Il seicento in mostra al San Matteo di Pisa

 

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Dal 17 Luglio al 12 Ottobre 2014 al Museo San Matteo di Pisa sarà possibile respirare l’aria del Seicento attraverso una mostra che ne ripercorre le espressioni e i movimenti artistici di maggior tendenza: dalle forti tinte del caravaggismo ai virtuosismi delle forme barocche, passando per un sempiterno, moderato classicismo.

Le opere esposte, da sempre appartenute al museo, erano conservate negli spazi del deposito ed ora, grazie ai nuovi spazi acquisiti, sarà possibile fruirne.

Tra i grandi protagonisti dell’esposizione sono Aurelio Lomi, pittore attivo a Pisa tra la fine del XVI e l’inizio del XVII secolo, con le sue due tele con i miracoli di San Francesco, grande esempio dell’adesione del pittore alla scuola fiorentina, oltre che agli ideali della Chiesta post tridentina e Salvator Rosa col suo San Torpè, opera questa tra le ultime dell’artista, fu eseguita per la Cattedrale su commissione dell’Operaio Marc’Antonio Veronesi.

Il percorso si chiude sulle tinte cupe della tavolozza di Pietro da Cortona, è con i suoi Sant’Antonio da Padova e San Filippo Neri che l’artista dimostra come sia possibile, alla luce di un’epoca che risplendeva ancora degli ultimi bagliori del XVI secolo, stemperare l’estro delle forme barocche in nuove, vecchie forme riconducibili alla semplicità della linea retta, eppur arricchite dalla grande rivoluzione prospettica.

Accanto alle opere di Cortona, un San Nicola da Bari attribuito a Michelangelo Cinganelli, della stessa dimensione delle precedenti, poiché un tempo decoravano i pilastri sotto la crociata del Duomo di Pisa.

Una lunga storia, quella raccontata dalla mostra del San Matteo, che vale la pena di ascoltare, in compagnia di alcune grandi personalità artistiche del XVII secolo.

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G.B.

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