Morte al Don Bosco. Cordoglio e solidarietà

Comunicato stampa delle associazioni di volontariato che operano al Don Bosco

Pisa – Apprendiamo con profonda tristezza la notizia del decesso di una donna detenuta, di poco meno di 40 anni, avvenuto nella mattinata dello scorso 6 giugno all’interno del reparto femminile della Casa Circondariale Don Bosco di Pisa. Secondo quanto riportato da fonti ufficiali, la causa della morte potrebbe essere un arresto cardiaco, ma sarà l’autopsia disposta dalla Procura a fornire elementi più chiari nelle prossime settimane.

Le volontarie e i volontari delle molte associazioni che operano all’interno del carcere della nostra città desiderano esprimere innanzitutto cordoglio e vicinanza alla famiglia della donna, a cui rivolgiamo un pensiero rispettoso in questo momento di dolore.

Esprimiamo inoltre vicinanza alla Direzione della casa circondariale Don Bosco, a tutto il personale civile e di Polizia Penitenziaria che vi opera, certi che la morte di un persona non può non colpire nel profondo ognuno di noi.

Leggiamo sugli organi di stampa locali di tensioni all’interno dell’Istituto e interrogativi sulla gestione del personale durante le ore notturne. Pienamente consapevoli delle difficoltà legate alla conduzione del carcere, come sovraffollamento, carenza di personale, risorse e molto altro (temi sui quali, peraltro, non cessiamo mai di porre attenzione), riteniamo tuttavia importante ricordare che le difficoltà strutturali non possono far passare in secondo piano il dovere di umanità che ci unisce tutti, in particolare di fronte a una vita che si spegne. In momenti come questi, un pensiero di vicinanza alla persona deceduta e ai suoi familiari rappresenta un gesto minimo, ma significativo, di rispetto e attenzione.

Ci auguriamo che si possa fare piena luce su quanto accaduto e si torni a parlare e operare seriamente della condizione del sistema penitenziario italiano, affinché tragedie come questa non si ripetano.