All’SMS Biblio: Pilade Cantini, Guido Carpi e Giovanni Guerrieri

L’Associazione Periphéria organizza all’SMS Biblio la presentazione dell’ultimo libro di Pilade Cantini

PISA – Venerdì 13 aprile alle 17,30 all’SMS Biblio presentazione del nuovo libro di Pilade Cantini “Il manifesto del partito comunista in ottava rima”, edizioni Clichy. L’autore dialogherà con Guido Carpi, letture di Giovanni Guerrieri.

L’autore: Pilade Cantini

Pilade Cantini

Pilade Cantini

La biografia che possiamo trovare sul sito delle edizioni Clichy così recita: “Pilade Cantini è nato a San Miniato nel 1972. Ha scritto e curato diversi libri di vario genere; collabora con Il Vernacoliere di Livorno e si esibisce da vent’anni con band musicali comico-comuniste: i Rossi pe’ Forza, gli Inti-illipiedi, gli Aeroflot feat., Collettivo Radio Mosca.” Tutto ciò che la fantasia vi suggerisce, dopo la lettura di queste poche righe, è vero. Pilade Cantini, chi lo conosce o chi ha già partecipato ad altre presentazioni di suoi libri lo sa, è un personaggio eclettico, a tratti esilarante, di un’intelligenza arguta e vivace, e talvolta appare quasi surreale.

I suoi libri raccontano un mondo passato, probabilmente superato e, forse, proprio per questo, sono densi di nostalgia melanconica, una nostalgia intesa come sentimento nobile. Pilade Cantini narra un’Italia contadina, operaia, e riesce a renderla viva a riportare in superfice scene che sono ormai relegate in angoli remoti della memoria, le scene che costellavano i racconti dei nonni.

Il mondo descritto nel precedente libro di Pilade Cantini “Piazza Rossa, la provincia toscana ai tempi dell’Urss”, pubblicato nel 2014, è un collage di queste scene, di personaggi di altri tempi e un miscuglio di sensazioni, colori e emozioni rimosse. In questo mondo, in questo contesto ci sono i circoli arci, le sezioni del partito, i flipper, le tombole e le “veglie”. Veglie estive sull’aia dove i racconti orali erano i padroni induscussi delle lunghe serate “al fresco”.

Il libro: Il Manifesto del Partito Comunista in ottava rima.

L’ottava rima, viene da molto lontano, e, il mondo contadino e rurale della provincia toscana l’ha custodita e tramandata, facendola arrivare fino a tempi recenti. Gli stornelli, i cantastorie, i maggianti: una lunga tradizione di cui le nostre terre sono impregnate. Così un autore eclettico dal cuore comunista  ha pensato di dare nuova vita al Manifesto del partito comunista riscrivendolo in ottava rima. L’ottava rima è una forma metrica formata da strofe di otto versi endecasillabi, con una rima alternata per i primi sei versi e baciata negli ultimi due. Nella tradizione orale, coloro che andavano narrando in ottava rima riuscivano a improvvisare testi su qualsiasi argomento; spesso erano in due e intavolano un vero e proprio dialogo rispondendosi “per le rime”. Come Pilade Cantini sia riuscito a riscrivere un documento complesso e importante come il Manifesto del Partito Comunista, in ottava rima, lo potremmo scoprire venerdì 13 alla presentazione del libro. Sicuramente, chi già conosce il libro, assicura che il lavoro è rigoroso e la trascrizione riesce a mantenere integra l’essenza dell’originale. Nel libro oltre al componimento poetico sono presenti anche alcune divertenti presentazioni di Simona Baldanzi, Guido Carpi, Max Collini, Carlo Lapucci, Federico Maria Sardelli e  Mario Caciagli.

 

La presentazione

Venerdì 13 aprile alle 17,30, l’Associazione culturale Periphéria organizza la presentazione dell’ultimo libro di Pilade Cantini: Il manifesto del Partito Comunista in ottava rima. L’autore dialogherà con Guido Carpi, dell’Università di Napoli, autore lui stesso di un vivace articolo presente all’interno del volume. Se non avete mai visto Pilade Cantini e Guido Carpi allo stesso tavolo, vi consigliamo di non perdervi quest’occasione, al contrario se già vi è capitato di vederli, sapete da soli che non potete perderli.La lettura di alcune parti del libro sarà curata da Giovanni Guerrieri, attore e regista, vincitore del premio Ubu insieme alla compagnia dei Sacchi di Sabbia,  e profondo conoscitore e amante dell’ottava rima. Se Pilade Cantini e Guido Carpi sono un’accoppiata vincente, la presenza anche di Giovanni Guerrieri rende questa presentazione veramente imperdibile.

 

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