Light Box di Carmen Dell’Aversano
Dal20 settembre al 25 ottobre Palazzo Blu presenta una mostra di Carmen Dell’Aversano dal titolo Mondi di luce. La mostra fa parte delle iniziative dell’associazione Xlinx per l’Anno internazionale della luce proclamato dall’UNESCO per il 2015, promosse da Palazzo Blu, Fondazione Pisa, Università di Pisa, Scuola Normale Superiore, Fondazione Piaggio e Società italiana di biofisica pura e applicata,
con il patrocinio del Comune e della Provincia di Pisa. La mostra sarà inaugurata sabato 19 settembre alle ore 17, alla presenza dell’artista, e resterà aperta fino al 25 ottobre 2015 dal martedì al venerdì dalle ore 10.00 alle 19.00 e sabato e domenica dalle 10.00 alle 20.00. L’elaborazione digitale delle immagini ha determinato una rivoluzione profonda, anche se spesso misconosciuta, nel rapporto tra l’opera d’arte e la luce. Oggi tutti gli artisti digitali vedono le loro opere prendere forma sullo schermo, che rappresenta la principale fonte di illuminazione dell’ambiente in cui lavorano. Tutte le scelte creative vengono compiute in una situazione in cui la luce non è un fattore esterno ma si irraggia dall’opera stessa, in cui è l’opera a illuminare l’ambiente, e a definirne attraverso la luce il carattere e l’atmosfera. È proprio quest’armonia completamente nuova tra l’opera d’arte e la luce che Carmen Dell’Aversano si propone di valorizzare attraverso un oggetto artistico particolare, la lightbox. Le sue opere, concepite ed elaborate al computer, vengono esposte in teche che illuminano l’ambiente in cui si trovano, ricreando così la situazione da cui hanno preso vita. Al tempo stesso opere d’arte e raffinati oggetti di design, le lightbox nascono da una felice alchimia in cui si 
congiungono slancio creativo, controllo tecnico e sapienza artigianale, e offrono un modo inedito di vivere l’arte, illuminando con la bellezza gli spazi quotidiani. Finestre di luce aperte su mondi immaginari, le lightbox hanno il potere di trasformare qualunque ambiente in un luogo magico: una versione contemporanea e onirica di una chiesa immersa nel riverbero multicolore di favolose antiche vetrate. La qualità visionaria dell’esperienza è esaltata dal carattere originalissimo delle immagini, con il loro uso astratto di elementi figurativi, il loro stile insieme iperrealistico e surreale, la loro varietà e ricchezza cromatica, i loro temi enigmatici. Un mondo fantastico, radicalmente altro e fisicamente inattingibile, si offre alla percezione immediata come un oggetto sensibile e concreto, generando la sensazione straordinaria di un’immersione durevole, vigile e reale nel sogno.
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