Perché non ballate? La forza della gioventù a teatro

Perch+¿ non ballate2 Finalmente ecco un bell’ esempio di Teatro giovane. Perché non ballate? è liberamente ispirato ai racconti e alle poesie del maestro del minimalismo americano Raymond Carver.

Tutti, a partire dalla regista, Anna Stigsgaard, passando per il drammaturgo Gabriele Di Luca, ai quattro attori in scena, Michele Altamura, Roberto Capaldo, Catia Caramia e Silvia Tufano, hanno meno di quaranant’anni. E si sente.

10603632_348621898639781_5680240290632830291_nÈ uno spettacolo dove si respira energia giovane, un’energia sia fisica che mentale. Uno spettacolo dinamico, una scenografia piena di oggetti mobili e spesso ingombranti, come il grande letto matrimoniale che troneggia al centro del palco nella prima scena o le due finestre che scorrono su rotaie, una in proscenio e una all’altezza dell’ultima quinta. E poi scatoloni da trasloco, tappeti di erba sintetica, tavolini con le ruote, canne da pesca, televisioni, maschere da roditori, tutti oggetti che gli attori maneggiano con maestria nel susseguirsi delle scene. L’intero spettacolo è infatti un intricato labirinto di spazi che si muovono e si trasformano continuamente per mano degli attori.

Il mondo di Perché non ballate? è un mondo abitato da esseri infelici e inquieti, immersi in un disagio di vivere senza tempo, perché eterno. Il loro però è un mondo senza disperazione. Nessuno dei cinque personaggi (Emma, Frank, Max, Larry e Nina) ha la possibilità, o il coraggio forse, di spingersi fino a decifrare il male che lo divora.

Perch+¿ non ballate Locandina

Ognuno ha la sua “via di fuga” preferita per continuare a sguazzare in questo limbo chiamato vita, come tracannare fiumi d’alcool o trascinarsi, scatoloni alla mano, in un eterno trasloco, alla ricerca del luogo perfetto dove finalmente fermarsi.

Dopo la prima di quest’estate, durante il festival Collinarea a Lari, Perché non ballate? è in replica al Teatro Era tutti i fine settimana fino a domenica 7 dicembre.

Perché non andate?

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