Girlesque che street band!

Intervista a Morena Strollo: la sassofonista di Girlesque, street-band tutta al femminile

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Tutte vestite di azzurro, tutte ragazze che suonano ottoni, tamburi, e percussioni. Ballano e si muovono tra la folla al ritmo di musica latino americana: le Girlesque sono un’esplosione di calore, divertimento, grinta e solarità e incarnano alla perfezione il tipo di gruppo artistico itinerante, dedito al coinvolgimento del pubblico e alla “teatralizzazione” dei grandi spazi, che riescono perfettamente ad animare attraverso il potere di coesione della musica.

Le ragazze hanno alla spalle densissimi tour e molti concerti: si sono esibite al Piacenza Jazz Fest il 15 marzo 2014, a Castelnuovo della Misericordia (LI) per la 45° Festa di Ottobre nel 2013, a Roma per il Roma Street Band Festival, ad Asti per il Monferrato Jazz Festival, a Torino per la rassegna di band itineranti Quando la banda passò. E poi a Pisa, Livorno, S. Vincenzo. E queste sono solo alcune delle numerosissime tappe coperte dalla street-band.

Il primo febbraio le Girlesque hanno animato il carnevale di Asciano Senese inaugurando il loro tour del 2015. Morena Strollo mi ha gentilmente dato la disponibilità per rispondere ad alcune mie domande sulla storia della band e riguardo l’evento ascianese.

Come è cominciata la vostra storia di street-band?

Girlesque street-band è il primo, e per il momento unico, spettacolo dell’associazione musicale BE DIESIS. È nato nel 2012 per iniziativa della coppia Luisa Marruganti e Marco Vivian, rispettivamente Presidente e Segretario del consiglio direttivo e anche direttore artistico, con il grande aiuto della nostra capogruppo e vicepresidente, Ylenia Santacroce, di soli 20 anni. Luisa e Marco avevano alle spalle 12 anni di lavoro all’interno di una street-band, e quando hanno deciso che non era più tempo di  girovagare, hanno deciso di creare un nuovo tipo di spettacolo, uno mai visto: una street-band di sole donne.

In quale contesto si inserisce il progetto?

Il panorama italiano è pieno di street-band, ma è possibile notare come sia rimasto – fino al 2012 – un universo prevalentemente maschile. Luisa ha provato a tastare il terreno con alcuni organizzatori: riscontrando reazioni entusiaste, ha intrapreso insieme a Marco e Ylenia questo cammino. Ylenia ha cercato le musiciste. Lavoro per niente semplice: non sono molte le donne che suonano strumenti come tromba, trombone, sax baritono e batteria. Per questo motivo non è stato possibile creare un gruppo in cui ogni componente fosse residente nei pressi della sede legale dell’associazione. Ma ciò che si voleva era creare “la prima ed unica street-band italiana completamente al femminile, con musiciste provenienti da ogni angolo della Toscana”. Trovata una parte delle musiciste, i tre fondatori hanno indetto riunioni per spiegare il progetto (il gruppo originario non è rimasto invariato, nel giro di due anni siamo riuscite a coinvolgere nuove componenti dotate di grande personalità). Una volta avuto il consenso di quest’ultime non è rimasto altro che ufficializzare e iniziare con le prove. Nel corso di questi due anni abbiamo girato   l’Italia in lungo e largo: 57 date nel 2013, 64 nel 2014, con la speranza che nel 2015 aumentino (e chissà, magari potremo iniziare a esibirci anche all’estero).

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Morena Strollo con le altre componenti di Girlesque

Come comincia la giornata di una componente della street-band Girlesque?

Essendo sparse per tutta la Toscana (copriamo le provincie di Pisa, Lucca, Livorno, Arezzo, Siena e Firenze) è necessario seguire nel dettaglio la logistica fornita qualche giorno prima da Marco e Ylenia, i nostri coordinatori.
Informazioni essenziali come i mezzi da utilizzare, gli orari di ritrovo e partenza (si cerca di andare incontro alle esigenze delle varie ragazze), l’orario d’arrivo (almeno un’ora prima dell’esibizione) e quelli di inizio e fine spettacolo. Ogni Girlesque si assicura di avere tutti i costumi con sé (solitamente scegliamo sul posto quale sarà la divisa da indossare) e infine prepara lo strumento e i trucchi. Arrivate sul luogo del ritrovo carichiamo le macchine – o il pulmino preso a noleggio, se usciamo dalla Toscana – con strumenti, megafono e costumi. Giunte a destinazione, la capogruppo si incontra con l’organizzatore, il quale prima accompagna l’intera street-band in una stanza adibita a camerino, poi definisce gli interventi e i luoghi in cui è necessario soffermarsi (solitamente le piazze più grandi) e fa un sopralluogo con Ylenia, che in un secondo momento riferisce al resto delle Girlesque. A quel punto non resta che prepararsi allo spettacolo, scaldare gli strumenti, accordarsi e iniziare l’esibizione. Una volta terminato l’evento le Girlesque tornano alla stanza per potersi cambiare, ricaricare le macchine, concludere le questioni burocratiche e, quando è compreso nel contratto, usufruiscono del pasto offerto dall’organizzatore. Fatto tutto ciò è l’ora di tornare a casa.

Le vostre performances si realizzano in spazi aperti, piazze, strade e vie cittadine. Si adattano sempre allo spazio in cui vi esibite? Avete sempre le stesse coreografie o variate a seconda dello show e del luogo?

Le coreografie sono sempre le solite, vengono create durante le prove. Ma è possibile che durante uno spettacolo ci vengano delle idee che successivamente si andranno a consolidare e diventeranno parte integrante della coreografia. Comunque prima dell’esibizione viene fatto un sopralluogo nelle vie e nelle piazze in modo da poter decidere qual è il brano più adatto da suonare in un determinato spazio, tenendo conto della coreografia e della  presenza di pubblico. Nel caso si tratti di un evento che prevede un intervento per lo più itinerante è possibile eseguire delle coreografie “da fermo” e riproporle (con qualche piccola variazione), itinerando. Alle volte capita che nel solito evento siano presenti altri gruppi itineranti oltre a noi, così è possibile creare una piccola “jam” sempre gradita al pubblico e agli organizzatori in quanto esce fuori dagli schemi prestabiliti creando curiosità. Ad Asciano per esempio era presente un gruppo di percussioni, e a fine evento ci siamo riuniti in un unico cerchio e abbiamo riprodotto dei nostri brani intervallandoli con molti assoli: sia di percussioni sia di fiati; a Pray (Biella) abbiamo incontrato un’altra street-band con la quale abbiamo riprodotto i repertori musicali dell’uno e dell’altro gruppo, e così con altri gruppi con cui abbiamo avuto l‘onore di esibirci in questi due anni di attività.

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Quale tipo di musica e quali canzoni preparate per le vostre esibizioni? Realizzate anche pezzi inediti?

Il genere si basa principalmente sui ritmi del Funky e del Latin. Per il momento la maggior parte dei brani sono arrangiamenti di altri grandi gruppi, ma nel nostro repertorio è possibile trovare pezzi inediti scritti appositamente per Girlesque street-band. Abbiamo realizzato cover e riadattato pezzi come Let’s Get Loud di Jennifer Lopez, Do You Love Me dei The Contours, Get out da way e Brooklyn entrambi dei Youngbloood Brassband, Tzacatal di Tzacatal, Funky Girl di Marco Vivian (brano creato per il pubblico), e Pera Dele di Orio Odori (grande musicista a livello internazionale e padre di una delle nostre sassofoniste che ha creato questo brano per le Girlesque).

Il nome della vostra band suggerisce un riferimento al genere Burlesque. Sulla vostra pagina facebook personale affermate che tale riferimento è solo una accattivante e lontana reminiscenza … Ciò mi ha incuriosito. C’è altro? Come è nato il nome?

Il nome inizialmente era stato pensato come “Girlesc” (Girl-esc nel senso di ragazze che escono) che escono dagli schemi, che escono per far musica all’aperto. In seguito però, nel pronunciarlo ci siamo rese conto che funzionava più un ammiccamento al Burlesque.

In occasione del vostro show per il carnevale avete adottato costumi diversi rispetto alla vostra uniforme? Quanto il carnevale (sia come evento in maschera sia come l’evento specifico di Asciano) ha influenzato la vostra esibizione sia per i costumi che per la musica?

Lo spettacolo Girlesque rimane invariato, solitamente quando l’organizzatore contatta la nostra presidente richiede il solito spettacolo che magari ha visto in altre città o festival. Per i carnevali indossiamo una maschera, anche se al carnevale Ascianese ci siamo sbizzarite utilizzando boa, parrucche ed ali fornite dal committente. Una di noi, per esempio, ha indossato una parrucca che ricordava l’acconciatura di Mozart e grazie a questo siamo riuscite a creare un piccolo e divertente sketch..

Grazie mille Morena! Buona fortuna per il tour!

Tour Girlesque 2015:
01/02 Asciano (Si) – Carnevale.
08/02 Borgo a Buggiano (Pt) – Carnevale.
15/02 Asciano (Si) – Carnevale.
08/03 Piacenza – Festa della Donna.
20/06 Cadimare (Sp) – Lo Sbarco dei Pirati.

1604551_769029656468937_4052135558703269047_nVirginia Villo Monteverdi

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2 comments to “Girlesque che street band!”
  1. Salve,
    bellissimo articolo con l’occasione vorrei chiedervi se avete un recapito telefonico di questa Band. Sono l’organizzatore di un Village alle porte di Roma e intendevo contattarle per proporgli un concerto.
    Grazie
    Cordiali saluti
    SM.

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