steamboat Willie, uno dei primi cartoni sonori, Mickey Mouse ha recitato in oltre 130 film, di solito corti o lungometraggi come Fantasia del 1940, dove fa l’apprendista stregone. Dopo aver iniziato come attore di cinema, Mickey passa nel 1930 alla carta stampata, con un giornale tutto suo. L’edizione italiana si chiama Topolino ed è tuttora in giro per le edicole.

In occasione dei suoi primi novant’anni, mi piace ricordare come nacque Mickey Mouse. Fu creato, il topo, in sostituzione di un coniglio, Oswald, disegnato da Disney per gli studi cinematografici di Charles Mintz, che distribuiva i film animati attraverso la Universal Studios. Oswald the Lucky Rabbit andava così bene che a Walt appariva ovvio chiedere un aumento di budget. Mintz gli propose invece una riduzione del 20 percento, ricordando – come ricatto – che i diritti non erano di Walt Disney ma della Universal. Una specie di Macchia Nera, insomma, che aveva anche rubato insieme alle idee anche tutti i collaboratori della Disney.

Walt Disney (1925–1966)

 

Walt Disney onorò il contratto che ancor aveva con Mintz, ma subito dopo si mise all’opera con l’animatore Ub Iwerks e altri due amici, Les Clark e Wilfred, che gli erano rimasti dopo la lite col farabutto.

Nei primi mesi del 1928, Ub Iwerks cominciò a disegnare una serie di nuovi personaggi, tutti animali umanizzati. Cani, gatti, una mucca e un cavallo, una rana maschio, tutti gettati nel cestino della carta straccia. Walt Disney trasse ispirazione da un topolino domestico che aveva nel suo studio di Kansas City, lo fotografò e lo mostrò ai disegnatori.

Era nato Mortimer Mouse, come dapprima Walt aveva battezzato il nostro Topolino. La moglie Lillian suggerì il nome più accomodante di Mickey Mouse, topo quasi centenario ma sempre vispo.

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