Terminati i lavori di restauro del Chiostro del Capitolo della Certosa di Calci
CALCI – Sabato 20 gennaio 2018, una sala del refettorio gremita fino all’inverosimile ha accolto i delegati del FAI, Stefano Casciu – direttore del Polo Museale della Toscana, Federica Armiraglio – responsabile del progetto “I luoghi del Cuore”, Fulvio Turio – direttore Area Retail Livorno Pisa di Intesa San Paolo. I lavori di restauro del Chiostro del Capitolo della Certosa di Calci, realizzati grazie al contributo del FAI, sono terminati e il Sindaco di Calci, Massimiliano Ghimenti, e la Direttrice del Museo della Certosa di Calci, Antonia D’ Aniello, hanno accolto gli invitati e presentato ai cittadini il Chiostro nel suo nuovo splendore.
92.259 sono state le preferenze che nel 2014 hanno dimostrato il legame e l’attenzione nei confronti della Certosa di Calci portandola al secondo posto nella classifica dei “Luoghi del Cuore”. Grazie a questo importante risultato la Certosa ha potuto beneficiare di un contributo di 50.000 euro che, in accordo con il Polo Museale della Toscana, è stato destinato al recupero del quattrocentesco Chiostro del Capitolo. Il sindaco di Calci, Massimiliano Ghimenti, nel suo intervento di apertura ha ricordato e ringraziato l’impegno e la straordinaria abnegazione con la quale i volontari dell’allora Comitato per la Certosa, diretti dalla loro coordinatrice Fabiola Franchi, hanno raccolto le firme in ogni luogo e a ogni ora, instancabilmente per oltre sei mesi. La straordinaria mobilitazione attivata grazie al censimento, come spesso accade con “I Luoghi del Cuore“, ha innescato un processo virtuoso di sensibilizzazione dell’opinione pubblica, favorendo il successivo stanziamento da parte del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo di due finanziamenti per il recupero delle coperture del compesso su progetto della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Pisa e Livorno, a cui seguirà un secondo lotto di lavori per un importo di 2,1 milioni di euro.
La responsabile del progetto “I Luoghi del Cuore” Federica Armiraglio ha ricordato la Convenzione Europea del Paesaggio, adottata dal Comitato dei Ministri della Cultura e dell’Ambiente del Consiglio d’Europa a Strasburgo il 19 luglio 2000. Attualmente ratificata da 32 Stati membri del Consiglio d’Europa, la Convenzione definisce il “paesaggio” come una determinata parte di territorio, così come è percepita dalle popolazioni, il cui carattere deriva dall’azione di fattori naturali e/o umani e dalle loro interrelazioni. Il progetto “I Luoghi del Cuore” nato nel 2003 costituisce a oggi, una straordinaria mappatura spontanea dei luoghi che gli italiani non vogliono smarrire e che di fatto costituisce una delle prime applicazioni italiane, della Convenzione Europea del Paesaggio. Tutti gli interventi hanno ricordato come solo sette mesi fa, nel mese di maggio 2017, ci eravamo trovati nella stessa sala del refettorio per dare la notizia dell’avvio effettivo dei lavori, mentre Federica Armiraglio ha sottolineato che, purtroppo, questo non succede per tutti i luoghi del cuore. Capita sovente che i finanziamenti vengano revocati perchè i lavori non prendono neppure il via o non si concludono: il “metodo Calci”, che ha portato la Certosa ad aggiudicarsi il contributo e poi a concludere i lavori in un così breve periodo, è «una bandiera che rappresenta quello che in Italia si può fare grazie a meccanismi virtuosi».
I lavori di restauro hanno interessato le superfici decorate e gli elementi lapidei del Chiostro del Capitolo che è situato in un punto cruciale del percorso di visite della Certosa, perchè punto di collegamento tra il chiostro grande e il refettorio. Grazie a una serie di ribassi in fase di effettuazione dei lavori è stato possibile effettuare anche la pulitura del pavimento, del pozzo e delle porte in legno.
L’intervento più affascinante ha riguardato il ritrovamento, sotto alcuni strati di coloriture, di quanto resta degli affreschi che erano presenti nella perduta Cappella della Annunziata. Realizzata agli inizi del Settecento nel braccio sud del chiostro fu decorata dal pittore fiorentino Pietro Giarrè, intorno al 1775, con figure di Profeti, dipinte a chiaroscuro, di angeli nelle volte e finte cornici sulle pareti dai tenui colori rosati. Tutti i lavori effettuati saranno consultabili a breve, sul sito SiCaR – Pisa Certosa di Calci Restauro Chiostro del Capitolo. Sul sito, oltre alla documentazione dei lavori sarà possibile trovare tutta la documentazione fotografica e tutte le schede tecniche dei materiali usati.
Durante la visita al Chiostro abbiamo chiesto al sindaco, Massimiliano Ghimenti, un commento. Visibilmente soddisfatto ci ha dichiarato « E’ una grande soddisfazione per tutta la nostra comunità, il percorso nasce nel 2014 quando Fabiola Franchi registra sul sito del FAI il Comitato per salvare la Certosa, e al suddetto Comitato abbiamo deciso di aderire tutti: istituzioni e cittadini che avevano voglia di impegnarsi per la Certosa: 6.500 gli abitanti della nostra comunità, 92.259 le firme raccolte. Bastano questi numeri a capire che è stata una grande impresa di tutti noi, tutti ci siamo impegnati, il Comitato in modo particolare, un impegno al limite della follia, ma che ha portato ha questo splendido risultato. Una grande soddisfazione, quindi, una grande festa per la comunità, un esempio di cui siamo particolarmente orgogliosi».
Non potevamo chiudere la visita senza salutare l’infaticabile Fabiola Franchi, che ha dato avvio a tutto questo e senza raccogliere le sue sensazioni, le sue emozioni in un giorno così particolare: «Oggi è stata per me una giornata ricca di emozioni. Con il completamento dei lavori di restauro del chiostro del Capitolo si è chiuso il cerchio. Tre anni fa raccoglievamo le firme incessantemente, direi quasi giorno e notte, poi il raggiungimento dell’obiettivo con la vittoria al censimento dei “luoghi del cuore”, l’inizio dei lavori… e ora possiamo finalmente ammirare il chiostro in tutto il suo splendore. Non nascondo di essermi commossa a sentir parlare il mio sindaco, a sentirlo parlar di noi del comitato, dell’impegno che abbiamo messo in questa avventura, a sentir parlare Federica Armiraglio del FAI di Milano che spesso e volentieri usa il termine “modello Calci” per raccontare come Calci si sia mossa bene in questa competizione e come tutta la comunità con enti e istituzioni, di comune accordo, abbiano raggiunto un obiettivo comune. Il Comitato si è trasformato in associazione permanente di volontariato e stiamo già pensando al prossimo progetto che riguarda la Spezieria della Certosa di cui avremo modo di parlare più diffusamente nei prossimi mesi.» TuttoMondo ci sarà e vi racconteremo presto tutte le novità
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