Si parte: dal Verdi L’Italiana in Algeri in streaming

L’ITALIANA IN ALGERI IN STREAMING
SABATO 19 DICEMBRE DAL TEATRO VERDI DI PISA

PISA – La magia dello spettacolo dal vivo direttamente a casa con un classico della tradizione marionettistica.
Sabato 19 dicembre alle 21, dal Teatro Verdi di Pisa, va in scena L’ITALIANA IN ALGERI in diretta streaming sul canale Youtube Teatro di Pisa.
Lo spettacolo, ad accesso gratuito su prenotazione, viene proposto nell’ambito della collaborazione tra la Fondazione Teatro di Pisa e la Fondazione Toscana Spettacolo onlus, con l’intento di offrire agli spettatori il piacere del teatro, nonostante le limitazioni del momento.
Per ricevere al proprio indirizzo di posta elettronica il link per l’accesso gratuito alla diretta streaming è necessario scrivere a prenotazioni@toscanaspettacolo.it entro le ore 20 del 19 dicembre.
Di fronte al protrarsi della sospensione delle attività teatrali aperte al pubblico, stabilita per contrastare l’epidemia da coronavirus, l’Amministrazione comunale di Pisa, la Fondazione Teatro di Pisa e la Fondazione Toscana Spettacolo onlus riaffermano il proprio impegno nel mantenere vivo il dialogo con gli spettatori, offrendo, contemporaneamente, opportunità creative ed occupazionali agli artisti ed ai lavoratori dello spettacolo dal vivo.
L’Italiana in Algeri, dramma giocoso di Angelo Anelli con musiche di Gioachino Rossini, viene messo in scena dalla storica compagnia marionettistica Carlo Colla & Figli. Lo spettacolo ha debuttato nel luglio 2019 al Teatro Rossini di Pesaro come anteprima del Rossini Opera Festival. Questa celeberrima compagnia, la più grande e antica esistente al mondo e attiva da più di due secoli, oltre alle produzioni degli ultimi vent’anni, amplia con questa produzione il suo repertorio lirico legando le note di Rossini al gesto dell’attore di legno.

L’Italiana in Algeri
dramma giocoso di Angelo Anelli
musica di Gioachino Rossini
riduzione per marionette di Eugenio Monti Colla
scene e luci di Franco Citterio
costumi di Cecilia Di Marco e Maria Grazia Citterio
realizzati dalla sartoria dell’Associazione Grupporiani
i marionettisti
Franco Citterio, Maria Grazia Citterio, Piero Corbella,
Camillo Cosulich, Debora Coviello, Carlo Decio, Cecilia Di Marco,
Tiziano Marcolegio, Pietro Monti, Giovanni Schiavolin, Paolo Sette
apprendiste marionettiste Veronica Lattuada, Michela Mantegazza
edizione discografica diretta da Claudio Scimone
riduzione musicale a cura di Danilo Lorenzini
collaboratori musicali Giustina Gueli, Daniele Sozzani Desperati
direzione tecnica di Tiziano Marcolegio
regia di Franco Citterio e Giovanni Schiavolin
produzione Associazione Grupporiani, Comune di Milano – Teatro Convenzionato
in collaborazione con Human Company Teatro – Recanati
Spettacolo realizzato per il Rossini Opera Festival, nell’ambito della manifestazione Rossini 150

Questo dramma giocoso in due atti su libretto di Angelo Anelli vide la sua prima rappresentazione a Venezia nel 1813 e si dice sia stato messo in musica da Gioachino Rossini in soli ventisette giorni. Il grande compositore qui riuscì a infondere nuova vitalità e a rinnovare i clichés della farsa e degli schemi buffi, da troppo tempo cristallizzati nell’opera comica italiana, trattandoli con trascinante virtuosismo e realismo comico.
La vicenda si svolge alla corte di Mustafà, bey di Algeri, il quale stanco della moglie (Elvira), e delle schiave del suo harem, decide di provare un’amante italiana. Grazie all’intervento dei corsari, dopo un naufragio, viene catturata Isabella, che era partita dall’Italia, insieme al suo servitore Taddeo, alla volta di Algeri per ritrovare il suo amato Lindoro –divenuto schiavo del bey-. Sarà dal momento in cui l’italiana verrà portata a corte che inizieranno i guai per Mustafà, che finirà burlato e deriso dai giochi di Isabella, la quale, invece, riuscirà a ricongiungersi a Lindoro e a riportarlo in Italia.
La trama, in origine, si ispirava vagamente ad un fatto di cronaca realmente accaduto: la vicenda di Antonietta Frapolli, signora milanese rapita dai corsari nel 1805, portata nell’harem del Bey di Algeri, Mustafà-ibn-Ibrahim e poi ritornata in Italia. Nell’Ottocento, l’usanza delle compagnie di marionette, era quella di mettere in scena spettacoli sotto forma di commedia, suggeriti da vicende realmente accadute e che, come in questo caso, potessero dare spazio all’ambientazione esotico-orientalista oltre che a far leva sul gioco degli equivoci che sta alla base dell’opera buffa. Così nel repertorio della compagnia oltre che a copioni come “Il Gran Convitato di Pietra” e “Il matrimonio segreto”, compaiono titoli come “Il turco in Italia”, “Gerolamo nell’Harem del sultano” o “I tre gobbi di Damasco”. Ora, con questo allestimento la Compagnia Carlo Colla e Figli, amplia il proprio repertorio lirico che spazia già da Monteverdi, Melani, Haydn, Hendel, Cimarosa, Verdi, Ponchielli e Puccini legando le note di Rossini al gesto dell’attore di legno.

Informazioni
tel. 050 941111, e-mail: info@teatrodipisa.pi.it
Canale Youtube Teatro di Pisa
https://www.youtube.com/user/teatrodipisa
www.teatrodipisa.pi.it
www.toscanaspettacolo.it

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