Premio Strega 2014

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Come da tradizione, nell’affollatissimo Ninfeo di Villa Giulia, Roma, dopo la mezzanotte dello scorso 3 luglio, è stato assegnato il prestigioso premio Strega, giunto oramai alla sua sessantottesima edizione.

Premio che quest’anno ha visto vincitore, con 140 voti, dopo un scontro sul filo del rasoio con il secondo classificato, il superfavorito Francesco Piccolo, con il suo romanzo sulla sconfitta e le contraddizioni della sinistra italiana, ” Il desiderio di essere come tutti”.

Secondo posto, con appena 5 voti di scarto, è arrivato Antonio Scurati, con il “Il padre infedele” edito da Bompiani, ancora una volta scalzato dal podio, come nel 2009, dove, ad aggiudicarsi il premio, fu Tiziano Scarpa.

Il terzo posto è andato ad Antonio Pecoraro con “La vita in tempo di pace” (Ponte delle Grazie) con 60 voti, il quarto a Giuseppe Catozzella con “Non dirmi che hai paura”(Feltrinelli) e ultima è arrivata Antonella Cilento con ” Lisario o il piacere infinito delle donne” (Mondadori).

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Francesco Piccolo ha ricevuto in premio cinquantamila euro, oltre che la tradizionale bottiglia magnum del famoso liquore Strega.

++ Strega: vince di misura Francesco Piccolo ++

Francesco Piccolo ha vissuto un 2014 luminoso e costellato di importantissimi riconoscimenti, oltre al prestigiosissimo premio Strega, infatti, quest’anno si è aggiudicato, come sceneggiatore, il David di Donatello ed Il Nastro d’Argento per il film di Virzì “Il capitale umano”.

Nel ricevere il premio, Piccolo ha dichiarato di essere un pò frastornato e di essere onorato del riconoscimento ricevuto, vedendo il Premio Strega, non come un punto di arrivo, ma come un punto di partenza nella sua carriera di scrittore. Riconoscimento, a partire dal quale, poter continuare a scrivere ancora molte cose belle, nella speranza che, il panorama letterario italiano , come fa, da molti anni, questo premio, lasci spazio e nuova voce agli scrittori italiani.

Piccolo ha poi dedicato la vittoria alla donna che lo segue da molti anni, accompagnandolo passo passo e alla sua casa editrice l’Einaudi, alla quale ha tributato uno speciale ringraziamento.

Il libro di Piccolo, per adesso, è stato anche premiato in termini di vendite.

Il suo libro, ben pubblicizzato e di cui si è parlato molto nell’ultimo anno, sta avendo successo anche in termini di copie vendute (al primo posto tra i libri in concroso al premio strega, ndr).

Successo che sembra confermare come la giusta visibilità, unita alla qualità di un libro che fa pensare, sia ancora capace di premiare, nonostante la forte crisi dell’editoria italiana, buoni scrittori e idee intelligenti.

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“Il Desiderio di essere come tutti” è un libro dedicato alla storia della sinistra italiana degli ultimi 40 anni, tra contraddizioni, errori, ideologie tradite e desiderio di rinnovarsi nonostante tutto.

Descrizione:

«Il 22 giugno 1974, al settantottesimo minuto di una partita di calcio, sono diventato comunista».

I funerali di Berlinguer e la scoperta del piacere di perdere, il rapimento Moro e il tradimento del padre, il coraggio intellettuale di Parise e il primo amore che muore il giorno di San Valentino, il discorso con cui Bertinotti cancellò il governo Prodi e la resa definitiva al gene della superficialità, la vita quotidiana durante i vent’anni di Berlusconi al potere, una frase di Craxi e un racconto di Carver… Se è vero che ci mettiamo una vita intera a diventare noi stessi, quando guardiamo all’indietro la strada è ben segnalata, una scia di intuizioni, attimi, folgorazioni e sbagli: il filo dei nostri giorni. Francesco Piccolo ha scritto un libro che è insieme il romanzo della sinistra italiana e un racconto di formazione individuale e collettiva: sarà impossibile non rispecchiarsi in queste pagine (per affinità o per opposizione), rileggendo parole e cose, rivelazioni e scacchi della nostra storia personale, e ricordando a ogni pagina che tutto ci riguarda. “Un’epoca quella in cui si vive – non si respinge, si può soltanto accoglierla”.

 (Descrizione Einaudi)

 

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