BeeRiver, per tre giorni a Pisa scorrerà anche un fiume di birra

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PISA – Da venerdì 15 aprile 2016 alle 15 fino a domenica 17 aprile alle 20, nel salone storico della Stazione Leopolda di Pisa, si terrà la prima manifestazione di birra artigianale: Beeriver. All’interno saranno presenti stand di birrifici provenienti da tutta Italia; durante la tre giorni ci saranno anche laboratori di degustazioni, con abbinamenti gastronomici mirati, condotti dal giornalista e sommeliere Simone Cantoni.

Cominciamo dall’origine: come nasce il nome della manifestazione?

«BeeRiver, con la R maiuscola, ne raddoppia la valenza, quindi, allude al Fiume di Birra, idea già presente in altri festival internazionali, ma qui assume anche una valenza particolare data la vicinanza con il fiume Arno, rispetto al quale l’ubicazione della manifestazione è come si dice a Pisa “a due passi”».

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Perché la scelta di organizzarla in una città come Pisa?

«L’associazione Leopolda ha pressato molto perché la città avesse la sua manifestazione sulla Birra Artigianale. La nostra idea, sarebbe, infatti di rendere il festival annuale, sperando che esso abbia il successo sperato. In un panorama di grande fermento e continua evoluzione come quello della birra artigianale, e con molteplici festival organizzati in tutta Italia, si sentiva il bisogno di dare anche a Pisa quest’opportunità».

In ritardo, infatti, magari rispetto alle altre province toscane, come Livorno e Lucca, finalmente anche a Pisa, grazie a locali storici come il Mediceo e L’orzo Bruno, è esplosa nell’ultimo anno in maniera dilagante la cultura della birra artigianale. Notiamo infatti l’apertura di un beer shop fornito come la Torre del Luppolo, o altri locali incentrati anche sulla diffusione della birra artiginale, come Gramigna, Hat (Hamburgeria agricola toscana) e l’Etrusco.

Cantoni spiega che per questo ritardo rispetto ad altre città, può aver giocato anche una componente fondamentale, la grande presenza universitaria a Pisa, alla quale è occorso più tempo, per capire l’importanza di spendere più soldi e bere meno, ma acquistando un prodotto di ottima qualità.

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La manifestazione mirerà ad accogliere specialisti o almeno intenditori del settore, oppure, sarano trattati temi, accessibili anche ai principianti e agli appassionati?

«I corsi di degustazione saranno un livello base, ma all’interno del festival abbiamo cercato di mettere insieme sensazioni ed esperienze che incuriosiscano persone alle prime armi, permettendo così loro di conoscere questo affascinante e gigantesco mondo; e anche persone del settore che conosco bene il prodotto finito. Infatti in sala saranno presenti gli espositori o i loro rappresentanti dei birrifici, con i quali anche i più esperti, avranno ottimi spunti e argomenti di conservazione».

In alcuni festival italiani dedicati alla birra sono presenti contest che premiano le birre a seconda della categorie. Ci saranno anche a BeeRiver?

«No, per questo primo anno abbiamo scelto di non fare premiazioni, promuovendo soprattutto gli stand birrari».

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All’interno di BeeRiver, sarà possibile entrare a contatto e acquistare prodotti difficilmente reperibili in Italia, come birre con luppoli americane o birre a fermentazione spontanea?

«Certo, abbiamo scelto i birrifici anche in base a che cosa producono, cercando di creare così, un’ampia gamma di stili birrari, coprendo così tutti i settori, dalle lager alle birre ad alta fermentazione, fino a stili meno conosciuti come appunto quelli appena citati».

Come ha fatto l’organizzazione della manifestazione a convincere espositori provenienti anche da così lontano, per un festival alla prima edizione?

«Sicuramente per l’organizzazione, l’associazione ha investito molte forze, molto convincente è stato però anche lo spazio disponibile, che è grande, vicino al centro della città, che ha comunque molti abitanti, turisti e non solo, ed è molto frequentato. Ma soprattutto, il fatto che lo spazio fosse al chiuso, raramente presente in questo genere di manifestazioni. Inoltre dopo che hanno aderito alcuni birrifici di un certo pregio e fama, molti altri vengono dietro. Penso e spero, senza peccare di modestia, che in parte abbia anche avuto un ruolo la mia reputazione, la mia parola e i miei contatti come conoscitore e esperto del settore».

Qual è il risultato di pubblico che farebbe parlare di successo?

«Non posso sbilanciarmi, ma sicuramente, posso dire che La Leopolda, Puro Malto e la Gilda dei Nani Birrai hanno profuso moltissime energie per organizzare al meglio questa manifestazione; quindi speriamo nella collaborazione degli organi di stampa ufficiali o meno, e soprattutto nella risposta positiva da parte della città e dei suoi abitanti».

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Di seguito le informazioni principali sulla manifestazione, i birrifici presenti e i laboratori a cui è possibile partecipare.

La formula d’accesso prevede:

INGRESSO GRATUITO al salone;
per EFFETTUARE GLI ASSAGGI ai banchi di spillatura:

– ritiro di GETTONI (1 gettone = 2 Euro = 1 assaggio da 15 cl di birra)

– ritiro di BICCHIERE SERIGRAFATO (5 Euro); ai banchi dei birrifici
sarà possibile assaggiare solo con il bicchiere della manifestazione
(un bicchiere utilizzabile anche da due o più persone).

Ecco LA “SQUADRA” DEI BIRRIFICI PRESENTI

Lombardia – ETNIA (Sant’Alessio con Vialone, Pavia)

Veneto – BIRRIFICIO DEL DOGE (Zero Branco,  Treviso)

Toscana – J63 (Cenaia, Pisa)

Toscana – LA GILDA DEI NANI BIRRAI (Pisa)

Toscana – PICCOLO BIRRIFICIO CLANDESTINO (Livorno)

Toscana – BADALÀ (Montemurlo, Prato)

Lazio – BIRRA DEL BORGO (Borgorose, Rieti)

Abruzzo – BIBIBIR (Castellalto, Teramo)

Campania – BIRRIFICIO SORRENTO (Massa Lubrense, Napoli)

Questi sono i tre laboratori guidati di degustazione e abbinamento, per i quali è prevista una quota di partecipazione di 5 euro, consultabile per informazioni e iscrizioni il sito www.beeriver.it

venerdì 15, ore 21, la birra e il formaggio

sabato 16, ore 18, la birra e i salumi

domenica 17, ore 18, la birra e i dolci

 Inoltre, domenica 17, alle 16.30, avrà luogo la

presentazione del libro “I RACCONTI DELLA BIRRA”

(Marchetti Editore), con UN INEDITO DI ATHOS BIGONGIALI.

Per qualunque altra curiosità, non esitare a controllare il sito o la pagina facebook.

Dario Soriani

Dario Soriani
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