Prossimo ormai al sold out “Father and Son”, in scena questo fine settimana al Verdi
CLAUDIO BISIO UNO STREPITOSO PADRE IN CRISI
Da “Gli sdraiati” e “Breviario comico” di Michele Serra, regia di Giorgio Gallione
PISA – Un grande successo; una fortunata tournée che, iniziata due anni fa, continua a percorrere e a riempire fino all’esaurito i teatri di tutta Italia. Stiamo parlando di “Father and Son”, protagonista Claudio Bisio che svetta in un’interpretazione ricca di sfumature e di umanità. Attesissimo, ora “Father and Son” approda anche a Pisa, al Teatro Verdi, terzultimo appuntamento della Stagione di prosa, in scena sabato sera (10 febbraio ore 21) e domenica pomeriggio (11 febbraio ore 17), e ormai prossimo al sold out (si contano sulle dita di una mano i posti rimasti disponibili). Prodotto dal Teatro dell’Archivolto, firmato da Giorgio Gallione e scritto da Michele Serra, a partire da due suoi libri, “Gli sdraiati” (da cui è stato tratto anche il nuovo film di Francesca Archibugi, protagonista anche qui Claudio Bisio) e “Breviario comico”, “Father and Son” è uno spettacolo intriso del nostro oggi. Ci parla, infatti, del difficile rapporto, diremmo dell’assenza di rapporto, tra un padre di brusca concretezza e un figlio adolescente, indifferente ad ogni cosa, sempre immerso nel suo pc o nel suo smartphone. Un perenne conflitto fra affetto e incomprensioni. Il tutto reso attraverso un irresistibile soliloquio del padre (il figlio è assente in ogni senso, anche sulla scena), spudoratamente sincero, ora cinico e spietato, ora poetico e tenero, ora ironico e divertente. Un soliloquio che di fatto, come si legge nella scheda di presentazione, è anche « una riflessione sul nostro tempo inceppato e sul futuro dei nostri figli, sui concetti – entrambi consumatissimi – di libertà e di autorità, che rivela in filigrana una società spaesata e in metamorfosi, ridicola e zoppa, verbosa e inadeguata. Una società ritorta su se stessa nella quale non è chiaro se i vecchi non vogliano cedere il passo ai giovani o se questi ultimi si sdraino perché è più confortevole che i vecchi provvedano a loro. Una società di ‘dopo-padri’, educatori inconcludenti e nevrotici, e di figli che preferiscono nascondersi nelle proprie felpe, sprofondare nei propri divani, circondati e protetti da ‘protesi tecnologiche’, rifiutando o disprezzando il confronto».
La forza satirica della penna tagliente di Michele Serra si alterna a momenti lirici e struggenti, con la musica (di Paolo Silvestri, eseguita live da Laura Masotto al violino e Marco Bianchi alla chitarra) in continuo dialogo con le parole.
Per Claudio Bisio un vero e proprio successo personale. Del resto resto, come annota una delle nostre critiche teatrali di lungo corso, Maria Grazia Gregori, «non c’è da stupirsi: spesso obnubilati dalla debordante notorietà televisiva del Nostro, ci dimentichiamo che Bisio è un attore completo, comico e drammatico allo stesso tempo, come hanno dimostrato molti suoi film e altri suoi lavori teatrali. Di più: questo spettacolo sembra fatto su misura per le qualità di questo attore che cattura il suo pubblico più con un’ironia beffarda che con una comicità a fior di pelle e che, soprattutto, non è mai qualunquista.»
Scene e costumi di Guido Fiorato, luci di Aldo Mantovani.
Pochissimi, come già detto, i biglietti rimasti disponibili, in vendita al Botteghino del Teatro Verdi e nel circuito vivaticket.
Per informazioni tel 050 941 111 e Teatro Verdi Pisa
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