Quanti Stili Alimentari?

AlimentiIn continuità con l’articolo del mese scorso “Punto BIO Toscana”, in cui  ho citato alcuni prodotti indirizzati a particolari tipologie di consumatori, come vegani e crudisti, ma anche per farmi una cultura personale, e prendendo spunto dalla puntata del 09/01 della trasmissione radiofonica “Decanterer”, ho deciso di fare una sorta di articolo informativo, senza prendere posizione, sul variegato mondo degli Stili alimentari. Cercherò di spiegare le origini delle maggiori correnti di pensiero e le molteplici differenze e assonanze che intercorrono tra esse, accennando anche alle categorie meno diffuse e più particolari, cercando di essere il più esaustivo possibile.

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Subito terrei a precisare una cosa: di qualunque categoria si parla, esistono persone che adottano quel determinato stile solo per quanto riguarda l’alimentazione (scelta salutista) e altri che invece indirizzano tutta la loro vita in funzione dello stile scelto (scelta etica)  perché in fondo “noi siamo ciò che mangiamo”.

I più diffusi sono gli Onnivori . Il dizionario online del Corriere della sera li definisce come “coloro che mangiano qualsiasi cibo, che possono nutrirsi di alimenti di origine sia vegetale che animale”. Ma anche tra loro gli studiosi hanno stabilito alcune differenze. Esistono infatti:logo2

  • Locavori: coloro che mangiano tutto, a patto che questo sia prodotto localmente, questo ovviamente è fatto per favorire le piccole aziende, a discapito delle multinazionali, per avere prodotti più salutari e mangiare prodotti più freschi che non hanno sopportato viaggi lunghi, producendo così anche un minor impatto ambientale, il cosiddetto km zero.
  • Ecotariani: Costoro sono simili ai precedenti, perché seguono anch’essi una scelta etica, ma pongono maggiore attenzione all’ambiente; quindi dietro i prodotti da loro scelti ci deve essere un consapevole ragionamento di impatto ambientale e climatico.
  • Nazionalisti: Come è comprensibile, dalla definizione sono coloro che mangiano solo ciò che è nazionale, abolendo i cibi stranieri.
  • Esterofili: Sono coloro che mangiano solo cibi provenienti dall’estero.

L’altro grande gruppo sono i Vegetariani, cioè coloro che sono accomunati dall’escludere carni di qualunque tipo di animali (anche crostacei e molluschi). Citando solo alcune tappe storiche, le prime testimonianze attendibili di questa pratica risalgono al VI secolo a.C. In concomitanza alla nascita e allo sviluppo dei grandi movimenti religiosi orientali; come l’induismo, lo Zoroastrismo, nato in Persia, il Giannismo sempre in India, Il Buddismo e il Taoismo in Cina. Mentre in Occidente fa grande comparsa in Grecia con Pitagora, considerato il precursore, e altri studiosi e filosofi (come Plutarco).

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Di questo movimento inoltre hanno fatto parte innumerevoli personaggi famosi: come Leonardo da Vinci, Voltaire e molti altri. Allo stato attuale la sua diffusione è molto alta in Oriente, con la concentrazione massima in India dove, come ci dice Wikipedia, il 40% della popolazione è vegetariano mentre nei paesi Occidentali la diffusione è più recente, ma adesso sta cominciando a diventare un fenomeno importante ad esempio negli USA circa il 5% della popolazione adulta (circa dodici milioni di persone) segue in modo regolare una dieta latto-ovo-vegetariana e circa la metà è vegano, a il 3% dei bambini e degli adolescenti tra gli 8 e i 18 anni è latto-ovo-vegetariano e quasi l’1% è vegano, inoltre molti consumatori riferiscono interesse nei confronti delle diete vegetariane. Altri paesi occidentali presentano percentuali ancora maggiori, ad esempio la Germania, dove oltre il 7% della popolazione è vegetariani, o l’Italia, con il 6.5% di vegetariani e lo 0.6% di vegani. I vegetariani vengono anche chiamati latto-ovo-vegetarianismo per differenziarli, perchè tra  essi esistono, come già avrete letto dai dati forniti da Wikipedia, moltissime categorie:

  • Latto-vegetariani: consumano latticini, ma non uova, e si trovano sopratutto nell’area asiatico-indiana
  • Ovo-vegetariani: Consumano uovo, ma non latte e i suoi derivati
  • Pescetariani: Vegetariani ma in più mangiano il pescevegan
  • Vegani: Sono coloro che escludono tutta la totalità di prodotti di origine animale, quindi anche latte, uova, miele, pasta all’uovo, brodo di carne… E se vogliamo essere precisi a loro volta i vegani si dividono in Vegano salutista (colui che non mangia soltanto prodotti di origine animale) Vegano etico (colui che si preoccupa anche di non comprare prodotti come cosmetici, saponi, borse, scarpe ecc)

I vegani a loro volta hanno ulteriori divisioni, e la grande piramide si assottiglia;

  • Crudisti: Questo movimento nacque dagli Esseni (setta ebrea del Mar Morto), che ne furono i precursori, è una dieta che pone un’attenzione quasi maniacale al cibo e promuove il solo impiego di cibi crudi – frutta, verdura e semi – questo perchè la cottura dei prodotti procurerebbe la perdita di sostanze nutritive. Le basi su cui si fonda la corrente di pensiero, sono quelle che “la vita nasce cruda”, e tutti i processi biologici non avvengono al di sotto di una certa temperatura.
  • Fruttaliano: Solo frutta e verdura, sia cruda che cotta.
  • Fruttariano: Questa dieta, come dice il nome, prescrive alimenti fatti di frutta, noci, semi escludendo tutto il resto anche la verdura. Le persone che aderiscono a questo stile alimentare credono appunto che essa fosse la prima dieta praticata dagli esseri umani e quindi la più giusta da seguire.
  • Fruttariano simbiotico: Colui che si ciba solo di frutta, ma stando alla condizione che questa non venga colta, ma solo raccolta da terra, per non nuocere alla pianta.

Già queste categorie sono tutt’altro che poche, ma ci sono anche quelle che non sono collegate a dei grandi gruppi principali, delle quali mi limiterò a fare un’elenco:

  • Macrobiotici: Qui ci potremmo addentrare in un campo difficilissimo, poichè la macrobiotica è prima di tutto una filosofia di vita (e non è questo lo spazio per approfondire l’argomento) mi limiterò alla parte alimentare. L’alimentazione macrobiotica auspica un consumo bilanciato di alimenti Yin e Yang, prediligendo cibi biologici, integrali e non trattati industrialmente, oltre a particolari tipologie di cottura e preparazione. (Al gruppo Yin appartengono tutti i cibi acidi, un esempio sono il latte, la frutta, lo yogurt, le spezie, il tè e tanto altro, mentre nel gruppo Yang rientrano i cibi alcalini, ossia uova, sale, pesce, carne, ecc.)
  • Lattovo: Si nutre di uova, latticini e formaggi, fatti di caglio naturale
  • Metatariani: Sono coloro che si cibano solo di carne, questo è un movimento, nato in america, come forma di protesta, per il calo che i vegetariani stanno dando all’industria di bovini. (così hanno dichiarato a Decanter)
  • Granivori: Solo di grani e altri cereali
  • Freegan: Il freeganismo è uno stile di vita anticonsumista. Nell’alimentazione sono coloro che si cibano di alimenti che altrimenti verrebbero scartati (come cibi in scadenza ai supermercati che verrebbero buttati via… ) In Italia, l’esperienza freegan è stata affiancata da altre forme istituzionalizzate di recupero e riciclo alimentare come il Banco Alimentare e il Last Minut Market di Andrea Segrè

L’elenco delle mie ricerche si conclude, sicuramente ne avrò saltato qualcuno, vi invito a farlo presente.

Dopo tutto questo, che dire? Meglio un vegetariano salutista o un ecotariano etico? Un macrobiotico o un freegan? Non abbiamo risposte in tasca, come sempre ciò che ci piace offrire sono spunti di riflessione. Il genere umano è vastissimo, ma al tempo stesso bellissimo nella sua varietà ed ognuno è libero di fare quel che vuole con la propria vita, compreso scegliere ciò di cui cibarsi ogni giorno.

 

IODario Soriani

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