I colori di Pistoia, capitale italiana della cultura

Pistoia – Capitale italiana della cultura 2017

PISTOIA – Dalle prime ore del 2017, i pistoiesi hanno potuto vedere sopra le loro teste un laser verde, che ha accompagnato le prime settimane dell’anno segnando il cielo di Pistoia nelle ore notturne.

La luce ha rappresentato qualcosa di estremamente inusuale per la cittadina toscana, cosi come l’improvvisa attenzione mediatica, anche da parte delle più alte cariche dello Stato. Scrive il Sindaco Samuele Bertinelli sulla sua pagina Facebook: «Ieri (15 marzo 2017, ndr) il Presidente Gentiloni e il Ministro dei beni culturali Franceschini, in visita a Pistoia Capitale Italiana della Cultura, hanno lasciato una dedica sul libro d’onore del Comune».

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Pistoia capitale italiana della cultura: logo

 

«Un grande onore visitare Pistoia, Capitale italiana della cultura e meravigliosa città»: questa la dedica scritta dal Presidente del Consiglio.

Dopo aver visitato il Museo del Novecento e del Contemporaneo di Palazzo Fabroni e la Chiesa di Sant’Andrea, con il pulpito di Giovanni Pisano, il presidente e il ministro sono stati accolti nel palazzo comunale, dove nella Sala del Gonfalone, alla presenza dei membri dei comitati promotore e scientifico di Pistoia Capitale Italiana della Cultura, sono stati invitati a lasciare una dedica sul libro d’onore del Comune di Pistoia.

Il presidente del Consiglio, che ha raccontato di essere già stato a Pistoia alcuni anni fa da turista, ha raccolto l’invito, accompagnando la firma con parole di apprezzamento per la città di Pistoia.
Subito dopo, anche il ministro Franceschini ha lasciato un messaggio augurale per la nostra città: «Con la consapevolezza – ha scritto il Ministro Franceschini – che Pistoia resterà Capitale anche dopo il 2017».

capitale italiana della culturaIl libro d’onore del Comune di Pistoia è un volume che da decenni raccoglie le firme e le dediche di tutte le personalità più significative in ambito politico, culturale, sociale, nazionale e internazionale, che sono state accolte in città. Tra queste, quella di Palmiro Togliatti, nel 1956, di Luigi Russo nel 1957, di Sandro Pertini il 13 febbraio 1982, Giovanni Spadolini nel 1982, Nilde Iotti, Bettino Craxi nel 1985, Marino Marini, Pietro Ingrao nel 1977, Oscar Luigi Scalfaro nel 1995, Romano Prodi nel 1997, Amarthya Sen, il presidente della Repubblica Carlo Azelio Ciampi e l’Imperatrice del Giappone nel 2002, e in tempi più recenti, don Luigi Ciotti nel 2010, il Ministro Flavio Zanonato nel 2013, il segretario generale della Cgil Susanna Camusso nel 2015, il premio Nobel Muhammad Yunus nel 2016».

Eppure, parrebbe non esserci connessione fra una istallazione inusuale e curiosa come la luce laser ed il valore ufficiale del libro d’onore, o i tesori romanici delle chiese pistoiesi. Ma guardando le due estremità del raggio verde è possibile rendercene conto: vengono collegati palazzo Fabroni (sede dell’assessorato alla cultura), in pieno centro cittadino, con la fattoria di Celle, villa situata nella periferia orientale della città, sede di una importante mostra di arte contemporanea.

Ecco che Pistoia rinasce nel 2017 con tutti i suoi valori artistici connessi e legati da raggi colorati, come ci pare accennare il brand Pistoia, Capitale Italiana della Cultura 2017, dove raggi colorati ricalcano le principali vie cittadine e le antiche cinte di mura.

Ancora i colori possiamo trovarli nel calendario del sito ufficiale dove ciascuno di essi viene associato ad un ambito culturale al quale farebbe riferimento un dato evento, come allegoria delle differenti storie e stimoli che la città potrebbe ricevere nel corso di questo anno cruciale, ben oltre il 2017, oltre lo spegnimento del laser.

Solo cromie locali, nessun evento ad hoc, esclusivamente maggior valore alle potenzialità pistoiesi, ecco perché troveremo di fianco a pochi eventi “di importazione” (come il convegno Filosofi pro e contro Dio del 20/03/2017), il valore unico del romanico pisano-pistoiese, i fregi robbiani dell’ospedale “del Ceppo” ed i grandi eventi che hanno reso nota Pistoia nel panorama nazionale ed internazionale, come il festival antropologico Dialoghi sull’Uomo (dal 26 al 28 maggio), Leggere la Città (dal 6 al 9 aprile), il cartellone della prestigiosa Associazione Teatrale Pistoiese o il Pistoia Blues Festival (dal 28 giugno al 14 luglio), con ospiti del calibro di Franco Battiato, Stefano Bollani, Niccolò Fabi e tanti altri.

Purtroppo il programma ancora rimane incompleto e i colori della agenda sono in continuo aggiornamento, tale da non lasciare mai Pistoia sguarnita di una mostra, un convegno, un concerto, una visita delle ricchezze della prima cerchia di mura. Se possiamo però azzardare un consiglio, non misurate la vostra visita in base al singolo evento: arrivate a Pistoia in treno o in macchina (i parcheggi gratuiti di Piazza Oplà e Piazza Cellini sono ad appena 5 minuti dal centro), avvicinatevi alla piazza del Duomo e sperdetevi nelle “ripette” che fiancheggiano piazza della Sala, oppure gustatevi la visuale privilegiata che vi offre il campanile di San Zeno. Troverete la tipica città Toscana, genuina e ancora fuori dalle invasioni di turisti barbari. A questo punto, potrete riservarvi anche una serata dai palchetti del Teatro Manzoni, o a osservare la curiosa installazione Axis Mundi, in via Zamenhof.

Una città che incuriosisce e, almeno per un anno, potrete viverla tingendovi di tutti i suoi colori.

 

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