Giovedi 25 serata dedicata ad E.A.Poe

Al Teatro Verdi di Pisa: prosegue il ciclo delle opere da camera

Per il ciclo di opere da camera, una serata all’insegna di Edgar Allan Poe“THE TELL-TALE HEART” E “THE ANGEL OF THE ODD” DEL COMPOSITORE BRUNO COLI
Giovedì sera in Sala Titta Ruffo; dirige il M° Bruno Coli, regia di Lorenzo Maria Mucci.
Con Marcello Lippi protagonista della prima opera; nella seconda Gian Luca Pasolini, Adriana Bignagni Lesca, William Hernández Ramirez e l’attore Marcello di Giacomo.
Ensemble dell’Orchestra Arché, al pianoforte Eugenio Milazzo
 
è dedicato ad Edgar Allan Poe il penultimo appuntamento del ciclo di Opere da Camera in cartellone nella Stagione Lirica del Verdi. Giovedì sera (25 febbraio ore 20.30), in Sala Titta Ruffo, è di scena il dittico di Bruno Coli – noto compositore genovese Bruno Coli, tra i più attivi e quotati nel campo delle musiche per il teatro (e che il nostro pubblico ha potuto apprezzare qualche Stagione fa per il musical per ragazzi “Esopo opera rock” ) nonché autore di diverse opere di successo – composto sui testi in lingua originali del grande scrittore americano cui si devono l’invenzione della detective story, del psychological thriller e del giallo ad enigma: The tell-tale heart (Il Cuore rivelatore) e The Angel of the Odd (L’Angelo del Bizzarro).
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Dirige lo stesso M° Bruno Coli; regia, scene e videoanimazioni di Lorenzo Maria Mucci, costumi di Massimo Poli. Protagonista di The tell-tale Heart – scritto per baritono solo – è Marcello Lippi, che già ne fu interprete a Rovigo nel 2004 e che qui quindi ‘esce’ dai suoi panni di direttore artistico del Teatro per tornare a vestire quelli del cantante di lunga e felice carriera.
In The Angel of The Odd avremo il tenore Gian Luca Pasolini (delle cui molte esibizioni nei più importanti teatri internazionali ricordiamo, nove anni fa, il ruolo protagonista nella nuova opera di Fabio Vecchi, Teneke, alla Scala di Milano), il mezzo soprano Adriana Bignagni Lesca, stella della scena musicale francese (originaria del Gabon, vanta tra i suoi ultimi successi l’inaugurazione, in agosto, del Festival CAL’U nella sua terra natale; è inoltre la vincitrice dell’ultima edizione del Concorso dell’Armel Opera Festival, a Budapest, Festival che nell’edizione 2016 ospiterà proprio questa produzione pisana ispirata a Poe), il giovane baritono costaricano William Hernández Ramirez, che il pubblico pisano ha già avuto modo di apprezzare lo scorso anno come protagonista (Figaro) de Il Barbiere di Siviglia; infine, nel ruolo del Narratore, l’attore Marcello di Giacomo.
Ensemble dell’Orchestra Arché, al pianoforte Eugenio Milazzo.   
Gusto per il mistero, per l’orrido, per l’angosciante, caratterizzano tutte le opere di Poe, la cui maestria sta nella capacità di indagare, più che i lati noir o gotici, le pieghe psicologiche più profonde e recondite, le ossessioni, gli incubi dei singoli individui.  
Ne sono un esempio anche questi due racconti. The Tell-Tale Heart si sviluppa infatti attorno ad un unico personaggio, un giovane così ossessionato dall’occhio deforme del vecchio con cui abita da arrivare ad ucciderlo. The Angel of the Odd, dalla cifra più grottesca e ricca anche di ironia e nonsense, ha per protagonista un uomo che, dopo aver letto non senza scetticismo un articolo su un uomo morto per avere ingoiato accidentalmente una freccetta, riceve la visita dell’Angelo del Bizzarro, ovvero dell’Angelo che sovrintende a tutti gli incidenti più strampalati. Durante il colloquio il narratore, accortosi della permalosità del suo interlocutore, decide di limitarsi ad ascoltare, temendo di poterlo offendere con le sue parole. Tuttavia l’Angelo del bizzarro giudica irrispettoso il suo silenzio, e decide di vendicarsi. Il protagonista racconta così tutti gli strani incidenti capitatigli dopo l’incontro con quella strana figura….
Entrambe le opere hanno una particolarità che le rende, se non uniche, almeno molto rare nel campo della trasposizione in opera lirica di lavori letterari. Infatti non è stato eseguito alcun lavoro di adattamento del testo per mantenere un’assoluta fedeltà alla prosa di Poe, in entrambi i casi efficacissima. Bruno Coli ha quindi affrontato in modo nuovo il rapporto testo – musica , individuando  già nel fluire del discorso scritto, spunti ritmici che permettessero di trasformare il parlato in cantato, restando il più aderenti possibile alle intenzioni originarie dell’autore ed alla sua poetica.
Biglietti limitati data la capienza della sala e ancora disponibili al Botteghino del teatro fino ad esaurimento.
Per maggiori informazioni Teatro di Pisa tel 050 941 111 

 

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