Il 25 aprile ai tempi del Coronavirus

Pisa – Il 25 aprile, è uso comune festeggiare l’Anniversario della Liberazione d’Italia riunendosi insieme a parenti o amici intorno a grandi grigliate all’aria aperta. Quest’anno, invece, il Covid-19 ci costringe a stare in casa, ma guardiamo il lato positivo di questa situazione di apparente disagio: avremo più tempo a disposizione per carpire il significato di questa data simbolica.

Ma sorge spontaneo chiedersi: come possiamo celebrare questa giornata stando a casa?

Vediamo di seguito alcune attività, organizzate nella nostra città, che ci permetteranno di riscoprire direttamente dal nostro salotto il valore di questo giorno e di indagare a fondo il significato di Antifascismo, Resistenza, Libertà, Uguaglianza e Solidarietà valori connaturati al 25 aprile.

Si parte forte già la sera di venerdì 24 aprile: alle ore 19 il circolo ARCI Rinascita di Pisa insieme al suo ramo sportivo, l’FC Rinascita Popolare, organizza in streaming la presentazione del libro “Cuori Partigiani. La storia dei calciatori professionisti nella Resistenza italiana” (Hellenation libri, 2019), un libro che ci parla di quei calciatori che con forza e orgoglio hanno deciso durante l’occupazione nazifascista di imbracciare le armi e combattere contro il nemico. L’autore, Edoardo Molinelli, converserà con Dario Focardi, eclettico artista sempre in prima linea quando si parla di sport e società.

Il risveglio del 25 aprile ce lo immaginiamo così: sorriso, caffè e un libro da assaporare con la giusta calma e la dovuta attenzione. Tra le svariate letture che catturano maggiormente lo spirito di questa festa vi consigliamo “Il sentiero dei nidi di ragno” di Italo Calvino, primo libro dell’autore ed uno dei primi della “letteratura della Resistenza”. Un grande classico che a ogni rilettura ci offre sempre qualcosa di nuovo: la storia del bambino Pin e della pistola nascosta viene usata dall’autore come chiave per entrare dentro un mondo partigiano lontano da stereotipi e da facili narrazioni. Nella prefazione alla nuova edizione Einaudi del 1964 lo stesso autore ci spiega meglio come è nato questo libro e perché:

[…] a poco più d’un anno dalla Liberazione già la «rispettabilità ben pensante» era in piena riscossa, e approfittava d’ogni aspetto contingente di quell’epoca – gli sbandamenti della gioventù postbellica, la recrudescenza della delinquenza, la difficoltà di stabilire una nuova legalità -per esclamare: «Ecco, noi l’avevamo sempre detto, questi partigiani, tutti così, non ci vengano a parlare di Resistenza, sappiamo bene che razza d’ideali…» Fu in questo clima che io scrissi il mio libro, con cui intendevo paradossalmente rispondere ai ben pensanti: «D’accordo, farò come se aveste ragione voi, non rappresenterò i migliori partigiani, ma i peggiori possibili, metterò al centro del mio romanzo un reparto tutto composto di tipi un po’ storti. Ebbene: cosa cambia? Anche in chi si è gettato nella lotta senza un chiaro perché, ha agito un’elementare spinta di riscatto umano, una spinta che li ha resi centomila volte migliori di voi, che li ha fatti diventare forze storiche attive quali voi non potrete mai sognarvi di essere!»”.

Per continuare la giornata, vi consigliamo di dare un’occhiata alle iniziative online organizzate dal collettivo di Archivi della Resistenza di Fosdinovo. Anche quest’anno, nonostante l’emergenza sanitaria, potrete partecipare al festival della Resistenza “Fino al cuore della rivolta ”  direttamente da casa vostra. Infatti, dalle ore 9 del 25 aprile, sulle pagine social degli Archivi della Resistenza partirà uno streaming, della durata di circa ottoore, in cui verranno trasmesse diverse testimonianze di ex partigiane e partigiani raccolte nel tempo dal collettivo e a ltri contenuti del Museo Audiovisivo della Resistenza. Non mancheranno gli interventi degli ultimi testimoni della Resistenza ancora in vita e dei tanti celebri ospiti che in questi anni hanno frequentato il festival. Ci sarà anche tantissima musica, “Come è nostra abitudine” dichiarano gli organizzatori sulla pagina Facebook. Negli anni passati, attraverso un pranzo sociale che veniva offerto ai partecipanti del festival secondo la formula “prendete ciò che volete, date ciò che potete”, venivano raccolte le sottoscrizioni per finanziare una parte delle attività svolte durante tutto l’anno dall’Associazione. Come affermano gli organizzatori sul post di Facebook: “In molti ci hanno chiesto di poter continuare a sostenerci. Noi, vista la situazione di crisi, abbiamo pensato di devolvere il 50% del ricavato a sostegno dell’emergenza, di chi è in prima linea contro la diffusione del virus e di alcuni fondi di solidarietà che aiutano le persone più bisognose”. Per tutta la giornata sarà anche possibile effettuare (previa prenotazione) una visita online del Museo audiovisivo della Resistenza. Se siete interessati, potete trovare tutte le informazioni utili alla pagina web dell’associazione

Se non fosse già abbastanza, ecco un’altra iniziativa da tenere d’occhio: l’ANPI (Associazione Nazionali Partigiani d’Italia) partecipa all’appello nazionale “Io resto libero” – alla quale aderiamo anche noi di Tuttomondonews – lanciato da 1400 personalità dello spettacolo, del giornalismo, della cultura, delle istituzioni, dell’associazionismo democratico nonché da gloriose figure della Resistenza.

L’appello chiama a raccolta più persone possibili per festeggiare assieme il “Natale della democrazia”: sarà per l’occasione organizzato un evento in streaming che partirà alle 14.30 con Tosca che intonerà l’Inno di Mameli; parleranno poi Carla Nespolo, presidente ANPI, Maria Lisa Cinciari Rodano, staffetta partigiana e Sara Diena di Friday for Future Italia. La giornata poi continuerà con eventi live in cui si alterneranno varie personalità dello spettacolo e della cultura che proporranno musica e interventi di vario genere. Contestualmente è stata organizzata una raccolta fondi da devolvere alla Caritas e alla Croce Rossa.

Dopo pranzo, alle ore 15 affacciatevi ad una finestra o andate sul balcone di casa per partecipare al flashmob nazionale. Canteremo tutti insieme la popolarissima canzone partigiana “Bella Ciao”.

Dalle ore 16:30, il cinema arriva direttamente nel vostro salotto. Sulla pagina web del cinema Arsenale di Pisa  troverete il film “Achtung! Banditi!” di Carlo Lizzani, con un approfondimento sulla Resistenza di Luciana Castellina. A seguire, il documentario indipendente “I giorni di Torino. 18 aprile – 6 maggio 1945” di Pier Milanese, in collaborazione con Streeen.org e Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza di Torino. Nel film, realizzato dall’Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza di Torino, si ripercorrono i giorni fondamentali dell’insurrezione e della liberazione di Torino, dallo sciopero preinsurrezionale al giorno della sfilata per le vie cittadine dei partigiani in armi. Si tratta di una grande vicenda corale, con i suoi eroi e i tanti decisivi atti di coraggio e di solidarietà che la città sa esprimere. Per raccontarla sono stati scelti brani di racconti di tanti protagonisti che ricostruiscono gli eventi in un montaggio incalzante. I luoghi e il clima sono evocati da materiali cinematografici e foto d’epoca.

Infine, dalle ore 18, vi consigliamo di seguire in live streaming “Il no mite, deciso e rivoluzionario di Leone Ginzburg”, un evento organizzato dal Circolo culturale Caracol Contemporanea Casa del Popolo in collaborazione con l’Arci di Pisa. In diretta sulla pagina Facebook del Caracol, la voce di Melania Ceccarelli reciterà alcuni brani del libro “Il tempo migliore della nostra vita” di Antonio Scurati, il cui protagonista è proprio il letterato e antifascista Leone Ginzburg.

Insomma, ce ne vorrà per annoiarsi in questo 25 aprile! Considerate anche che quelle riportate sono solo alcune delle iniziative previste, ma sicuramente navigando un po’ ne potrete trovare tante altre e altrettanto interessanti. Ci sono tutte le condizioni per vivere con entusiasmo questa giornata che, sebbene atipica rispetto agli anni precedenti poiché ci impone di cambiare le nostre abitudini, potrebbe renderci più consapevoli dell’immensa eredità che ci hanno lasciato coloro che hanno lottato per liberare il nostro paese.

Articolo in continuo aggiornamento

 

Ilaria Vallerini e Luca Marchetti

 

 

 

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