Un giorno di follia e libri a Viareggio.

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Libri e Musica. Teatro. Arte e follia. Sono questi gli ingredienti del Factory Day 2014, evento gratuito tutto dedicato agli amanti della scrittura e della lettura. Organizzata dalla prima Factory editoriale italiana I Sognatori, la kermesse si svolgerà a Viareggio il prossimo 23 agosto presso la sede dell’associazione L’uovo di Colombo, in via dei Comparini.

Fra intrattenimento e promozione culturale, con tavole rotonde, esibizioni dal vivo, recite e presentazioni, il Factory Day celebra il primo compleanno di un progetto unico nel suo genere: una casa editrice co-gestita, dove gli autori vengono direttamente coinvolti dall’editore nella scelta delle politiche editoriali. L’appuntamento vuole essere un’occasione di confronto e informazione utile a chiunque sia incuriosito dalle dinamiche del settore: aspiranti scrittori, editori e lettori appassionati troveranno pane per i loro denti.

<<La Factory I Sognatori – spiega il fondatore, Aldo Moscatelli – costituisce un modello evoluto di casa editrice, basato sul concetto di cooperazione e aiuto reciproco. Se in una casa editrice tradizionale l’editore svolge il suo lavoro col solo supporto di una redazione interna e ogni scrittore pensa a sé, nella Factory tutti collaborano fra loro in perfetta sinergia. Pur nel rispetto delle competenze specifiche (l’editore si assume ogni obbligo di natura economica, per esempio) e dell’individualità, il singolo si impegna per il gruppo ed è a sua volta consapevole di ricevere aiuto dal gruppo>>.

La Factory nasce in Puglia, a Lecce, sulla scorta dell’esperienza maturata dalla vecchia casa editrice I Sognatori. Per Moscatelli si è trattato di un’evoluzione indispensabile:: <<Le piccole case editrici chiudono in continuazione – prosegue l’editore – spesso devono lottare per conquistare un minimo di visibilità e quando non speculano sul contributo editoriale (un obolo richiesto all’autore in cambio della pubblicazione, contro il quale ci siamo sempre battuti) è l’assenza di lettori a complicare la vita>>.

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Da anni, sul web e sulla carta stampata, Moscatelli lamenta l’assenza di un parco lettori underground: realtà consolidata all’estero, soprattutto in ambito anglosassone, permette anche alle piccole imprese di prosperare, dando voce a scrittori esordienti. È proprio su questi che punta Moscatelli: <<I nostri scrittori sono circa sessanta, di cui tredici già pubblicati>>. A Viareggio ne arriveranno una trentina: Puglia, Lazio, Lombardia, Emilia Romagna e Liguria sono alcune delle regioni di provenienza.

Il programma del Factory Day è variegato, ma al centro del dibattito stanno ovviamente i libri. Si parte alle 11, con l’apertura al pubblico. Alle 12 ci saranno i saluti dell’editore e l’introduzione all’evento da parte dei volontari dell’Uovo di Colombo, associazione impegnata da più di vent’anni sul fronte delle malattie mentali. Intramezzate da un momento musicale, avranno luogo due presentazioni: quella del romanzo “Y”, di Claudio Selva, giovane esordiente toscano, e “Non troverai che infinito”, ultima fatica dello scrittore ligure Gian Andrea Rolla. Dopodiché sarà inscenata la pièce teatrale “Vi saluto spezzando la penna”, spiritosa commedia in tre atti <<per esplorare e prendere in giro i lati e i personaggi peggiori dell’editoria: editori a pagamento, arroganti a vario titolo, autori disposti a tutto pur di pubblicare>>.

Alle 20 sarà la volta della tavola rotonda su letteratura e follia, dibattito a più voci che vedrà psicologi e scrittori confrontarsi sulle potenzialità terapeutiche della scrittura. A suggellare la fine dell’evento, un ricco buffet: <<Abbiamo fatto di tutto per tenere bassi i costi – conclude Moscatelli – 6 euro per una cena mi sembrano un’inezia, specie se il cibo è di ottima fattura, e spero dunque che in tanti vorranno approfittare della decantata cucina dell’Uovo di Colombo per restare un altro po’ con noi e magari fornirci qualche impressione sull’evento, che giunti a quell’ora starà ormai volgendo al termine>>.

http://isognatoriedizioni.wordpress.com

Filippo Bernardeschi

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