“Rien ne va plus” al Teatro Era, tra gioco d’azzardo e dipendenze

Al Teatro Era di Pontedera il 30 marzo alle ore 10 si parla di gioco d’azzardo e dipendenze con lo spettacolo Rien ne va plus di e con Marina Romondia, ispirato a un racconto di Alberto Lupo.

Una matinée che non è rivolta esclusivamente ai più giovani, sarà infatti possibile assistere previa disponibilità di posti prenotando a teatroera@teatrodellatoscana.it

Rien ne va plus è stato scritto da Marina Romondia, che lo mette a sua volta in scena, a partire dalla personale esperienza di moderatrice di siti dedicati al gioco d’azzardo, frequentati da centinaia di persone dominate da quella tensione solitaria che è il gioco. Protagonista è Martina, una ragazza come tante, che vive con la nonna e attraversa esperienze e scelte che segnano come in una sequenza cabalistica i suoi 17, 21 e 24 anni, dando via libera alla vertigine di giocare e puntare sempre di più.

Marina Romondia

Giocare per Martina non ha niente a che fare con la vincita o la perdita, che si equivalgono e sono solo il trascurabile esito dell’atto di giocare, quanto appunto con quella natura che evocata nella sua essenza e lasciata libera di fluire, senza argini, fa paura. La ricerca del brivido, la straziante tensione verso il piacere, il momento di sospensione che precede l’appagamento del desiderio: questo è ciò che Martina ricerca su tutto e al quale tutto è pronta a sacrificare.

La genesi del lavoro è legata all’esperienza personale di Marina Romondia, che ha raccolto testimonianze degli utenti del bingo e di giocatori di slot, leggendo molta  letteratura  sul tema da Balzac a Dostoevskij, passando per Schnitzler. Il materiale narrativo ha poi preso forma in teatro durante le improvvisazioni  e così è  nata la storia di Martina.

Trama

La storia di Martina, una ragazza come tutte le altre ma con una particolarità; Martina è una giocatrice. Il gioco, quello d’azzardo l’accompagna in tutte le tappe della sua vita.

Il gioco sì, lui solo la fa sentire viva, lui solo può rendere tangibile l’illimitatezza del possibile. E Il possibile è lo spazio stesso della libertà e per Martina l’atto del gioco è l’affermazione suprema e derisoria della sua libertà. Ma questa libertà è assurda e vuota, un’illusione mortale.

La roulette, la regina di tutti i giochi, crea e distrugge fortune effimere suggerendo con il suo movimento circolare l’instabilità e la fragilità dell’esistenza umana.

Che cos’è il gioco d’azzardo? Chi è il giocatore? Sacro o diabolico, all’origine del fascino del gioco vi è certamente qualcosa che rasenta il soprannaturale…

 

Marina Romondia si è formata come attrice e danzatrice lavorando con alcuni grandi maestri della scena italiana quali Marco Sgrosso, Danio Manfredini, Roberto Castello.
Oggi vive fra la Francia e l’Italia.

 

RIEN  NE VA PLUS

Ispirato a un racconto di Alberto Di Lupo
Di e con Marina Romondia
Regia Nicoletta Robello Bracciforti
Una produzione Fondazione Sipario Toscana Onlus – La Città del Teatro Centro di Produzione Teatrale.

INFO
Matinée per le scuole con possibilità di prenotazione posti previa disponibilità.

Biglietto unico 4 €  con prenotazione scrivendo a teatroera@teatrodellatoscana.it o telefonando a 0587 55720.

Fonte: comunicato stampa

Tuttomondo
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